(AGENPARL) – sab 16 luglio 2022 Turismo, l’appello di Federagit a Garavaglia: «Il Ministero tuteli le guide abilitate in Italia»
Le guide turistiche ribadiscono di attendere, da oltre dieci anni, una legge a tutela delle guide turistiche abilitate nel nostro paese ed eventuali sanzioni per quanti esercitino la professione in maniera abusiva. Intanto, però, la crisi di governo di questi giorni rischia di affossare anche la legge di riordino attualmente al vaglio del Senato.
«Siamo in attesa, ormai da oltre dieci anni, di una legge che tuteli tutte le guide turistiche abilitate in Italia, che definisca con certezza controlli ed eventuali sanzioni per le guide provenienti da altri paesi e che contrasti efficacemente il fenomeno dilagante dell’abusivismo», denuncia Micol Caramello, presidente nazionale Federagit Confesercenti, la federazione che rappresenta guide ed accompagnatori turistici.
«La nostra attività – prosegue Caramello – è una risorsa preziosa, siamo il primo punto di contatto nell’accoglienza turistica sul territorio e svolgiamo un ruolo fondamentale nella trasmissione della cultura italiana ai visitatori che giungono da tutto il mondo: per questo rivolgiamo un appello al governo e alla politica affinché la nostra professione sia adeguatamente normata attraverso alcuni punti cardine, con una legge complessiva di riordino del settore». Il riferimento è al disegno di legge, attualmente in discussione presso la 10ª Commissione del senato, che rischierebbe di andare in fumo in caso di caduta del governo.
«Non posso che appoggiare quanto espresso dalla nostra presidente nazionale – aggiunge Antonella Cama, coordinatrice regionale Federagit -: anche in Liguria, dopo i drammatici effetti della pandemia, assistiamo ad un massiccio ritorno di turisti, desiderosi di arte, cultura, sapori e profumi italiani, cosa che non può che riempirci di gioia. Insieme a loro, però, osserviamo il dilagare di “colleghi”, e le virgolette sono d’obbligo, a volte abilitati in altre parti d’Europa se non, addirittura, sprovvisti di qualsiasi tipo di abilitazione. Alcuni ormai sono volti noti che si vendono come esperti locali, tuttavia nessuno ne controlla l’effettiva abilitazione professionale, e nel frattempo continuano ad operare indisturbati e al di fuori dei rigidi vincoli fiscali a cui, invece, i professionisti regolarmente abilitati devono sottostare».
«La tanto sospirata legge di riordino, che attendiamo da anni e che ora rischia di non vedere nemmeno la luce a causa del precipitare della situazione politica, minaccia di non risolvere i problemi annosi di questo settore, che dovrebbe offrire il biglietto da visita migliore del nostro paese. Ci auguriamo davvero che il ministro Garavaglia riconsideri la situazione, e dia ascolto alle nostre proposte di emendamento», conclude Cama.
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