(AGENPARL) – ven 18 novembre 2022 Effetti della pandemia sulla ricerca scientifica: cresce l’interesse ma aumenta la disinformazione
Rapporto Economist Impact e Elsevier: più di 1 scienziato su 2 teme l’eccessiva semplificazione della ricerca. Solo 1 ricercatore su 5 si sente sicuro a pubblicare i propri risultati sui social network. Quasi un quarto dei ricercatori si pone come dovere sociale quello di contrastare la disinformazione
·Il nuovo rapporto “[Confidence in research: researchers in the spotlight](https://impact.economist.com/projects/confidence-in-research/)” (Fiducia nella ricerca: i ricercatori sotto i riflettori) di Economist Impact, supportato da Elsevier, ha rilevato le prospettive dei ricercatori sul panorama globale della ricerca e le preoccupazioni legate alla disinformazione, all’abuso di informazione online e all’ampliamento delle disuguaglianze.
·I ricercatori sono preoccupati per le sfide poste da un maggiore interesse pubblico per la ricerca scientifica. La maggioranza ritiene che non sia mai stato così importante come oggi impegnarsi nel dibattito pubblico e contribuire a contrastare le fake news.
Quasi due terzi dei ricercatori scientifici (63%) ritiene che la pandemia abbia aumentato l’attenzione pubblica sulla ricerca, ma solo il 38% pensa che una migliore comprensione della ricerca sia dovuta dalla pandemia. È questo quello che emerge dal rapporto condotto da Economist Impact e supportato da Elsevier, leader mondiale nell’editoria scientifica e nell’analisi delle informazioni, su oltre 3.000 scienziati, studiosi e ricercatori. Lo scopo dell’analisi è comprendere come la pandemia abbia influenzato la pratica di intraprendere e comunicare la ricerca, a fronte di un maggiore controllo pubblico. Lo studio, inoltre, include le raccomandazioni di un gruppo di esperti mondiali composto da ricercatori, leader accademici, organizzazioni scientifiche e responsabili politici.
La pandemia ha aumentato le disuguaglianze nel campo della ricerca
Secondo l’indagine, per il 74% dei ricercatori intervistati, la pubblicazione su una rivista autorevole (peer-reviewed) rappresenta il più importante indicatore di affidabilità. Inoltre, più della metà dei ricercatori (52%) ritiene che la pandemia abbia aumentato l’importanza di pubblicare le ricerche in anticipo, e molti – in particolare le ricercatrici donne, i ricercatori a inizio carriera e quelli dei Paesi del Sud globale – ritengono che la pandemia abbia ampliato le disuguaglianze nei finanziamenti nel campo della ricerca e nell’accesso ad essi.
Semplificazione e politicizzazione della ricerca preoccupano gli esperti
Più della metà degli intervistati ha espresso preoccupazione per le sfide legate all’eccessiva semplificazione (52%) e alla politicizzazione della ricerca (56%) e questo a causa dell’aumento dell’attenzione pubblica e dei social media sulla ricerca e sul processo di ricerca. Di conseguenza, molti affermano di non avere fiducia nella propria capacità di comunicare i risultati al pubblico in questo nuovo ambiente. In aggiunta, meno di un ricercatore su cinque (18%) che ha partecipato allo studio si sente molto sicuro nel comunicare i propri risultati sui social media. Ciò avviene in un contesto in cui quasi un terzo (32%) degli intervistati ha subito o conosce un collega che ha subito abusi dopo aver pubblicato una ricerca online.
Contrasto alla disinformazione come missione sociale
La metà dei ricercatori intervistati (51%) afferma di sentire la responsabilità di impegnarsi nel dibattito online e oltre due terzi (69%) ritiene che la pandemia abbia aumentato l’importanza di separare la ricerca di qualità dalla disinformazione. In effetti, negli ultimi anni la disinformazione è diventata una preoccupazione tale a livello globale che oggi quasi un quarto degli accademici (23%) considera il contrasto pubblico di tale fenomeno come uno dei propri doveri sociali, prima della pandemia era di questa opinione il 16% dei ricercatori.
Le raccomandazioni
Oltre a sostenere l’indagine storica di Economist Impact, Elsevier ha collaborato con le principali organizzazioni scientifiche e di ricercacon l’obiettivo di riunire esperti di fama mondiale, leader accademici e ricercatori all’inizio della carriera per esplorare l’impatto della pandemia sui ricercatori e identificare potenziali aree di azione per aiutare la comunità dei ricercatori e migliorare la fiducia nella ricerca. Economist Impact ha combinato i risultati dell’indagine globale con le intuizioni emerse dall’ampio dialogo con le parti interessate per sviluppare le raccomandazioni, che sono esposte nel rapporto “Confidence in research: researchers in the spotlight”. Tra queste raccomandazioni è utile segnalarne alcune.Fornire una formazione in materia di comunicazione per dare ai ricercatori gli strumenti e le indicazioni per comunicare in modo etico, efficace e sicuro, e incentivare le competenze comunicative come parte dello sviluppo della carriera; fornire sostegno ai ricercatori in caso di abusi online, redigendo codici di condotta chiari e indicazioni su come gestire le interazioni online;incorporare le giuste strutture di incentivi e ricompense per garantire che il contributo dei ricercatori alla promozione della fiducia nella scienza riceva un riconoscimento adeguato, in particolare il loro ruolo nell’insegnamento, l’impegno pubblico e la partecipazione al processo di revisione tra pari; promuovere la collaborazione e l’impatto fornendo incentivi finanziari ai ricercatori affinché collaborino in team più ampi e favoriscano prove e studi di qualità piuttosto che di quantità; dare priorità all’equità e alla diversità, indirizzando i finanziamenti per la ricerca verso i Paesi e le comunità di ricerca che ne hanno più bisogno; adottare sintesi più comprensibili e formati di facile utilizzo per facilitare la comprensione e l’identificazione della ricerca di qualità da parte dei responsabili politici, dei giornalisti o del pubblico in generale; dare priorità alla coerenza della spesa per la R&S, per garantire che i ricercatori possano pianificare adeguatamente le loro esigenze in termini di ricerca, personale e infrastrutture.
Laura Hassink, Direttore Generale delle riviste scientifiche, tecniche e mediche di Elsevier, ha dichiarato: “La pandemia ha dimostrato quanto sia importante la ricerca di qualità per affrontare le sfide globali e accelerare il progresso della società. La scienza sta progredendo a un ritmo straordinario, ma questo ha comportato nuove pressioni per i ricercatori, come affrontare la disinformazione dannosa, gestire il controllo pubblico e comunicare il proprio lavoro con sicurezza. Il rapporto dell’Economist Impact può essere un utile stimolo per tutti gli attori della ricerca che si riuniscono per trasformare le raccomandazioni in azioni. Noi di Elsevier siamo impegnati a sostenere la comunità della ricerca nell’affrontare queste sfide e ringraziamo i nostri partner esperti e le migliaia di leader accademici, scienziati e ricercatori che hanno prestato le loro preziose prospettive a questa importante collaborazione”.
Tracey Brown, Direttore di Sense about Science e Presidente di un gruppo di esperti globali che ha discusso i risultati, ha dichiarato: “Le persone che utilizzano le evidenze della ricerca devono sapere quale peso possono attribuire ad esse, e la pandemia ha fatto esplodere il numero di persone che utilizzano le evidenze della ricerca. I ricercatori hanno dovuto coinvolgere i decision makers, il pubblico e i giornalisti in tutte quelle domande su quanto sia affidabile uno studio e quanto siano convincenti i suoi risultati. E lo hanno fatto – e lo hanno fatto incredibilmente bene in tutto il mondo, con innovazione e determinazione, ma a un certo prezzo. Questa ricerca è un passo avanti per capire come portare avanti i benefici e affrontare le sfide che rendono inutilmente difficile parlare di ciò che sappiamo e come”.
Jonathan Birdwell, Responsabile Regionale di Policy Research & Insights per l’area EMEA di Economist Impact, ha dichiarato: “La pandemia ha dimostrato la capacità della comunità della ricerca di unirsi e risolvere problemi globali. Ha aumentato l’attenzione dell’opinione pubblica su questa comunità come mai prima d’ora, presentando opportunità per la scienza aperta e l’influenza politica, ma anche sfide legate al volume più elevato, alla velocità e alla richiesta di storie semplici. Ma i ricercatori hanno la fiducia necessaria per abbracciare un ruolo più orientato al pubblico? E le loro strutture di supporto e gli incentivi sono adatti allo scopo in questo nuovo panorama? Il nostro Rapporto ha rilevato che molti ricercatori vogliono risolvere i problemi della società, influenzare le politiche e migliorare la comprensione della ricerca da parte del pubblico. Ma per farlo con fiducia, hanno bisogno di più tempo da dedicare alla comunicazione, di sostegno di fronte agli abusi online e di riconoscimento dei loro contributi rivolti al pubblico”.
Note per i redattori
Riferimenti statistici / metodologia
La ricerca di Economist Impact è stata condotta con 3.144 ricercatori attivi a livello globale tra maggio e agosto 2022, in 100 Paesi e decine di settori di competenza. (N.B. per attivi si intende che hanno pubblicato un articolo negli ultimi tre anni). Questa ricerca quantitativa è stata basata su una revisione della letteratura e integrata da interviste qualitative in profondità con una serie di esperti di ricerca indipendenti, oltre a un comitato consultivo globale.
Oltre all’indagine quantitativa e alle interviste con gli esperti, sono state raccolte informazioni da sei tavole rotonde regionali condotte dai partner regionali di Elsevier:
·Associazione cinese per la scienza e la politica scientifica e tecnologica (Cina).
·Associazione giapponese per il progresso della scienza (Giappone)
·Koninklijke Hollandsche Maatschappij der Wetenschappen (Paesi Bassi)
·Körber Stiftung (Germania)
·Research!America (Stati Uniti)
·Sense about Science (Regno Unito)
Complessivamente, queste tavole rotonde hanno presentato le prospettive di circa 200 ricercatori di 14 Paesi.
I risultati dell’indagine, gli spunti emersi dalle interviste qualitative in profondità e le tavole rotonde regionali sono stati discussi da un gruppo di esperti globali, convocato da Elsevier, che ha formulato raccomandazioni per azioni e ulteriori approfondimenti. Queste sono state raccolte dall’Economist Impact e riportate nel rapporto completo.
Per ulteriori informazioni sulla metodologia dello studio e un elenco completo degli esperti consultati sono disponibili nel rapporto completo scaricabile [qui](https://impact.economist.com/projects/confidence-in-research/)
Elsevier
In qualità di leader globale nel settore dell’informazione e dell’analisi, Elsevier aiuta i ricercatori e gli operatori sanitari a far progredire la scienza e a migliorare i risultati sanitari a beneficio della società. Lo facciamo facilitando gli approfondimenti e i processi decisionali critici per i clienti in tutti gli ecosistemi globali della ricerca e della salute. In tutto ciò che pubblichiamo, rispettiamo i più alti standard di qualità e integrità. Lo stesso rigore lo mettiamo nelle nostre soluzioni di analisi delle informazioni per ricercatori, operatori sanitari, istituzioni e finanziatori. Elsevier impiega 8.700 persone in tutto il mondo. Da oltre 140 anni sosteniamo il lavoro dei nostri partner nel campo della ricerca e della salute. Partendo dalle nostre radici nell’editoria, offriamo conoscenze e analisi preziose che aiutano i nostri utenti a fare progressi e a guidare la società. Soluzioni digitali come ScienceDirect, Scopus, SciVal, ClinicalKey e Sherpath supportano la gestione strategica della ricerca, le prestazioni della R&S, il supporto alle decisioni cliniche e l’educazione sanitaria. I ricercatori e gli operatori sanitari si affidano alle nostre oltre 2.700 riviste, tra cui The Lancet e Cell, ai nostri oltre 43.000 titoli di eBook e alle nostre iconiche opere di consultazione, come Gray’s Anatomy. Con la Elsevier Foundation e il nostro comitato consultivo esterno per l’inclusione e la diversità, lavoriamo in collaborazione con diversi stakeholder per promuovere l’inclusione e la diversità nella scienza, nella ricerca e nell’assistenza sanitaria nei Paesi in via di sviluppo e in tutto il mondo. Elsevier fa parte di RELX, fornitore globale di strumenti analitici e decisionali basati sulle informazioni per clienti professionali e aziendali. [www.elsevier.com](http://www.elsevier.com/)
Economist Impact
Economist Impact combina il rigore di un think tank con la creatività di un marchio mediatico per coinvolgere un pubblico influente a livello globale. Crediamo che gli approfondimenti basati su dati concreti possano aprire il dibattito, ampliare le prospettive e catalizzare il progresso in tre aree principali di competenza e leadership, tra cui sostenibilità, nuova globalizzazione e salute. I servizi offerti da Economist Impact esistevano in precedenza all’interno di The Economist Group come entità separate, tra cui EIU Thought Leadership, EIU Public Policy, Economist Events e SignalNoise. La nostra esperienza si estende per 75 anni in 205 Paesi. Oltre alla narrazione creativa, all’esperienza negli eventi, alle soluzioni di design e ai prodotti mediatici leader di mercato, produciamo framework design, benchmarking, analisi dell’impatto economico e sociale, previsioni e modelli di scenario, rendendo l’offerta di Economist Impact unica sul mercato. Per maggiori informazioni, visitate il sito [www.economistimpact.com](http://www.economistimpact.com/).
Sense about Science
Sense about Science è un’associazione indipendente senza scopo di lucro che promuove l’interesse pubblico per la scienza e l’evidenza. Oltre dieci anni fa ha prodotto la prima guida pubblica alla peer review, “I Don’t Know What to Believe”, e da allora ha prodotto la prima guida internazionale alla scienza dei dati, creata in collaborazione con gruppi di utenti di tutto il mondo. Con la sua campagna AllTrials, che coinvolge pazienti, medici e ricercatori, ha ottenuto importanti cambiamenti nella regolamentazione e nella conformità internazionale sulla pubblicazione dei risultati degli studi clinici.Sense about Science ha presieduto il Global Expert Panel, per sviluppare piani per migliorare le pratiche scientifiche e aiutare i ricercatori e il pubblico a orientarsi tra i risultati della ricerca. Rappresenta le parti interessate del Regno Unito in qualità di Regional Convening Partner locale, per coinvolgere le persone in una discussione sulle azioni e gli interventi che i ricercatori, gli editori scientifici, le università, i finanziatori e altri soggetti possono intraprendere per migliorare la fiducia nella ricerca nel Regno Unito.
Florentina Ricciarelli
Elena Giacchino
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