
COSENZA In particolare, così come è emerso nel processo conseguente all’indagine “Stige” la famiglia Spadafora – a mezzo delle imprese gestite, quali la “F.lli Spadafora Srl”, la “Spadafora Legnami Srl”, la “Famiglia Spadafora società semplice agricola” e le altre imprese individuali a loro intestate – governava, in regime di monopolio ‘ndranghetistico, l’offerta di legname e prodotti derivanti dai tagli boschivi operati nel territorio silano facendo leva sull’appartenenza alla ‘ndrina di San Giovanni in Fiore ed in virtù della forza intimidatoria che da ciò ne deriva, costituivano un vero e proprio cartello di controllo mafioso dei boschi, manipolando ed indirizzando l’aggiudicazione delle gare d’appalto boschive con metodo mafioso, consistito, tra l’altro, nel porre in essere danneggiamenti alle ditte che non si allineavano alle direttive imposte dalla criminalità organizzata. (News&Com)