(AGENPARL) – ven 14 ottobre 2022 Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
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Allegate riprese video (Consiglio/GNews). [Lavori Consiglio: Variazioni al bilancio 2022 – con FOTO e VIDEO](https://www.consiglio-bz.org/it/attualita/cs-consiglio-attuali.asp?art=Suedt670431)
Consiglio -Avviata la discussione del disegno di legge della Giunta che contiene nuove entrate, nuove assegnazioni per spese amministrative e un pacchetto di aiuti di 100 milioni.
Link video (Consiglio/GNews):https://we.tl/t-mQab4EuEyv
Il pacchetto di aiuti era quindi di 100 milioni, con cui la Giunta voleva aiutare le famiglie, comprese lei anche coppie senza figli o con figli maggiorenni finora escluse dagli aiuti. Anche le parti sociali avevano chiesto di pensare a gruppi finora esclusi da tutti gli aiuti, arrivando fino a un valore ISEE di 40.000 €: si trattava del 40% della popolazione, il gruppo con più difficoltà. Una misura straordinaria che aveva permesso di dare 400 € per figlio era già stata varata in passato: per tutti coloro che avevano ottenuto questo aiuto si poteva procedere con un pagamento automatico del nuovo contributo, mentre chi non aveva figli avrebbe dovuto fare apposita domanda; queste misure costavano circa 65 milioni. Erano poi previsti circa 20 milioni da destinare ai Comuni per garantire la fornitura di servizi messi in crisi da costi di riscaldamento e altre spese, quali RSA e laboratori protetti: l’importo esatto sarebbe stato indicato in collaborazione con il Consorzio dei Comuni. C’era poi un importo residuo di 10 milioni per sostegni di altra natura, una sorta di voce di sicurezza. Era prevista anche la possibilità di misure di sostegno per le imprese, ma non in termini di trasferimenti: la priorità andava a famiglie, bambini e anziani, ma era possibile che nell’ambito del diritto UE si sostenessero per esempio i crediti alle aziende. Le banche dicevano che attualmente la situazione dei crediti era positiva, ma le condizioni potevano cambiare velocemente, se le imprese non riuscivano a coprire i costi energetici; serviva però l’autorizzazione del sistema bancario europeo, che sarebbe dovuta arrivare. A tutte le imprese energetiche era stata rivolta la richiesta di offrire le migliori condizioni agli utenti, ed era stato promesso che si sarebbe fatto tutto il possibile sia per le utenze private che per le imprese, per un totale di 100 milioni.
Nel disegno di legge erano state inserite anche una serie di disposizioni sulla dirigenza, per evitare un’impugnazione, anche se sorprendentemente i rilievi del Governo non erano stati particolarmente invasivi: essi riguardavano per esempio le assunzioni fuori pianta organica o la prosecuzione automatica della dirigenza di primo livello, che la Provincia aveva difeso come parte della propria Autonomia. Un successo era stata la possibilità, per la quale si era molto impegnata Martha Stocker, di adottare il modello austriaco di formazione medica specialistica, possibile all’interno degli ospedali e nell’ambito di un rapporto di lavoro: ora erano 130 gli studenti che seguivano questo tipo di formazione, che cominciava a interessare anche Roma. Prima si parlava di un’adozione della misura in via sperimentale, ora era prevista la proroga di un anno. La tassa di soggiorno massima veniva aumentata da 2,5 a 5 €; c’erano poi una disposizione sulla copertura media dell’assegno di cura, una sull’Istituto provinciale di assistenza all’infanzia a Bolzano, affidato all’Azienda Servizi sociali di Bolzano, una disposizione finanziaria sulle piste ciclabili, che restavano affidate alle Comunità comprensoriali ma venivano ora finanziate tramite la Ripartizione Mobilità e un apposito centro di competenza.
Aprendo la discussione generale, Diego Nicolini (Movimento 5 Stelle) ha chiesto, in merito ai 100 milioni di aiuti, se oltre al limite di 40.000 € ISEE fosse prevista una gradualità di liquidazione delle somme, e come fosse considerata la sovrapposizione con altri aiuti, come il bonus elettrico liquidato a livello comunale. Ha chiesto inoltre, facendo riferimento tra l’altro al fatto che l’assegno unico famigliare era una misura universale, come si differenziava tra aiuti automatici e aiuti su domanda.
Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha chiesto se era previsto un importo forfettario per il pagamento una tantum, e se tutti coloro che presentavano domanda avrebbero ottenuto il pagamento oppure si seguiva il principio “chi prima arriva meglio alloggia”.
Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha fatto riferimento a una somma di 500-.600.000 €: se fossero stati di più se ne sarebbe stati ben lieti, perché il numero degli aventi diritto era di circa 100.000 persone.
La seduta è stata quindi interrotta su richiesta del Gruppo verde per analizzare le informazioni ricevute e della SVP per esaminare gli ordini del giorno presentati. I lavori riprendono alle 11.30.
(Autore: MC)
[Lista completa dei comunicati](https://www.consiglio-bz.org/it/attualita/cs-consiglio-attuali.asp)
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