(AGENPARL) – lun 24 ottobre 2022 Governo: Violante “Da Meloni no pericoli per la democrazia. Attenderei senza pregiudizi e distrazioni”
Il 25 settembre l’Italia ha fatto democraticamente e liberamente una scelta di centrodestra, anzi, visti i numeri, di destra-centro. Luciano Violante, già’ magistrato, accademico, politico e Presidente della Camera dei Deputati, in una intervista al giornale online Beemagazine del gruppo The Skill, analizza l’esito delle elezioni. Nel suo discorso di insediamento a Montecitorio l’ex presidente cito’ i “ragazzi di Salo’”, passaggio ripreso anche dal presidente La Russa al Senato: “Capire le ragioni degli altri, non per condividerle naturalmente, ma per conoscere i motivi di quelle scelte disastrose che alcuni italiani fecero contro altri italiani e contro le libertà civili”. Quindi per Violante all’orizzonte non si intravedono particolari pericoli per la democrazia: “Da Giorgia Meloni, no. Per il resto attenderei senza pregiudizi e senza distrazioni”. La leader di Fratelli d’Italia aveva in mente di affidare la presidenza di uno dei rami del Parlamento a un esponente delle opposizioni ma i suoi alleati hanno preferito lo spoil system: “In condizioni normali è logico che la maggioranza presieda le Camere”. La XIX legislatura parte con la riduzione del numero dei parlamentari, l’ex presidente di Assemblea intravede dei rischi: “Ad esempio senza le riforme adeguate, come la sfiducia costruttiva e il Parlamento in seduta comune per voto fiducia e legge di bilancio, vedo solo svantaggi, instabilità e disordine parlamentare” mentre sull’elezione diretta del Presidente della Repubblica proposta da FdI sottolinea: “La rispetto ma non la condivido. Sarebbe una riforma molto complessa: modificare la struttura e ruolo del Parlamento, del governo, della Corte costituzionale, delle magistrature, delle Regioni. Stati Uniti e Francia, con il sistema presidenziale e semi presidenziale, non navigano in buone acque”. Quindi sulla proposta di una bicamerale per le riforme Violante aggiunge: “L’Assemblea dotata di poteri costituenti è incompatibile con un Parlamento in funzione anch’esso dotato di poteri costituenti. Ciascuno potrebbe annullare l’altro. Meglio una commissione ad hoc per segnalare i pro e i contro di ciascuna proposta di riforma”. Sul ruolo delle opposizioni, per Violante, “e’ logico che prima o dopo formino un fronte unitario”, e sulla crisi della sinistra italiana conclude: “Iniziamo a mandare ogni fine settimana gli eletti a lavorare nei collegi che li hanno votati. Ricostruiscano i rapporti con i cittadini. Il resto viene dopo”.
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