(AGENPARL) - Roma, 31 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 31 December 2025 *La sanità umbra vicina ai più piccoli: siglato l’accordo tra la Regione e
i medici pediatri di libera scelta per il biennio 2026-2027: più
prevenzione sul territorio e cure primarie potenziate*
(aun) – Perugia 31 dic. 025 – È stato siglato il 23 dicembre l’accordo
integrativo regionale per la pediatria di libera scelta in Umbria per il
biennio 2026-2027. L’intesa, frutto di una stretta collaborazione tra la
Direzione regionale salute e welfare e l’organizzazione sindacale dei
medici pediatri di libera scelta firmataria dell’accordo collettivo
nazionale del 25/07/2024 (Federazione italiana medici pediatri – unica
organizzazione con deleghe nella Regione Umbria), introduce innovazioni
sostanziali nel modello di assistenza territoriale, puntando con decisione
sulla prevenzione precoce e sulla clinical governance.
“Questo accordo, raggiunto dopo 18 anni dal precedente siglato nel 2007,
non è una semplice ripartizione di risorse, ma un progetto di salute
pubblica che valorizza il pediatra come primo presidio di fiducia per le
famiglie,” sottolinea la Presidente, Stefania Proietti. “Investire nella
prevenzione tra i 0 e i 13 anni significa costruire una generazione di
adulti più sani e un sistema sanitario regionale più sostenibile”.
L’accordo nasce con l’obiettivo di potenziare le cure primarie in età
evolutiva, riducendo il ricorso improprio alle strutture ospedaliere di
secondo livello e garantendo risposte rapide e qualificate direttamente sul
territorio. Attraverso un sistema premiante legato a specifici obiettivi di
salute, i pediatri umbri saranno chiamati a implementare programmi
diagnostici e di monitoraggio avanzati.
Al cuore dell’accordo si collocano obiettivi di governo clinico e
appropriatezza prescrittiva, temi di particolare importanza che toccano
l’intero percorso di crescita dei bambini. Grande attenzione viene dedicata
alla diagnosi precoce e al neurosviluppo, con l’introduzione dell’uso
sistematico di strumenti di screening come il test di McArthur a 2 anni per
l’individuazione tempestiva di ritardi cognitivi e del linguaggio, e il
test M-Chat a 18 mesi per individuare precocemente i segnali di rischio
dello spettro autistico. È, inoltre, prevista la valutazione del
neurosviluppo attraverso schede specifiche dell’Istituto superiore di
sanità, utilizzate in tappe precise da 1 a 36 mesi di vita.
Parallelamente, viene rafforzato il monitoraggio oftalmologico attraverso
un programma strutturato di valutazione dell’acuità visiva. I pediatri di
libera scelta utilizzeranno la tavola ottometrica pediatrica per sottoporre
a screening almeno il 50% dei bambini che compiono 5 anni, un’età cruciale
in cui è possibile intercettare precocemente difetti visivi che, se non
trattati, potrebbero compromettere lo sviluppo cognitivo e l’apprendimento
scolastico. Questo intervento preventivo consente di individuare
tempestivamente le situazioni che necessitano di un approfondimento
specialistico, garantendo un invio mirato ai servizi di neuropsichiatria
infantile e oftalmologia territoriale.
Per contrastare l’aumento delle cronicità infantili, l’accordo prevede un
percorso strutturato di rilevazione del rischio metabolico e
cardiovascolare: a 6 anni verrà effettuata la misurazione del BMI e del
rapporto circonferenza addominale/altezza, mentre a 13 anni è previsto lo
screening della pressione arteriosa per identificare precocemente il
rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari in età adulta.
Un focus specifico è dedicato all’appropriatezza prescrittiva e alla
sicurezza terapeutica, con particolare attenzione alla lotta contro
l’antibiotico-resistenza. L’accordo incentiva l’uso razionale degli
antibiotici, privilegiando l’amoxicillina nella fascia 2-5 anni, rispetto a
terapie ad ampio spettro, laddove clinicamente indicato, e promuove l’uso
corretto e sicuro dei corticosteroidi per nebulizzazione nelle diverse
fasce d’età pediatrica.
L’intesa disciplina, inoltre, le campagne vaccinali antinfluenzali per le
stagioni 2026-2027 e 2027-2028, prevedendo incentivi specifici per i
pediatri che raggiungeranno coperture vaccinali superiori al 30% nella
fascia 6 mesi – 6 anni e al 45% nei soggetti a rischio tra 7 e 13 anni. Per
migliorare l’accessibilità alle cure, è previsto un potenziamento della
disponibilità oraria dei professionisti, con un ampliamento della
contattabilità telefonica fino a tre ore aggiuntive al giorno e la
possibilità di aumentare le ore di ambulatorio settimanali.
“La firma di questo accordo è un risultato straordinario,” dichiara Gianni
Di Stefano, segretario regionale della Federazione italiana medici
pediatri. “Dopo quasi due decenni di vuoto normativo, torniamo finalmente a
programmare il futuro della salute dei nostri bambini insieme alla Regione.
Questo accordo riconosce il valore del lavoro svolto dai pediatri di libera
scelta e fornisce gli strumenti necessari per affrontare le sfide della
sanità moderna”.
L’accordo sarà operativo a partire dal 2026 e coinvolgerà l’intera rete dei
pediatri di libera scelta operanti nelle Aziende Usl della Regione Umbria.
Tutti i dati relativi agli screening verranno inseriti nel portale
aziendale ECWMed per garantire un monitoraggio costante dei risultati
raggiunti, confermando l’Umbria come regione all’avanguardia
nell’integrazione tra servizi territoriali e obiettivi di governo clinico.