(AGENPARL) - Roma, 23 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 23 December 2025 Comunicato 23/12/2025
Zanni (Confabitare): “Megaliti come attrattiva, ma poi la gente dove dorme?”
Bloccare gli affitti brevi mentre si richiama il turismo è un controsenso. I proprietari immobiliari reggono il peso della città, mentre l’Amministrazione ne racconta il successo.
“Megaliti, promozione, aeroporto che cresce, stazione come snodo nazionale. Tutto questo richiama persone in città, ma mentre le si chiama si mettono restrizioni proprio sugli affitti brevi. È qui che nasce il paradosso”. Così Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, associazione proprietari immobiliari, interviene nel dibattito sui Megaliti in Piazza Maggiore e sulle politiche turistiche cittadine.
“Bologna Welcome parla di una occupazione media del 78,1% del comparto alberghiero tra gennaio e novembre 2025. È un dato molto alto: se gli alberghi sono già vicini all’80%, è evidente che il comparto extra-alberghiero, composto da B&B e affitti brevi, è stato indispensabile per reggere fiere, eventi e grandi afflussi”, commenta Alberto Zanni. “Eppure – prosegue Zanni – si continua a raccontare una città che inaugura grandi attrattori e grandi opere dando per scontato che a reggere l’urto dell’arrivo siano, ancora una volta, i proprietari immobiliari, attraverso le seconde case e i B&B”.
Negli ultimi anni la proprietà immobiliare ha risposto a una domanda crescente di turismo di studio, lavoro temporaneo, eventi e permanenze medie. C’è poi da aggiungere a questo un merito che non viene mai riconosciuto: i proprietari immobiliari si sono di fatto sostituiti a una parte del welfare cittadino, offrendo soluzioni abitative dove le politiche pubbliche non arrivavano.
Invece da una parte si spingono politiche che aumentano i flussi, dall’altra si pensa di bloccare gli affitti brevi, che oggi permettono a chi visita la città di gestire in modo autonomo il proprio budget. “È una scelta che ignora il funzionamento reale dell’economia urbana – aggiunge Zanni -. Aumentare la domanda e ridurre l’offerta produce un solo effetto, i prezzi salgono. Aumenta il costo delle notti in albergo e il turismo si seleziona per reddito. Ma il turismo d’élite non fa girare l’economia diffusa: non sostiene i piccoli negozi, non tiene in equilibrio il tessuto commerciale. Una città funziona solo se coinvolge tutte le fasce”.
Attrarre senza accogliere è marketing privo di politica urbana, se si confondono le due cose, quando arriva il conto, lo paga la città. “Per questo, dico – conclude Zanni – che gli affitti brevi non sono il problema. Il problema è governare la città a compartimenti stagni”.
