(AGENPARL) – mar 15 novembre 2022 Teatro India
22 novembre – 4 dicembre 2022
prima nazionale
Fabio CherstichCenerentola Remix
liberamente ispirato alla favola originale di Charles Perrault e alle sue molteplici riscrittureideazione e regia Fabio Cherstichdrammaturgia Fabio Cherstich e Tommaso Capodannomusiche originali Pasquale Catalanoassistente alla regia Tommaso Capodannocon
Julien Lambert (narratore/ padre)
Giuseppe Benvegna (sorrelastra / principe)
Annalisa Limardi (Cenerentola)
Alessandro Pizzuto (sorellastra/ Re)
Evelina Rosselli (fata)
Giulia Sucapane (madre/matrigna)
foto di Luca Del Pia
Produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale
orari: da martedì a venerdì ore 10.30sabato e domenica ore 17.00 | lunedì riposo
durata spettacolo: 1 ora e 15 minuti
dagli 11 anni e per tutti
Dopo il successo dell’Ubu Re di Jarry presentato la scorsa estate al Teatro Argentina, Fabio Cherstich torna a pensare uno spettacolo per un pubblico di tutte le età, portando in scena la rilettura contemporanea di una fiaba senza tempo, come archetipo di libertà e alterità, con Cenerentola Remix, nuova produzione del Teatro di Roma in prima nazionale dal 22 novembre al 4 dicembre al Teatro India.
La Cenerentola diretta da Fabio Cherstich – uno dei talenti teatrali e operistici della nostra scena, classe 1984, regista e scenografo, il cui percorso artistico e professionale è già approdato sui maggiori palchi d’Europa – trae ispirazione dalla favola originariamente scritta da Giambattista Basile in napoletano e poi riscritta da Charles Perrault e dai fratelli Grimm, per un lavoro corale di reinvenzione agito attraverso un nutrito cast di giovani interpreti che restituisce l’emanazione visionaria di un personaggio tra i più conosciuti della letteratura.
Una Cenerentola contemporanea che, pur continuando a essere maltrattata da matrigna e sorelle, rompe con lo stereotipo disneyano per calarsi nel nostro presente e, spogliata della magia fiabesca e di tradizione, ne acquista una tutta sua modellata su musiche e visioni attinte dall’immaginario pop, tra cui suggestioni da TicTok e Instagram. Questa Cenerentola non perde la scarpetta, ma ha in dono quella del suo strambo innamorato, a cui si lega per sempre senza sposalo, per una rilettura come personaggio femminile decisamente moderno attraverso un divertente gioco teatrale dichiarato, con tecnici e camerini a vista, dove lo spazio del pubblico e lo spazio della rappresentazione coincidono alla ricerca di un intrattenimento partecipato.
In scena ritroviamo una giovane ragazza che, nel pieno della sua adolescenza, dovrà fare i conti con la crescita e con il passaggio alla vita adulta, un percorso di transizione in cui confrontarsi con la perdita e il superamento del lutto della propria madre, ma sarà anche un’occasione per esplorare il suo corpo e le sue emozioni, imparando a gestire i rapporti con le persone che fanno parte della sua vita e la complessa sfera della genitorialità.
Cenerentola è ossessionata dal ricordo di sua madre, si sforza di pensare a lei in ogni momento e si punisce quando se ne dimentica. È convinta di meritare tutti i maltrattamenti della matrigna e delle sorelle. Non parla con nessuno, porta sulle sue spalle il peso della gestione della casa e la sua unica distrazione è una voce, quella della Fata, che le parla attraverso gli elettrodomestici aiutandola a capire che crescere non è per forza un processo doloroso.
Le sorellastre sono ossessionate dalle mode e dai selfie e la matrigna dal corpo e dalla giovinezza. Il padre (assente nella fiaba originale) è sottomesso, diventa quasi un servitore della casa, mentre il re ha come unica preoccupazione quella di organizzare delle feste. Anche il principe, nella sua semplicità provocatoriamente imbarazzata, si pone in netto contrasto con lo stereotipo disneyano e ricalca un adolescente maldestro nei suoi rapporti con l’altro sesso.
«Tutto questo per sottolineare come al di là della fiaba ci sia una realtà che riconosciamo come contemporanea, senza trucchi o mistificazioni – commenta il regista Fabio Cherstich – La domanda che sta alla base di questa Cenerentola Remix è: come può il teatro raggiungere un pubblico nuovo, eterogeneo e non elitario, ed essere percepito non più come evento inaccessibile bensì come momento di condivisione culturale e forma di intrattenimento intelligente? La risposta è un titolo noto al grande pubblico: Cenerentola. Una favola popolare che diventa motivo di curiosità per i più piccoli e, grazie alla celebre edizione musicale composta da Rossini, un incentivo per la curiosità dei più grandi. Questa nuova versione di Cenerentola con un cast di attori e attrici giovani e pieni di energia vuole essere uno spettacolo speciale creato appositamente per il divertimento dell’occhio e dell’orecchio».
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