
(AGENPARL) – gio 17 novembre 2022 Cedolare secca, Barbieri: «Reintrodurla aiuterebbe a recuperare i tanti locali sfitti anche a Genova»
L’introduzione di una cedolare secca sulle locazioni commerciali sarebbe un intervento di grande utilità per le imprese. Così Confesercenti commenta la proposta del viceministro all’[economia](https://www.mef.gov.it/index.html) Maurizio Leo di allineare il meccanismo di tassazione su unità immobiliari e immobili commerciali.
Il provvedimento è stato cancellato a fine 2019, creando ulteriori difficoltà soprattutto ai piccoli negozi. Reintrodurre la cedolare secca – misura che Confesercenti aveva chiesto e ottenuto e che adesso è stata inserita tra le proposte presentate al Governo Meloni – vuol dire provare ad arginare il caro-affitti che, in molte città, mette in seria difficoltà le imprese del commercio.
L’obiettivo deve essere il miglioramento della norma precedente, costruita soprattutto per i proprietari dei locali, subordinando l’accesso alla cedolare secca alla concessione di un canone concordato al locatario.
«La reintroduzione della cedolare secca risponderebbe anche alla necessità di recuperare e reimmettere sul mercato i tanti negozi sfitti delle nostre città, Genova compresa, e a migliorare i rapporti contrattuali dei canoni di locazione in un contesto economico non facile, visti i margini sempre più ridotti a causa dell’incremento dei prezzi delle materie prime, dei prodotti e dell’energia – commenta il direttore di Confesercenti Genova, Paolo Barbieri -. Un negozio in attività genera sicuramente più gettito di uno sfitto, per cui la misura sarebbe positiva anche per il fisco, per non parlare dei benefici in termini sociali e di sicurezza che la presenza di un’attività di prossimità comporta».