
Il servizio di elaborazione dei pagamenti online Stripe Stripe mette in Blacklists Trump Campaign
(AGENPARL) – Roma, 11 gennaio 2021 – Il servizio di elaborazione dei pagamenti online Stripe, secondo quanto riferito, ha tagliato tutti i legami con la campagna del Presidente Trump e ha chiuso i servizi di elaborazione dei pagamenti della campagna. Ciò impedisce alla campagna Trump di accettare donazioni con carta di credito.
Il Wall Street Journal riferisce che il servizio di elaborazione dei pagamenti Stripe non elaborerà più i pagamenti per il sito web della campagna del Presidente Trump dopo gli eventi della scorsa settimana in Campidoglio. La società finanziaria e tecnologica gestisce i pagamenti con carta di credito per milioni di piattaforme di business online e di e-commerce. Il comitato elettorale del Presidente Trump ha utilizzato il servizio per l’elaborazione delle donazioni per la campagna. Stripe è una società privata del valore di 36 miliardi di dollari fondata dai fratelli Patrick e John Collison, che rimangono cittadini irlandesi.
Stripe sostiene che il presidente Trump ha violato le politiche della società contro “l’incoraggiamento alla violenza”, in seguito alle sue reazioni al Campidoglio. Stripe chiede che gli utenti accettino di non accettare pagamenti per attività “ad alto rischio” che includono qualsiasi attività o gruppo che “intraprende, incoraggia, promuove o celebra la violenza illegale o il danno fisico a persone o proprietà”.
Nel 2018 l’azienda ha chiuso l’account dei social media Gab dopo che i media aziendali hanno riferito che un uomo armato che ha ucciso 11 persone in un attacco alla sinagoga di Pittsburgh aveva pubblicato contenuti antisemiti sulla piattaforma.
Diversi siti e servizi tecnologici hanno messo al bando il presidente Trump sulla scia delle proteste del Campidoglio. La rimozione sembra essere una risposta agli eventi di Washington D.C. di questa settimana.
Il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha dichiarato in un recente post che, dopo gli eventi di ieri a Capitol Hill e i commenti del Presidente Trump sui social media sulla situazione, Facebook avrebbe vietato l’accesso del Presidente alla piattaforma “a tempo indeterminato”.
Oggi la polizia si sta preparando per una possibile protesta al quartier generale di Twitter dopo la sospensione dell’account Twitter del presidente Trump la scorsa settimana. Un portavoce del Dipartimento di Polizia di San Francisco ha dichiarato che il dipartimento è a conoscenza di una possibile manifestazione nell’isolato 1300 di Market Street.