(AGENPARL) – Roma, 14 gennaio 2021 – Dodici mesi fa, oggi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha rassicurato il mondo sull’allora nuova epidemia di coronavirus, ripetendo acriticamente un messaggio del Partito Comunista Cinese che non c’era «nessuna chiara prova di trasmissione da uomo a uomo» del virus.
Il 14 gennaio 2020, mentre il Coronavirus imperversava all’interno della Cina e solo un giorno dopo che era stato segnalato il primo caso internazionale, l’OMS annunciò al mondo che «le indagini preliminari condotte dalle autorità cinesi non hanno trovato alcuna chiara prova di trasmissione da uomo a uomo del nuovo #coronavirus (2019-nCoV) identificato a Wuhan, in Cina».
Preliminary investigations conducted by the Chinese authorities have found no clear evidence of human-to-human transmission of the novel #coronavirus (2019-nCoV) identified in #Wuhan, #China??. pic.twitter.com/Fnl5P877VG
— World Health Organization (WHO) (@WHO) January 14, 2020
Il messaggio, consegnato senza verificare l’affidabilità del Partito Comunista Cinese nel riportare onestamente le questioni interne, è stato successivamente difeso dal capo dell’OMS, il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, che non è un medico, come «in linea con la nostra pratica di riportare al mondo le informazioni che i paesi ci riferiscono», dopo che è diventato chiaro che l’informazione era disastrosamente sbagliata.
Media briefing on #COVID19 with @DrTedros. https://t.co/WC2ljICW8i
— World Health Organization (WHO) (@WHO) April 29, 2020
"On the 11th of January, #China shared the genetic sequence of the virus for countries to use in developing testing kits.
On the same day, China reported the first death from the new #coronavirus"-@DrTedros #COVID19 https://t.co/ePM33zvcz0
— World Health Organization (WHO) (@WHO) April 29, 2020
"14 Jan, WHO tweeted reports from ?? that preliminary investigations by ?? authorities had found no clear evidence that H2H transmission was occurring. This is in line with our practice of reporting to the ? info that countries report to us"-@DrTedros https://t.co/OJg0YgwpLU
— World Health Organization (WHO) (@WHO) April 29, 2020
Secondo il resoconto dell’OMS, lo stesso giorno avevano anche ospitato una conferenza stampa dove uno dei loro scienziati ha detto: «è certamente possibile che la trasmissione da uomo a uomo sia limitata».
L’OMS ha dovuto affrontare critiche e accuse per la sua presunta lentezza nella risposta al Coronavirus nel 2020, comprese le affermazioni della stampa tedesca secondo cui l’agenzia delle Nazioni Unite avrebbe deliberatamente ritardato la propria dichiarazione della pandemia su richiesta di Pechino.
Der Spiegel ha riferito che non solo il dittatore cinese Xi Jinping ha chiesto personalmente al capo dell’OMS di ritardare la denuncia del coronavirus cinese, ma ha anche chiesto loro di ritardare rivelando che potrebbe diffondersi da persona a persona. L’OMS ha negato le affermazioni. Sia la Cina che l’OMS hanno negato il rapporto.
In ogni caso, gli ultimi avvertimenti dell’OMS sono arrivati mesi dopo che il corpo era stato avvertito da Taiwan – già a dicembre, infatti – di una nuova malattia mortale che si stava diffondendo nella regione. Il governo di Taiwan lo ha detto a marzo: “Taiwan ha riferito all’OMS la nostra preoccupazione sulla gravità del coronavirus lo scorso dicembre… L’OMS per lo più ha ignorato i nostri messaggi e non ha mai condiviso le informazioni come fa con altri paesi”.