
COSENZA I comuni di Cassano allo Ionio, Rossano e Corigliano (oggi città unica), tra la fine degli anni 90 e il primo decennio del 2000, sono stati teatro di una cruenta guerra di mafia tra il clan degli “zingari” facenti capo alla famiglia Abruzzese e la cosca Forastefano. Le sanguinose faide tra le organizzazione opposte sono state ricostruite nell’ambito di una serie di operazioni: “Timpone Rosso”, “Lauro”, “Lauro 2” e “Omnia” e hanno visto emergere la cosca Abruzzese come forza egemone sul territorio. Il clan Forastefano però è rimasto presente a Cassano allo Jonio, in virtù di una pax mafiosa tra le due famiglie che negli anni avrebbe portato addirittura a commettere in concorso alcuni reati come emerso nel corso dell’indagine denominata “Kossa”. Nella famiglia Forastefano spicca la figura di Pasquale, figlio di Domenico Forastefano. Ha assunto il comando quando suo padre è stato costretto in carcere a seguito di alcune condanne rimediate ed è lui dal 2018 a reggere le sorti della famiglia. (News&Com)