(AGENPARL) - Roma, 18 Dicembre 2025(AGENPARL) – Thu 18 December 2025 *Trasimeno, avviata la predisposizione del cantiere per il filtro di
Montedoglio: 200 litri al secondo verso il lago da fine gennaio. Meloni: *
*“**Un lavoro di squadra, scientifico e strutturale per il futuro del
Trasimeno”*
(AUN) – Perugia, 18 dicembre 2025 – Avviata a Tuoro sul Trasimeno la
predisposizione del cantiere per la messa in opera dell’impianto filtrante
per l’adduzione dell’acqua da Montedoglio al lago Trasimeno. Lo ha
annunciato questa mattina l’assessore regionale con delega ai Laghi, Simona
Meloni, nel corso di un punto stampa tenuto presso il potabilizzatore di
Tuoro.
L’intervento, ha sottolineato Meloni, è frutto del lavoro del team
tecnico attivato a partire da maggio 2025, che ha portato a una
progettazione complessa basata su un approccio scientifico e sull’analisi
puntuale delle caratteristiche delle acque. A esito di questo percorso è
stata individuata la soluzione del filtro da 200 litri al secondo, che
verrà installato nel sito di Tuoro e che rappresenta il primo punto di
adduzione attivo dal sistema Montedoglio al Trasimeno in attesa
dell’attivazione del sistema aggiuntivo al Paganico.
“L’impianto filtrante è arrivato e oggi possiamo annunciare ufficialmente
il via alla predisposizione del cantiere – ha dichiarato Meloni –. In
questi mesi abbiamo lavorato intensamente, insieme al Commissario per
l’emergenza idrica Nicola Dell’Acqua, agli uffici tecnici regionali, ad
AFOR, all’Unione dei Comuni del Trasimeno, al Dipartimento di Chimica
dell’Università
degli Studi di Perugia e all’Ente acque umbre toscane. È stato un lavoro di
squadra che oggi entra nella sua fase operativa”.
L’attivazione del sistema richiederà opere edili e idrauliche necessarie
all’installazione e al collegamento dell’impianto. Afor curerà la parte
operativa dei lavori. Le attività preparatorie sono già in corso e l’obiettivo
è aprire il rubinetto tra la fine di gennaio e i primi giorni di febbraio,
garantendo un flusso continuo di 200 litri al secondo per tutto il 2026.
“Abbiamo scelto di partire da questo punto di adduzione perché consente
un risultato immediato e distribuito lungo tutto l’anno – ha spiegato
l’assessore
–. Parliamo di un apporto costante, mese per mese, fondamentale per la
stabilità del lago”.
Questo primo intervento non esaurisce il progetto complessivo di
adduzione. Come più volte ricordato, il sistema è pensato per essere
modulare e pluripunto. È infatti prevista un’ulteriore fase di analisi
sulle acque per l’attivazione di un secondo punto di adduzione in area
Paganico, che potrà garantire una portata fino a 800 litri al secondo,
nell’ambito
dell’accordo di programma che prevede l’apertura stagionale da novembre ad
aprile.
Parallelamente all’adduzione, prosegue il lavoro su più fronti per la
tutela e la funzionalità del lago e del suo territorio. Entro metà gennaio
partiranno i primi interventi su Isola Maggiore, con il ripristino dello
scalo merci. È già confermato il finanziamento per il ripristino di un
tratto del sentiero di San Francesco, danneggiato dalla frana dello scorso
agosto, con avvio dei lavori previsto tra febbraio e marzo.
Sul fronte delle darsene, sono stati sbloccati 1 milione e 780 mila euro:
gli interventi prenderanno il via tra febbraio e marzo a San Feliciano (due
darsene), per poi proseguire a Sant’Arcangelo darsena pescatori e
successivamente la darsena Mancinelli.
Proseguono inoltre gli interventi sui fossi e canali, con diversi impegni
di spesa già autorizzati nelle ultime settimane per lavori a Moiano,
Paganico e Maranzano, finanziati con risorse regionali e PNRR, realizzati
da Afor e dal Consorzio di Bonifica Valdichiana.
Resta centrale anche il tema dei dragaggi. “Con l’attuale livello del lago
– tra i più bassi mai registrati – la draga tradizionale non è una
soluzione praticabile nell’immediato – ha sottolineato Meloni –. Per questo
ci siamo attivati nella ricerca di soluzioni e mezzi alternativi, anche di
nuova generazione, presenti sul mercato. È un lavoro che stiamo portando
avanti insieme alle associazioni e al gruppo tecnico, guardando anche al
2026”
“Il Trasimeno – ha concluso l’assessore – è il quarto lago d’Italia e
torna oggi al centro di una strategia strutturata. L’adduzione dell’acqua è
una risposta concreta a un’emergenza storica, ma soprattutto è il segno di
un cambio di metodo: visione, competenze, rete istituzionale e interventi
coordinati per il futuro di questo territorio.
*//in allegato anche un’immagine*
