(AGENPARL) – sab 01 ottobre 2022 Sanità, Nursing Up De Palma: Contratto 2019-2021, finalmente il Mef ha fatto avere il suo parere positivo, a seguito delle risposte dell’Aran, sull’ipotesi di accordo del comparto sanità. Passo decisivo verso la tanto attesa firma che arriva dopo le nostre forti prese di posizione dei giorni scorsi. Ora più che mai le parti in causa hanno il dovere di accelerare».
ROMA 1 OTT 2022 – «Apprendiamo con la giusta dose di positività, pur rimanendo, come sempre abbiamo fatto, vigili e solerti in merito a tutte quelle che sono le complesse e delicate problematiche che riguardano il mondo infermieristico, che, a seguito delle risposte dell’Aran, finalmente il Mef ha fatto avere il suo parere positivo sull’ipotesi di accordo del comparto sanità al Dipartimento della Funzione Pubblica.
E’ di certo il primo passo verso una risoluzione finale che deve portare i sindacati alla firma del nuovo contratto 2019-2021, non prima di altri due passaggi fondamentali che mancano all’appello, ovvero l’approvazione del Consiglio dei Ministri e il successivo step, ancora più importante, del parere definitivo della Corte dei Conti.
Non possiamo mancare di ricordare che il nostro sindacato, dopo la firma del precedente contratto avvenuta lo scorso giugno, contrassegnato da piccoli ma decisivi passi in avanti come la conquista dell’indennità di specificità infermieristica, da noi fortemente voluta con le nostre lotte di piazza, per perseguire anche obiettivi come lo sblocco della mobilità, dopo anni ed anni di stasi, ha sempre evidenziato, alla collettività e ai media, che la nostra battaglia per contribuire a condurre gli infermieri italiani e le altre professioni sanitarie verso la tanto attesa valorizzazione, non si sarebbe certo fermata».
Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.
Non possiamo sentirci appagati, non possiamo accontentarci dei piccoli traguardi ottenuti, alla luce di una contingenza economica che relega più che mai gli infermieri, numeri alla mano, in una posizione di estremo disagio.
Tutto questo non può essere nascosto, anche soprattutto alla luce di un mutato costo della vita che doverosamente deve fare il paio con un salto di qualità, a livello retributivo, che non è ancora avvenuto, ma soprattutto senza dimenticare che gli infermieri continuano a pagare, come nessuno, sulla propria pelle, lo scotto di carenze strutturali che vanno sanate alla radice, e non certo caratterizzate da toppe che, nel tempo, non faranno che ingigantire, la voragine presente.
Continueremo a seguire, ora per ora, il percorso del nuovo contratto, non mancando, con l’equilibrio e il pragmatismo che ci caratterizza, di evidenziare eventuali falle e ritardi, ricordando, tra le tante, che in ballo ci sono anche i tanto attesi arretrati degli infermieri non ancora sbloccati.
E se sarà necessario siamo pronti a mobilitare i colleghi con tutti gli strumenti che la legge ci riconosce per rivendicare i nostri sacrosanti diritti», chiosa De Palma.
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