(AGENPARL) - Roma, 17 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 17 December 2025 MURANO (UNEM): “LA COMMISSIONE UE APRE UNO SPIRAGLIO,
MA NON È ANCORA RISOLUTIVO”
Comunicato stampa
Roma, 16 dicembre 2025
La proposta della Commissione UE di rivedere i limiti di emissione di CO2 delle nuove autovetture al
2035 rappresenta una presa d’atto che le politiche adottate finora non hanno prodotto i risultati
ipotizzati, ma non è certo una soluzione in grado di rivitalizzare l’industria automotive, come invece
sostiene la Commissione.
“La soluzione proposta dalla Commissione, timida e complessa nelle varie articolazioni, appare
ancora lontana dagli enunciati principi di neutralità tecnologica. Valorizza molto marginalmente il
contributo dei biocarburanti su valori inferiori a quelli già oggi mediamente raggiunti in attuazione
della Direttiva RED che nel tempo ha portato ad una significativa penetrazione dei biocarburanti nei
combustibili tradizionali, ancora in crescita al 2030. La stessa decisione di creare una sottocategoria
normativa che comprenderà veicoli elettrici fino a 4,2 metri, che potranno beneficiare di
‘supercrediti’, la dice lunga sulla volontà della Commissione di considerare il principio di neutralità
tecnologica”, ha dichiarato Gianni Murano, Presidente UNEM.
“Le modifiche proposte indicano che la Commissione riconosce che l’impianto del Green Deal va
modificato, ma manca poi di coraggio per indicare le modifiche necessarie per rispettare veramente
il principio di libertà tecnologica e rilanciare una filiera che appare in un profondo stato di crisi.”
“La Commissione continua ad ignorare cosa vogliono veramente i cittadini europei con un mercato
che premia le auto ibride che offrono maggiore flessibilità, consumi più contenuti e minori emissioni,
rappresentando una forma di transizione ‘graduale’ verso una mobilità più sostenibile in cui i
biocarburanti giocano un ruolo fondamentale e non certo limitato al 3% indicato dalla
Commissione”, ha aggiunto Murano.
“Si introducono poi altre complessità burocratiche e certificazioni sul ‘Made In Europe’ che di sicuro
non aiutano l’industria. Dobbiamo quindi ancora impegnarci come filiera e comparto industriale
perché si riconosca appieno il contributo dei biocarburanti liquidi e gassosi e si intervenga finalmente
per consentire alla industria europea di riguadagnare competitività e leadership nel settore
dell’automotive”, ha concluso Murano.
