
(AGENPARL) – gio 22 settembre 2022 Gestione multifunzionale dell’irrigazione
per i vitigni
primaverili, ondate di calore estive, siccità) stanno creando
criticità
anche in un
settore
che fino ad ora si era
dimostrato maggior
mente resiliente: quello
vitivinicolo
. Settore strategico per l’Italia, che fino ad oggi
sembrava risentire meno di altre colture anche degli effetti della scarsità idrica
che ora teme per la qualità
export solo per il primo trimestre
2022 (dati
elaborati dall’ Osservatorio di Unione Italiana Vini).
quest’a
bito, la Statale di Milano ha studiato
irrigazione Multifunzionale per la viticoltura)
cofinanziato da Regione Lombardia nell’ambito del “Bando
per il finanziamento di progetti di ricerca in campo agricolo e forestale”.
Un occhio di riguardo ne
lle nostre ricerche va sicuramente nella direzione della sostenibilità economica e
ambientale. Ecco perché diventa fondamentale adottare pratiche irrigue innovative
, in grado di garantire alle
piante sia un’adeguata nutrizione idrica, sia un’efficace prote
zione dagli eccessi, con un elevato livello di
automatizzazione della gestione degli interventi
”,
spiega
il coordinatore del progetto
Claudio Gandolfi,
docente di Idraulica Agraria e Sistemazioni idraulico
forestali
dell’Università Statale di
lano.
Utilizzo irriguo delle acque reflue depurate
Altro progetto
che vede l
acqua come protagonista, è
Digital Water City DWC
, progetto H2020
di economia
circolare
a cui la Statale partecipa c
on altre capitali europee (Berlino, Parigi, Copenaghen, Sofia)
Il progetto
prevede un utilizzo irriguo per le acque reflue
, partendo dal depuratore situato a sud di Milano (Peschiera
Borromeo)
è stato
creato un unico percorso che si sviluppa dal momento
della produzione delle acque
reflue, al loro trattamento, al controllo delle qualità dello scarico fino al riuso in agricoltura
. In questo modo,
acqua trattata non viene più scaricata nel fiume Lambro, come succede ora, ma controllata durante tutto il
rcorso e riutilizzata direttamente per l
irrigazione attraverso impianti ad alta efficienza.
Grazie a
sistemi di monitoraggio con telerilevamento e droni per capire quando è il miglior momento per
irrigare
intera filiera viene digitalizzata
e monitora
ta attraverso una
un cosiddetto
match
making tool
per gli agricoltori e gestori dell
impianto e consorzio d
irrigazione per avere informazioni su qualità e quantità
acqua disponibile
, la cui interpretazione delle immagini è realizzata in collaborazione con
Università
Politecnica
delle Marche
. Al progetto ha partecipato anche l
Istituto
uperiore
anità che ha seguito le
procedure per la gestione del rischio a livello dell
impianto
di depurazione.
In prospettiva, con le tecniche proposte dal progetto, si potrebbero irrigare circa 2000 ettari con acque
riciclate
pari a circa 2.
800 campi da calcio)
tutta acqua che attualmente viene scaricata nel Lambro e solo
in parte eventualmente riutilizzata in seguito, ma in modo meno efficiente e controllato. Inoltre, grazie alle
pratiche di depurazione che assicurano un’elevata qualità delle acque trattate, è
anche possibile ipotizzare lo
sviluppo di filiere a km 0 grazie alla prossimità con la città di Milano
”,
afferma il coordinatore del progetto
Gian Battista Bischetti
, docente di
Idraulica Agraria e Sistemazioni idraulico
forestali alla Statale
del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali DiSAA.