
COSENZA All’esito di mirati controlli, eseguiti incrociando le risultanze delle molteplici banche dati in uso alla Guardia di Finanza, è stato accertato che 16 trasgressori hanno fruito indebitamente dei “buoni spesa” (di importo variabile tra 100 e 400 euro), per avere falsamente dichiarato di non aver percepito redditi nel periodo emergenziale, mentre, in realtà, hanno continuato a svolgere regolarmente l’attività lavorativa ed a ricevere lo stipendio dai rispettivi datori di lavoro. Ulteriori 4 soggetti hanno usufruito, nello stesso periodo in cui percepivano i “buoni spesa” del sussidio derivante dal Reddito di Cittadinanza, così trasgredendo alle vigenti disposizioni in materia che vietano il cumulo di provvidenze pubbliche. (News&Com)