Guerra civile: Tucker Carlson colpisce la sua stessa rete in un monologo epico post-elettorale
(AGENPARL) – Roma, 02 gennaio 2021 – Come ho scritto ieri sera, Fox News sembra intenzionato ad allontanare il suo pubblico attuale. Ora stanno entrando nella pratica di “proteggere” gli spettatori da informazioni che non gli piacciono. Nell’ultimo esempio, hanno tagliato via da un presser tenuto da Kayleigh McEnany in cui sono state fatte delle rivendicazioni di frode elettorale, compresa la citazione dei casi giudiziari che sono stati presentati. Neil Cavuto ha dichiarato con compiacimento di non poter esporre chi si preoccupa di guardare il suo show a quelle informazioni in “buona coscienza”, imitando una pratica divulgata dalla CNN (che ovviamente non si applica mai ai politici liberali).
Civil War: Tucker Carlson Hits His Own Network in Epic Post-Election Monologue https://t.co/xUSQQWCa8q
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) January 2, 2021
Arriveremo al monologo più ampio tra un minuto, visto che copre un sacco di terreno. Ma per quanto riguarda la clip di cui sopra, Tucker sta chiaramente gettando ombra a Fox News per aver tagliato via la comunicazione di Trump all’inizio della giornata. Come spiega, non si può semplicemente pretendere che la gente “accetti” ciò che si vuole e che accetti come organizzazione di notizie. La gente non può essere costretta ad acconsentire a quelle che sono in ultima analisi questioni di opinione, cioè se le elezioni sono “finite” o meno, nonostante il conteggio dei voti e le sfide ancora in corso.
Mentre RedState si occupava di RedState, Chris Wallace si è arrabbiato perché Ted Cruz non ha voluto chiamare Joe Biden “presidente eletto”, un ufficio inventato che non esiste nemmeno, tanto meno è un termine valido prima che gli elettori esprimano il loro voto. Tucker inchioda questo atteggiamento al muro, notando che non è compito del suo network, né di qualsiasi agenzia di stampa, ignorare le legittime domande dei cittadini o dichiararle improprie e impure. Questo è dittatoriale, illiberalismo, non qualcosa che promuove un ambiente di libera discussione.
Arriveremo al monologo più ampio tra un minuto, visto che copre un sacco di terreno. Ma per quanto riguarda la clip di cui sopra, Tucker sta chiaramente gettando ombra a Fox News per aver tagliato via la pressa di Trump all’inizio della giornata. Come spiega, non si può semplicemente pretendere che la gente “accetti” ciò che si vuole che accetti come organizzazione di notizie. La gente non può essere costretta ad acconsentire a quelle che sono in ultima analisi questioni di opinione, cioè se le elezioni sono “finite” o meno, nonostante il conteggio dei voti e le sfide ancora in corso.
Mentre RedState si occupava di RedState, Chris Wallace si è arrabbiato perché Ted Cruz non ha voluto chiamare Joe Biden “presidente eletto”, un ufficio inventato che non esiste nemmeno, tanto meno è un termine valido prima che gli elettori esprimano il loro voto. Tucker inchioda questo atteggiamento al muro, notando che non è compito del suo network, né di qualsiasi agenzia di stampa, ignorare le legittime domande dei cittadini o dichiararle improprie e impure. Questo è dittatoriale, illiberalismo, non qualcosa che promuove un ambiente di libera discussione.
Tucker non si è fermato qui, però. Ecco il resto di quello che aveva da dire, e vale ogni minuto dell’orologio.
Tucker entra nel dettaglio della frode elettorale che sappiamo essere avvenuta, di ciò che è stato ammesso e del perché è perfettamente accettabile esporre il pubblico a tali informazioni. Egli tocca anche il motivo per cui molti americani si sentono angosciati per come si sta svolgendo il processo.
Ma Tucker fa anche qualcosa che troppe persone ai due estremi dello spettro non farebbero, e questo è onesto. Ammette che semplicemente non sappiamo ancora quanto sia profonda la frode. E’ stato davvero sufficiente per capovolgere tutti questi stati in questione? Potrei pensare che sia così, e senza dubbio le cose sono vaghe, ma chiunque pretenda una risposta definitiva su questo vi sta dicendo ciò che volete sentire, non ciò che è stato pienamente provato e contestato. Eppure, questo è esattamente il motivo per cui porre domande e permettere che il processo legale si svolga in modo corretto. La divisione hard news di Fox News che cerca di reprimere le accuse di frode non solo è inconcepibile dal punto di vista di sputare in faccia ai suoi sostenitori, ma è del tutto improprio, visti i fatti sul campo. Lasciamo che il processo si svolga.
La guerra civile è chiaramente in onda a Fox News. Chi vincerà? Un mucchio di “hard news” di bassa qualità che fingono di essere la CNN? O i broker più onesti come Tucker, che per caso fanno anche tutti i soldi? Paul Ryan farebbe meglio a mettersi i pantaloni da ragazzone.