(AGENPARL) - Roma, 17 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 17 December 2025 UE: S. Craxi, “Serve un’Europa che plasma gli eventi, non che li rincorre”
“Stiamo attraversando una fase storica segnata da crisi intrecciate: Ucraina, Medio Oriente, sicurezza e competitività europea. Analizzarle separatamente significa non comprenderle; affrontarle insieme è responsabilità di governo”.
Così Stefania Craxi, presidente della Commissione Affari esteri e difesa intervenendo nell’aula del Senato sulle comunicazioni del presidente del Consiglio in vista del Consiglio europeo del 18 dicembre.
“Sul conflitto in Ucraina – ha detto Craxi – siamo probabilmente giunti ad un tornante decisivo. Occorre essere consapevoli che la pace non si costruisce per inerzia, ma sulla definizione di una solida volontà politica. Bene ha fatto il governo italiano a seguire in questi anni il tragitto della coerenza, assumendo come bussola la difesa del diritto internazionale e il rifiuto dell’utilizzo della forza, senza mai smarrire il convincimento che occorresse tenere aperta la prospettiva di una soluzione diplomatica, l’unico modo per evitare che la guerra diventi una frattura permanente”.
Craxi ha espresso quindi sostegno per la proposta di un meccanismo di sicurezza UE simile all’articolo 5 della NATO, “fondamentale per rafforzare il pilastro transatlantico”, richiamando sulla questione mediorientale un impegno europeo per “attuare il piano di Pace e la Risoluzione ONU 2803”.
Soffermandosi sul Quadro finanziario pluriennale 2028–2034, Craxi ha richiamato la necessità di un cambio di paradigma: “Serve una sussidiarietà concreta, non centralizzazione astratta. Dobbiamo programmare meglio, non accentrare di più. Serve una programmazione europea capace di rispondere alle diverse esigenze dei territori, perché in questi anni un eccesso di centralizzazione non ha dispiegato tutto il potenziale della spesa europea in termini di reale impatto sulla crescita”.
“Il compito dell’Italia in questo Consiglio è chiaro. Serve tenere saldo il fronte europeo, costruire soluzioni legali sostenibili e ambiziose, pretendere efficacia della spesa e salvaguardare agricoltori e territori. Non ci serve un’Europa che rincorre gli eventi, ma un’Europa che li plasma”, ha concluso Craxi.