
(AGENPARL) – sab 09 luglio 2022 FISCO: GIACOMONI (FI), SOLO CON GOVERNO BERLUSCONI PRESIONE FSCALE SCESA SOTTO IL 40 PER CENTO
“Caro Luigi, condivido la parte del tuo post in cui dici che i governi devono essere giudicati dai fatti e proprio per questo ti rispondo pubblicando un grafico contenuto nella ricerca “Comune che vai, pressione fiscale che trovi”, pubblicata qualche anno fa dalla CNA (Confederazione Nazionale degli Artigiani), che non è certo identificabile con il centro destra. Da questo grafico (in allegato), che riporta l’andamento della pressione fiscale in Italia dal 2001, basandosi sui dati Istat, si vede chiaramente chi ha ridotto la pressione fiscale nel nostro Paese e di chi l’ha aumentata. La pressione fiscale nel nostro Paese è scesa sotto il 40% (39,01%) solo nel 2005 (Governo Berlusconi III). Mentre ha raggiunto il massimo nel 2013 durante il Governo Letta col 43,6 per cento”. Così il deputato di Forza Italia, Sestino Giacomoni, membro del Coordinamento di presidenza del partito azzurro, replicando al presidente della Commissione finanze di Montecitorio Luigi Marattin (IV) che su Facbook ha scritto: “In questi 30 anni Forza Italia ha governato due volte (escludendo la breve parentesi del 1994). Dal 2001 al 2006 e dal 2008 al 2011. La prima volta la pressione fiscale è salita dello 0,2%. La seconda dello 0,1% (fonte Istat). Usciamo da 30 anni di politica-marketing, costruiamo una storia nuova. In cui si viene giudicati dai fatti, non dagli slogan più accattivanti”. Giacomoni evidenzia, inoltre: “Berlusconi non ha mai messo le mani nelle tasche degli italiani, anzi ha tolto l’ICI sulla prima casa, ha cancellato la tassa sulle donazioni e sulle successioni, ha ridotto le due aliquote centrali, ha introdotto la no tax area fino a 8000 euro, ha aumentato le pensioni minime fino a 1 milione delle vecchie lire. La stessa cosa non si può dire del Governo Renzi, che, se non erro, è ancora il tuo leader. Quel governo, infatti, per “comprarsi” i voti alle europee diete ai lavoratori dipendenti i famigerati 80 euro, facendoli pagare ai risparmiatori italiani ed in definitiva agli stessi lavoratori che usufruivano del bonus. Infatti, è bene ricordare che il Governo Renzi, mentre con una mano elargiva, con l’altra aumentava tutte le aliquote sul risparmio. Ha messo una patrimoniale del 2 per mille su tutti i prodotti finanziari, depositi bancari e postali inclusi. Ha aumentato le aliquote dal 20 al 26% sui redditi di natura finanziaria, anche sui conti corrente. Ha aumentato dall’11 al 20% l’aliquota della tassazione sui fondi pensione. Ha aumentato dall’11 al 17% l’aliquota della tassazione per la rivalutazione del TFR. Ha introdotto il bail: in caso di fallimento delle banche pagano non solo gli azionisti e gli obbligazionisti, ma anche i correntisti”. “Caro Marattin, sulle tasse no si scherza, del resto dai dati e dal grafico della CNA, si evince con chiarezza che con Berlusconi la pressione fiscale scende, mentre con tutti gli altri governi, tra cui quello guidato da Voi, sale. Il “meno tasse per tutti” che Forza Italia sostiene dal 1994 non è un semplice slogan, ma una vera e propria concezione di politica economica, basata sull’equazione liberale dello sviluppo e del benessere. Spero che presto anche tu, visto il ruolo che ricopri, come presidente della commissione finanze della Camera, possa far tua questa battaglia aderendo magari a Forza Italia”, conclude l’esponente azzurro.
????Ufficio Stampa Gruppo Forza Italia -Berlusconi Presidente
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