(AGENPARL) – ven 12 agosto 2022 La solenne celebrazione votiva di Santa Maria Assunta
RIVA DEL GARDA – Dopo i due anni della pandemia, torna al programma completo la solenne celebrazione votiva di Santa Maria Assunta, patrona della città e titolare della chiesa arcipretale.
La celebrazione, lunedì 15 agosto,inizierà quindi alle 10 con la santa messa nella chiesa arcipretale officiata dal parroco don Dario Silvello; a seguire la processione votiva con la venerata effige della Madonna del Suffragio, la preziosa statua lignea quattrocentesca, attraverso le vie del centro storico, lungo il percorso canonico da piazza Cavour attraverso porta San Michele in viale Dante Ovest, quindi attraverso porta San Marco lungo via Fiume fino a piazza Tre Novembre. Qui le processione si ferma per la tradizionale benedizione delle imbarcazioni, dopo la quale il corteo riprende il cammino percorrendo via Gazzoletti, via Florida e via Santa Maria per tornare in piazza Cavour. Qui la cerimonia si conclude con un concerto del Corpo bandistico cittadino.
«Se la nostra città sarà risparmiata dagli orrori di questa guerra micidiale, totalitaria e barbara, noi, cittadini di Riva del Garda della Parrocchia di Santa Maria Assunta, promettiamo solennemente di fare ogni anno nella festa dell’Assunzione di Maria Santissima una solenne processione attraverso le vie della città, in onore e quale titolo di gratitudine verso questa nostra patrona». È questo il testo del voto sottoscritto il 15 agosto del 1944 dall’arciprete decano benacense Enrico Paolazzi, dal podestà Lodovico Donati e da «oltre mille concittadini», a poche settimane dall’orribile eccidio nazista del 28 giugno, che seminò nella città e in tutto l’Alto Garda dolore e morte. La richiesta fu esaudita e la solenne celebrazione votiva di Santa Maria Assunta è oggi un momento di aggregazione collettiva e un elemento identitario tra i più sentiti della città, oltre che una manifestazione religiosa molto nota e apprezzata anche tra i turisti.
Un aspetto caratteristico di quel fatto lontano è la circostanza per la quale l’autorità religiosa e quella civile, assieme a un gruppo foltissimo di concittadine e concittadini, dopo vicende così tragiche e allora non ancora concluse diedero un segnale di forza, di unità e identità: un episodio di civile resistenza da ricordare come un momento di grande coesione e unità, ancora oggi simboleggiato dalla presenza, alla testa della processione, della statua di Santa Maria Assunta assieme al gonfalone del Comune, oltre che dai rintocchi delle campane sia della chiesa arcipretale, sia della torre civica Apponale.
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