
COSENZA “Ho ribadito, infatti, che – prosegue la nota – contestualmente ai programmi sul futuro dell’istituto culturale è necessario far fronte alla posizione debitoria dell’ente, innanzitutto nei confronti dei dipendenti in modo da non ledere da un lato il diritto alla retribuzione di chi lavora nella Biblioteca Civica e dall’altro l’immagine della stessa che è depositaria di tradizione e prestigio culturale”. “Venendo invece – sostiene Orrico – alla questione della cosiddetta ‘statalizzazione’, che comunque non risolve la problematica debitoria pregressa, ho ripetuto, come già successo in altre sedi, non ultimo un incontro pubblico da me promosso nel dicembre del 2019, che tale evenienza può verificarsi solo nel momento in cui i soggetti che governano la Civica esprimono in maniera formale una volontà precisa in tal senso”. “Qualora, inoltre, dovesse essere intrapreso questo complesso percorso – conclude l’esponente di governo – si attiverebbe un iter da parte della Direzione Generale Biblioteche di valutazione tecnica finalizzata alla statalizzazione della Civica e sarebbe poi necessario un decreto ad hoc di riorganizzazione col quale formalizzare il passaggio”. (News&Com)