
(AGENPARL) – gio 11 agosto 2022 ELEZIONI. EUROPA VERDE: NOSTRO PROGRAMMA RICCO DI SÌ, SOPRATTUTTO ALLE RINNOVABILI
“Siamo davvero stanchi di sentir dire a esponenti della destra, come oggi fa l’onorevole leghista Barbara Saltamartini, che i Verdi sono il partito del NO. Il nostro programma è ricchissimo di tanti SÌ. D’altronde, la Storia ci sta dando ragione: serve una conversione ecologica per tutelare questa fragile lingua di terra in mezzo al mare che è l’Italia e per garantire la sopravvivenza e la sussistenza nostra e, in generale, del genere umano”.
Così, in una nota, Fiorella Zabatta e Filiberto Zaratti, rispettivamente co-Presidente del consiglio federale nazionale di Europa Verde e coordinatore della Direzione Nazionale del partito, nonché esponenti dell’Alleanza Verdi e Sinistra con la quale gli ecologisti saranno presenti alle prossime elezioni politiche.
“Siamo davvero preoccupati, – proseguono i due ecologisti, – da questa destra che ripropone minestre riscaldate come il nucleare, continuando a guardare al passato e cancellando il futuro. Il cavallo di battaglia di Salvini e dei suoi scagnozzi è diventato il nucleare, perché, secondo loro, ‘la Francia ha oltre 50 reattori nucleari sul suo territorio’. Lo sanno che oltre la metà di questi reattori sono fermi a causa della corrosione e della siccità e la Francia, attualmente, sta importando energia? La crisi climatica, siamo quasi stufi di ripeterlo, non perdona”.
“C’è, inoltre, da aggiungere che, a causa dei forti debiti e della mancanza di investitori, EDF, la maggiore azienda produttrice e distributrice di energia in Francia, è stata recentemente capitalizzata e poi nazionalizzata con un intervento statale di oltre 13 miliardi di euro. È questo che vuol fare la Lega? Continuare a mettere le mani nelle tasche degli italiani? Noi vogliamo seguire la Germania nel cammino verso l’80% di rinnovabili entro il 2030: sole, vento e acqua sono le uniche fonti in grado di produrre energia riducendo sensibilmente le bollette e garantendo pace e indipendenza dai Putin di turno,” concludono Zabatta e Zaratti.
GIANFRANCO MASCIA