
(AGENPARL) – mar 08 novembre 2022 Bureau de presse
Ufficio stampa
COMUNICATO STAMPA
Aosta, lunedì 7 novembre 2022
Presentati i nuovi interventi a sostegno dello sviluppo rurale
per la programmazione 2023/2027
L’Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali comunica che oggi, lunedì 7 novembre, sono stati presentati al partenariato e alle istituzioni che compongono il Comitato di sorveglianza del Programma di sviluppo rurale 2014/2020 gli interventi di sviluppo rurale che saranno attuati in Valle d’Aosta nel periodo 2023/2027.
Gli interventi sono raccolti nel Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale del Piano strategico della PAC 2023/2027” (CSR), che rappresenterà il documento di riferimento per lo sviluppo rurale nella nostra regione e la principale fonte di aiuto per i settori agricolo e forestale. Il CSR è strutturato in 27 interventi specifici, in continuità con la programmazione 2014/2022, finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente, del benessere animale e del tradizionale allevamento estensivo di montagna, agli investimenti, allo sviluppo di tipo partecipativo Leader e alla consulenza e formazione.
Le risorse a disposizione, per il quinquennio 2023-2027, sono pari a 91,84 milioni di euro e sono cofinanziate dal fondo FEASR per 37,38 milioni di euro (40,7%) e da risorse Stato-Regione per 54,46 milioni di euro, di cui il 70% sarà assicurato dal cofinanziamento statale (38,12 milioni di euro) e il 30% da quello regionale (16,33 milioni di euro). La nuova dotazione finanziaria, considerando l’assegnazione di risorse già avvenuta per il biennio 2021-2022, è in linea con quella della passata programmazione, che ha interessato un arco di tempo più lungo (i sette anni dal 2014 al 2020). Nel quadro complessivo degli aiuti della Politica Agricola Comune all’agricoltura valdostana, ai sostegni allo sviluppo rurale previsti dal CSR si sommeranno anche i pagamenti diretti previsti dal I pilastro, stimati in 14 milioni di euro all’anno.
A differenza del passato, invece, quando il sostegno allo sviluppo rurale era strutturato in Programmi regionali, per la programmazione 2023/2027 l’Unione Europea ha voluto semplificare l’impianto dell’intera PAC, chiedendo a ogni Stato membro di comporre un proprio Piano Strategico Nazionale (PSN), nel quale raggruppare e fare sintesi tra la posizione centrale e le istanze territoriali. Per l’Italia, il [PSN](https://www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/24037) è stato redatto dal Ministero della politiche agricole alimentari e forestali, che ne è Autorità di gestione, con il coinvolgimento delle Regioni e contiene formulazioni comuni per gli interventi di sviluppo rurale dei diversi territori.
In Valle d’Aosta, già nel 2019 è stato avviato un percorso di “regionalizzazione” alle esigenze locali degli interventi nazionali, che ha preso avvio con delle consultazioni online, è poi stato animato da confronti con gli enti e le associazioni dei settori agricolo e forestale ed è stato infine formalizzato nel “Complemento regionale”.
Le linee strategiche del CRS della Valle d’Aosta sono state approvate dal Governo regionale nella seduta del 26 settembre scorso e il documento è poi stato illustrato e discusso in sede di III e II Commissione consiliare. Il PSN, invece, deve ancora ottenere il via libera da parte della Commissione Europea. Dopo la sua approvazione e le successive verifiche, il CSR della Valle d’Aosta sarà definitivamente approvato dagli Organi regionali.
I primi interventi finanziati con le risorse della nuova programmazione prenderanno avvio nel 2023 e saranno le misure ambientali e per il benessere animale. Inoltre, grazie al meccanismo finanziario “n+3”, fino al 2025 saranno ancora pubblicati bandi per accedere ai finanziamenti previsti dalle misure del PSR 2014/2022.
Dice l’Assessore Davide Sapinet: «Il percorso di concertazione a livello nazionale per la definizione del PSN è stato molto complesso, soprattutto per riuscire a trovare posizioni comuni tra tutte le Regioni. Per noi è stato fondamentale confrontarci e collaborare con le altre Regioni dell’Arco Alpino, per far sentire la nostra voce e chiedere attenzione alle caratteristiche e alle problematiche dell’agricoltura di montagna.
Poi c’è stato un lungo lavoro, a livello regionale, per adattare gli interventi nazionali alle esigenze della Valle d’Aosta, in un contesto di programmazione, a livello europeo e italiano, di grande incertezza. Un lavoro che è stato fatto coinvolgendo i rappresentanti del mondo agricolo e forestale, per raccogliere da loro fabbisogni e indicazioni.
Gli obiettivi verso i quali ci spinge la nuova programmazione guardano alla salvaguardia dell’ambiente, alla valorizzazione del benessere animale e all’incremento della salubrità e della qualità dei prodotti. Sono tutti principi fondamentali della nostra agricoltura e ci confermano che il nostro modello è un esempio virtuoso da difendere e sostenere.»