(AGENPARL) - Roma, 17 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 17 December 2025 (ACON) Trieste, 17 dic – “L’approvazione, nel contesto della
recente legge di Stabilit?, del rifinanziamento della misura che
assegna risorse regionali ai Comuni che deliberano l’attivazione
di un percorso di fusione perlomeno denota la riattivazione di un
processo dopo un lungo periodo di stallo. Percorso che considero
un passaggio obbligato se vogliamo riassettare, in termini pi?
moderni, funzionali ed efficienti, la macchina della pubblica
amministrazione. Anzi, potremmo affermare che su base regionale
servirebbero almeno una quarantina di fusioni fra Comuni”
Lo afferma in una nota Enrico Bullian, consigliere regionale del
Patto per l’Autonomia-Civica Fvg.
“Dalle anticipazioni ricevute dagli assessori – spiega Bullian -,
la proposta ? arrivata da due micro Comuni, con poche centinaia
di abitanti (trattasi di Drenchia e Grimacco), ma in ogni caso la
scelta ? condivisibile e da sostenere. Ora ? necessario cogliere
la palla al balzo per riprendere questo cammino assieme a tante
altre municipalit?, che condividano percorsi di fusione per
divenire soggetti pi? strutturati e in grado di affrontare meglio
le sfide del presente e del futuro prossimo. Ricordiamo che i
Comuni regionali hanno un avanzo in aumento che sfiora il
miliardo di euro e che spesso significa opere pubbliche ferme o
che procedono a rilento. Su 215 municipalit? in Fvg, ci sono una
cinquantina di Comuni sotto i 1000 abitanti, un’ottantina fra i
1000 e i 3000 abitanti e una ventina fra i 3000 e i 5000
residenti: circa 150 Comuni sono sotto le 5000 unit?”.
“Inoltre – evidenzia l’esponente di Centrosinista -, mi ero gi?
espresso sull’argomento anche nel 2024 quando, in occasione delle
elezioni per il rinnovo dei Consigli comunali in 114 enti della
regione, avevo evidenziato che in un quarto di questi (27)
eravamo in presenza di un candidato sindaco unico. Non solo i
dipendenti pubblici e i tecnici scarseggiano in tali contesti, ma
non esiste nemmeno una minima dialettica democratica con almeno
due alternative di voto in campo. Chi si nasconde ancora dietro
motivazioni di autonomia e democrazia per non affrontare tale
questione, non guarda in faccia la realt? che ci dice come non ci
sono pi? le condizioni per mantenere una rete di micro enti
locali cos? frammentata sul territorio”.
“Quindi – sottolinea il consigliere regionale -, registro
positivamente l’intenzione di avviare un processo di fusione fra
due Comuni, auspicando possa andare in porto ed essere di esempio
per tante altre realt?, al fine di raggiungere una migliore
capacit? amministrativa, rafforzare la dialettica democratica e
rispondere in modo pi? efficace alle attuali esigenze della
pubblica amministrazione, garantendo quella specializzazione del
personale indispensabile nella gestione dei servizi, delle
risorse e delle opere pubbliche”.
“A mio avviso, sarebbe auspicabile arrivare almeno a una
quarantina di fusioni, per garantire pi? funzionalit? al sistema
degli enti locali stessi, ricordando che in passato ci? in alcuni
casi ? gi? meritoriamente avvenuto e che alcuni ‘sindaci della
fusione’ ora ricoprono importanti incarichi nel Consiglio e nella
Giunta regionale”, conclude Bullian.
ACON/COM/sm
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