(AGENPARL) - Roma, 17 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 17 December 2025 Il Parlamento vuole uno “Schengen militare” per far fronte alla minaccia russa
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Comunicato stampa
17-12-2025
Tornata
TRAN
Il Parlamento vuole uno “Schengen militare” per far fronte alla minaccia russa [16]
Ridurre gli ostacoli alla mobilità militare è essenziale per la sicurezza e la difesa europee
Spostamento delle unità di reazione rapida entro 24 ore in situazioni di crisi
Sono necessari finanziamenti adeguati da parte dell’UE
I deputati chiedono la rimozione delle frontiere interne per il movimento di truppe, nonché il potenziamento di equipaggiamenti militari, ferrovie, strade, gallerie e ponti.
In una risoluzione non vincolante adottata mercoledì con 493 voti a favore, 127 contrari e 38 astensioni, i deputati affermano che la guerra della Russia contro l’Ucraina ha riportato al centro dell’attenzione la mobilità militare e l’urgente necessità di facilitare lo spostamento rapido transfrontaliero di truppe, equipaggiamenti e asset militari in tutta Europa. Sottolineano inoltre che la mobilità militare è un elemento essenziale per la difesa dell’UE ed è cruciale per la sicurezza del fianco orientale, in particolare dei paesi baltici e della Polonia.
Aumento dei finanziamenti*
Il Parlamento accoglie con favore la proposta della Commissione di aumentare il bilancio per la mobilità militare nel prossimo bilancio a lungo termine a oltre 17 miliardi di euro. I deputati invitano gli Stati membri a non ridurre tali fondi, come avvenuto nel bilancio 2021-2027, quando le risorse proposte sono state tagliate del 75%. L’ammodernamento di 500 “punti critici” infrastrutturali, come ponti o gallerie, richiederebbe almeno 100 miliardi di euro, aggiungono, esortando la Commissione a semplificare le procedure per l’accesso ai finanziamenti per i progetti a duplice uso.
Spazio Schengen militare*
Il Parlamento riconosce che, nonostante i progressi compiuti per migliorare la mobilità militare, permangono significativi ostacoli amministrativi, finanziari e infrastrutturali, che in alcuni casi fanno sì che lo spostamento di equipaggiamenti militari nell’UE richieda oltre un mese.
I deputati invitano quindi gli Stati membri e la Commissione europea a investire di più nelle infrastrutture di trasporto, in particolare lungo i quattro corridoi dell’UE per la mobilità militare. Chiedono inoltre un maggiore ricorso a soluzioni digitali e l’accelerazione delle autorizzazioni per i movimenti transfrontalieri tramite uno sportello unico.
Raccomandano inoltre di lavorare verso la creazione di uno “spazio Schengen militare”, rafforzato da una task force sulla mobilità militare e da un coordinatore europeo incaricato di semplificare l’attuazione delle diverse iniziative, con una tabella di marcia fornita dalla Commissione.
Cooperazione UE-NATO*
Il Parlamento sottolinea che la mobilità militare è una priorità della cooperazione UE-NATO ed è essenziale per consentire lo spostamento delle forze alleate in tempo di pace, crisi o guerra. Nella risoluzione si chiedono esercitazioni congiunte regolari e stress test per individuare ed eliminare gli ostacoli. I deputati vogliono inoltre che l’UE segua l’esempio della NATO e garantisca che le truppe di reazione rapida possano attraversare le frontiere interne dell’UE entro tre giorni in tempo di “pace” ed entro 24 ore in caso di crisi.
Dichiarazioni*
Il correlatore della commissione per la sicurezza e la difesa Petras Auštrevičius [17] (Renew, LT) ha dichiarato: “Per mantenere la forza dell’Europa e la sua capacità di deterrenza nei confronti degli aggressori, è fondamentale dimostrare la nostra prontezza ad agire. Ciò implica disporre della capacità di dispiegare rapidamente truppe e attrezzature in tutta l’UE. Superare gli oneri amministrativi e sviluppare capacità e infrastrutture a duplice uso non è un lusso, ma una necessità. Il Parlamento richiama l’attenzione sul lavoro che resta da fare per realizzare un vero «Schengen militare», che deve essere portato a compimento nel più breve tempo possibile”.
Il correlatore della commissione per i trasporti Roberts Zīle [18] (ECR, LV) ha sottolineato: “Attualmente esistono troppi ostacoli alla mobilità militare che potrebbero essere rimossi rapidamente senza richiedere ingenti finanziamenti. Alla luce della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, la mobilità militare è diventata ancora più urgente. Non c’è tempo da perdere: dobbiamo mantenere lo slancio e cogliere le opportunità più immediate”.
Prossime tappe*
I deputati delle commissioni trasporti e difesa inizieranno ora i lavori legislativi sul pacchetto sulla mobilità militare [19] presentato dalla Commissione europea nel mese di novembre.
Per ulteriori informazioni
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Il testo adottato (senza modifiche rispetto a quello presentato)
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Risultati dei voti per appello nominale (presto disponibili)
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Procedura (EN/FR)
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Briefing del Servizio Ricerca del PE (EN) sulla mobilità militare
Federico DE GIROLAMO
Addetto stampa PE
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Alessio INCORVAIA
Addetto stampa PE
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