
(AGENPARL) – gio 04 agosto 2022 Programma elettorale – Giovanbattista Fazzolari, senatore di Fratelli d’Italia a Radio 24: “Il programma di centrodestra potremmo chiuderlo anche oggi, non ci sono criticità”
“Per legge i programmi elettorali vanno depositati il 14 di agosto: noi volendo potremmo chiudere il programma di coalizione anche oggi. Oggi ci rincontriamo, non ci sono grandi criticità, il lavoro ormai è fatto ma ci prenderemo i primi giorni della prossima settimana perché non ci corre dietro nessuno”. Lo afferma Giovanbattista Fazzolari, senatore e responsabile del programma elettorale di Fratelli d’Italia, a 24 Mattino Estate di Irene Zerbini e Nicola Filippone su Radio 24.“Dall’altra parte – osserva – abbiamo la coalizione di sinistra e il Movimento 5 Stelle che non hanno capito il perimetro delle loro alleanze. Noi che già da giorni lavoriamo al tavolo del programma siamo un bel passo avanti”. E spiega a Radio 24: “Faremo un programma quadro di coalizione molto snello, la cornice entro la quale intendiamo agire con il prossimo Governo qualora dovessimo vincere le elezioni e poi i programmi più specifici saranno quelli dei singoli partiti. A seguito delle elezioni si capirà meglio in che direzione andare”.
Presidenzialismo – Giovanbattista Fazzolari, senatore di Fratelli d’Italia a Radio 24: “Il presidenzialismo va fatto al più presto, tutto il centrodestra è d’accordo”
“Il presidenzialismo è per tutte le forze di centrodestra una delle riforme da fare al più presto”. Lo afferma Giovanbattista Fazzolari, senatore e responsabile del programma di Fratelli d’Italia, a 24 Mattino Estate di Irene Zerbini e Nicola Filippone su Radio 24. “Se non c’è una stabilità di governo – spiega – non ci può essere una visione e quindi i Governi sono spinti a fare scelte di brevissimo periodo. La riforma presidenziale è probabilmente la prima misura economica necessaria all’Italia”.
Riforma fiscale – Giovanbattista Fazzolari, senatore di Fratelli d’Italia a Radio 24: “Modello di riforma fiscale non lo delineiamo ora. Su flat tax al 15% bisogna capire cosa intendiamo”
“Non è in questa fase che delineiamo qual è il modello a regime della riforma fiscale nella sua complessità”. Lo precisa Giovanbattista Fazzolari responsabile del programma di Fratelli d’Italia, a 24 Mattino Estate di Irene Zerbini e Nicola Filippone su Radio 24. Quanto alla proposta della Lega di estensione della flat tax al 15%, Fazzolari spiega a Radio 24: “Bisogna capire che cosa intendiamo, attualmente c’è una flat tax al 15% per autonomi con reddito fino a 65mila euro: più volte FdI ha presentato emendamenti alla legge di bilancio per alzare questa soglia da 65mila a 100mila euro. E’ una proposta che non è passata perché le maggioranze di governo non lo consentivano ma è pienamente condivisa, sarà tra i punti programmatici. “ precisa a Radio 24. – “Inoltre, c’è una nostra storica proposta di flat tax sui redditi incrementali rispetto alle annualità precedenti, per premiare l’incremento di reddito degli imprenditori e dei lavoratori dipendenti: anche questo è un meccanismo condiviso che non ha particolari impatti sulle tasse pubbliche ma è premiale, per far emergere il sommerso e incentivare al lavoro”.
Pensioni – Giovanbattista Fazzolari, senatore di Fratelli d’Italia a Radio 24: “Proposta Lega di andare in pensione con quota 41? Limite è che rischia di non intervenire su categorie in sofferenza”
“Focalizzare lo sforzo economico e di attenzione su una categoria, quasi dimenticando che ce ne sono molte altre forse in maggiore difficoltà” è una scelta che “va un po’ presa con attenzione. Siamo tutti d’accordo sulla flessibilità in uscita, poi conti alla mano sui singoli provvedimenti ne parleremo”. Così Giovanbattista Fazzolari, senatore e responsabile del programma di Fratelli d’Italia, a 24 Mattino Estate di Irene Zerbini e Nicola Filippone su Radio 24 a proposito della proposta della Lega di quota 41 per andare in pensione. “I punti condivisi nel centrodestra – spiega Fazzolari – sono la flessibilità in uscita, un meccanismo che consenta con maggiore facilità di andare in pensione a chi vuole. Come realizzarla è argomento di dibattito. A nostro avviso, il limite di quota 41, di cui possiamo parlare, è che va a intervenire su una fascia di persone, quelle che hanno almeno 41 anni di contributi, appunto, che non sono le categorie problematiche e di sofferenza che abbiamo nel Paese. Abbiamo sempre più persone con una vita lavorativa discontinua, che non hanno sempre avuto regolari contributi” conclude a Radio 24.
Maria Luisa Chioda