
CATANZARO “La Calabria non poteva più aspettare: la lentezza e l’inadeguatezza dei commissari di Governo, e il mancato controllo da parte degli organi superiori, non potevano dettare i tempi e il passo al contrasto al Covid 19 in Calabria”. Così il presidente facente funzione della Regione Calabria Nino Spirlì. “Ho preso questa decisione – dice ancora Spirlì – perché la ritengo l’unica da assumere in momenti come questo. Non possiamo permetterci il tempo delle riunioni, dei confronti e delle proposte: la gente ha bisogno di certezze. Le preoccupazioni e le ansie aumentano quando i rappresentanti del popolo dimostrano incertezze e dubbi. Credo che 234 posti di degenza ordinaria e 10 posti in terapia intensiva, che si sommano a quelli che in questi giorni – grazie alla precedente ordinanza – le Asp e le Aziende ospedaliere hanno attivato, possano essere già un numero tranquillizzante. Questo è il primo passo di un nuovo sentiero. Noi non molliamo, saremo a fianco dei calabresi a prescindere dalle appartenenze politiche e partitiche e al di là degli attacchi mediatici”. “Lavoriamo e non perdiamo tempo in pettegolezzi da social o in strane scritture di stampa provocatrice. Mi auguro – conclude Spirlì – che nei calabresi possa crescere la fiducia in chi li rappresenta, perché noi non indietreggiamo davanti a nessuno. Adesso, però, la cosa più importante è che, con il nostro comportamento controllato e misurato, e utilizzando sempre tutti i dispositivi di sicurezza che ci sono indicati dalle autorità sanitarie (mascherine, distanziamento, detersione costante delle mani), i calabresi restino uniti perché solo insieme ce la faremo”. (News&Com)