
REGGIO CALABRIA La manutenzione della rete stradale cittadina, della rete idrica, dell’illuminazione, delle scuole e dei parchi dovevano essere assicurati dai milionari stanziamenti di fondi pubblici confluiti nella Multiservizi spa. Denaro che, piuttosto che essere destinato al soddisfacimento di primari interessi e bisogni della collettività, grazie al patto scellerato con politici e imprenditori collusi e disonesti, è finito invece nelle tasche delle cosche.
Un vero e proprio piano strategico diretto al controllo della cosa pubblica e all’accaparramento di ingenti profitti “…per far sì che la Multiservizi S.p.a. divenisse uno strumento funzionale al soddisfacimento degli interessi economici della ‘ndrangheta e di alcune famiglie di imprenditori ad essa legate…”.
Un fiume di denaro che, attraverso un meccanismo fraudolento, ha favorito società facenti capo a famiglie risultate avere stabili collegamenti con la criminalità organizzata reggina a discapito della collettività.
Su queste basi, la Guardia di finanza di Reggio Calabria, su input della procura reggina, ha eseguito questa mattina 8 misure cautelari, 6 delle quali agli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti imprenditori reggini:
1. COZZUPOLI Pietro cl. ’38; 2. MAMONE Lauro cl. ’57; 3. RECHICHI Giuseppe Rocco Giovanni detto ” Pino” cl. ’58; 4. RECHICHI Antonino cl. ‘85; 5. RECHICHI Giovanni cl. ‘85; 6. RECHICHI Rosario Giovanni cl. ’61; 7. TIBALDI Michelangelo Maria cl. ’67; 8. TIBALDI Michele cl. ’87, tutti “ritenuti responsabili – a vario titolo e in concorso tra loro – del reato di bancarotta fraudolenta (artt. 110 c.p., 216 comma primo n. 1, 219 commi primo e secondo n. 1, 223 commi primo e secondo n. 2 del R.D. 16.3.1942 n. 267) in quanto, quali titolari di cariche e/o qualifiche societarie, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso ed in tempi diversi, distraevano e dissipavano il patrimonio delle società “Multiservizi S.p.a.” e “Gestione Servizi Territoriale S.r.l.” (G.S.T. S.r.l.) in pregiudizio dei creditori, cagionandone dolosamente il fallimento.
Contestualmente è stato eseguito un “decreto di sequestro preventivo d’urgenza e contestuale richiesta di convalida” nei confronti di COZZUPOLI Pietro, TIBALDI Michelangelo, Brick srl e della Ingg. Demetrio, Pietro e Domenico Cozzupoli srl – che dispone il sequestro di somme di denaro per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro.
Tali misure vengono eseguite a seguito nell’ambito dell’operazione denominata “Mala Gestio” attraverso cui la procura ha accertato come le vicende fallimentari che hanno colpito le citate società – dichiarate fallite tra il 2014 e il 2015 – ben lontane da contesti di ordinaria decozione, erano invece da ricondursi ad un ingegnoso meccanismo fraudolento che, messo a punto da coloro i quali ricoprivano contemporaneamente cariche sociali nelle due imprese fallite e in altre ditte a favore delle quali venivano svolte le distrazioni di risorse economiche, ha assicurato agli indagati l’accaparramento di ingenti somme di denaro che, liquidate dal Comune di Reggio Calabria (unico finanziatore della Multiservizi di cui deteneva la quota del 51 % del capitale sociale), prima venivano introitate nelle casse della G.S.T. s.r.l. e poi da queste confluivano nelle tasche dei singoli privati. (News&Com)