
(AGENPARL) – mer 26 ottobre 2022 http://www.comune.orsaradipuglia.fg.itcomunicato stampa mercoledì 26 ottobre 2022
Fucacoste ecco il programma ufficiale del primo novembre di Orsara
Iniziative già dal 28 ottobre, ma il clou è la Notte dei falò e delle teste del Purgatorio di martedì 1 novembre
La ricorrenza di fuochi e zucche più grande e luminosa della Puglia: 250mila visitatori negli ultimi 10 anni
Dal 30 ottobre “Qui non è Halloween”: l’invasione delle zucche intagliate in ogni angolo del paeseORSARA DI PUGLIA (Fg) – Ora è ufficiale. Dopo due anni di stop a causa della pandemia, martedì 1 novembre a Orsara di Puglia torna la notte dei “Fucacoste e cocce priatorje” (Falò e teste del Purgatorio), la più grande e luminosa ricorrenza dei fuochi e delle zucche di tutta la Puglia, capace nelle ultime 10 edizioni di portare in paese circa 250mila persone. Reso pubblico anche il programma, che propone iniziative già da venerdì 28 ottobre.
COSA SONO I FUCACOSTE. La notte tra l’1 e il 2 novembre, a Orsara di Puglia in provincia di Foggia, è il momento dei “Fucacoste e cocce priatorje” (Falò e teste del Purgatorio). In ogni via, piazza e slargo del paese c’è un falò che arde, scintille che ascendono al cielo. Una festa antica, caratterizzata dal fuoco e dalle zucche, che coinvolge l’intera comunità. Molti confondono questa festa con di Halloween: niente di più sbagliato. Nonostante gli innegabili punti di contatto (soprattutto le zucche), la festa orsarese è diversa nei significati, nello spirito ed anche per il momento in cui si celebra: non la notte del 31 ottobre, ma il 1° novembre. Nei giorni precedenti, Orsara vibra al ritmo di una crescente frenesia. Bisogna preparare le “cocce priatorije”, le zucche intagliate; accatastare il legname e i rami di ginestra per i falò. E bisogna preparare le pietanze e i dolci tipici che saranno consumati nella notte del 1° novembre, quando in ogni stradina del borgo si terrà un banchetto in onore dei defunti e in tutto il paese saranno esposte le centinaia di zucche lavorate in modo creativo e illuminate.
Alle ore 19, i rintocchi della campana di San Nicola di Bari danno il via all’accensione dei fuochi: più di 100 falò cominciano contemporaneamente a crepitare tra fiamme e scintille. Alle 23, il paese è attraversato dagli incappucciati per la processione della Confraternita delle Anime del Purgatorio. Una sorta di anticipazione della processione delle anime che, nella credenza popolare, avrà luogo dopo la mezzanotte. Elemento caratterizzante dei fuochi è la ginestra, un arbusto che, in fiamme, si volatilizza facilmente, in uno sciame di scintille ascendenti che legano cielo e terra. La zucca incisa e illuminata, posta sulla finestra o davanti alla porta, sarebbe appunto il segno che consente all’anima errante di individuare la propria abitazione di quando era vivo. Altro elemento interessante è la compartecipazione al fuoco: chi non ne fa uno proprio, partecipa al rito mediante l’apporto di qualche fascina o di alcuni tronchi a quello del vicino.
Niente streghe, dunque, niente maschere e figure grottesche, ma un rito corale di comunione tra due mondi mai del tutto separati tra loro.






