(AGENPARL) - Roma, 16 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 16 December 2025 Documento Programmatico
degli Stati Generali dell’Infanzia Zerosei
Assessorato alla Conoscenza
Ripartizione Politiche Educative e Giovanili Comune di Bari
Si ringrazia Rosalinda Cassibba, Professore ordinario di Psicologia dello
sviluppo e dell’educazione dell’Università degli Studi di Bari,
per la supervisione scientifica.
Si ringraziano tutti coloro che in rappresentanza delle diverse realtà aderenti agli Stati Generali dell’Infanzia Zerosei hanno partecipato al percorso di
co-progettazione sia come iscritti che come auditori, contribuendo attivamente alla realizzazione di questo Documento Programmatico Zerosei.
Indice
Introduzione
a cura di Vito Lacoppola
Premessa
a cura di Silvana Calaprice
Capitolo 1
Il percorso di progettazione partecipata
a cura di Maria Cristina Di Pierro
Capitolo 2
Le proposte programmatiche
a cura di Stefania Giorgio, Agata Anna Valente
Capitolo 3
Le proposte da realizzare con la partecipazione di altri Enti
a cura di Stefania Giorgio, Agata Anna Valente
Introduzione
a cura di Vito Lacoppola
“La città deve essere fatta a misura dei bambini, non per proteggerli, ma perché se è buona per loro,
è buona per tutti” (Francesco Tonucci, pedagogista).
Negli ultimi anni, il Comune di Bari, grazie ai Fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
(PNRR), ha varato un Piano straordinario dell’infanzia finalizzato a potenziare e innovare l’offerta dei
servizi educativi per la fascia di età zero sei anni, con l’obiettivo di dare una risposta di qualità alle
centinaia di famiglie baresi, che ogni anno presentano domanda di accesso al sistema educativo
comunale senza riuscire a trovare accoglimento, a causa della limitata disponibilità di posti e servizi
adeguati.
Il Piano rappresenta un investimento strategico non solo sul piano educativo, ma anche su quello
sociale ed economico, poiché intende garantire spazi di gioco, apprendimento e crescita armoniosa
per i bambini e le bambine della città, favorendo nel contempo il sostegno alla genitorialità e contribuendo a contrastare fenomeni ormai sempre più rilevanti come la denatalità e la povertà educativa.
È infatti ormai condivisa la consapevolezza di quanto sia importante per le neo mamme e i neo papà
poter conciliare al meglio la vita familiare con quella professionale, senza dover rinunciare alle proprie
aspirazioni lavorative durante le prime e più delicate fasi di crescita dei figli. Offrire servizi educativi
di qualità significa, dunque, non solo promuovere il benessere dei più piccoli, ma anche sostenere
l’equilibrio delle famiglie e favorire una più ampia partecipazione femminile al mondo del lavoro.
Da questa visione è nata, nell’ambito dell’attuazione del Sistema Integrato Zerosei, previsto dal D.lgs 65/2017, la necessità di avviare un percorso partecipativo ampio e strutturato coinvolgendo tutti
gli attori che, a vario titolo, operano nel cosiddetto “mondo infanzia”: istituzioni, scuole, realtà del
terzo settore, associazioni di genitori, professionisti tutti dell’educazione e della cura. L’obiettivo è
costruire, in modo condiviso, una rete educativa cittadina capace di rispondere in maniera coordinata, efficace e sostenibile ai bisogni reali delle famiglie, dei bambini e delle bambine, valorizzando le
esperienze già presenti sul territorio e promuovendo nuove forme di collaborazione. Tutto finalizzato
all’elaborazione e alla stesura di un Documento Programmatico dell’infanzia 0-6, che dovrà permeare l’attività amministrativa durante l’attuale mandato 2024-2029, riempendo di contenuti il ridetto
Piano straordinario PNRR.
Questo Documento Programmatico finale dovrà rappresentare uno strumento di garanzia per un’educazione inclusiva e di qualità, favorendo il supporto alle famiglie per la costruzione di una comunità
educante più equa e responsabile, che guardi al futuro della città di Bari come a una comunità realmente “a misura di bambino”, dove ogni piccolo cittadino possa trovare spazi, opportunità e relazioni
che favoriscano lo sviluppo delle proprie potenzialità sin dai primi anni di vita.
Premessa
a cura di Silvana Calaprice
La Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Convention on the Rights
of the Child, 1989) ratificata dall’Italia a gennaio del 1991, ha riconosciuto i soggetti in età evolutiva
(0-18 anni) come soggetti di diritto, in grado di esprimere specifiche identità secondo i propri molteplici aspetti (età, spazi, luoghi, tempi etc.) e tipici linguaggi differenziati.
Una Convenzione che ha guidato il passaggio da una concezione adultistica dell’infanzia e dell’adolescenza ad una che ne riconosce potenzialità e competenze che, nel 1990 T. Hammarberg, (Commissario per i Diritti umani del consiglio d’Europa) ha definito delle tre P.: provision, protection, participation.1
Da allora ad oggi, a distanza di 35 anni dalla sua emanazione, attraverso diversi e innovativi testi legislativi e programmatici, quasi tutte le Nazioni, tra cui l’Italia, hanno dato vita sia a livello nazionale che
locale ad importanti cambiamenti culturali, programmatici e organizzativi per la realizzazione di tali
diritti.2 Tra questi si colloca, a livello della Città di Bari, ai sensi dell’art. 44 dello Statuto3, l’istituzione
della figura del Tutore Civico dei Diritti dell’infanzia 0-18.
Durante il mio primo mandato (anni 2023-24), pur rilevando l’ampia attività socio-politica-educativa
messa in campo dalla Città di Bari attraverso l’istituzione di servizi e azioni, non ho potuto far a meno
di cogliere la presenza di situazioni critiche e limiti che emergevano all’interno di essi suggerendo nella relazione finale di: – trovare tra i vari assessorati le giuste connessioni; -sollecitare una maggiore
sinergia tra le istituzioni pubbliche e private esistenti in ogni territorio, in ogni municipio per andare
“OLTRE IL VISIBILE; – agevolare e promuovere un’alleanza educativa tra tutti gli attori di un territorio
coinvolti nella crescita e nell’educazione dei soggetti 0-18 anni .
L’inizio del mio secondo mandato in qualità di Tutore Civico dell’infanzia (anni 2025-29) ha coinciso
con l’avvio, da parte dell’Assessore alla Conoscenza Vito Lacoppola e da parte della Ripartizione
Politiche Educative e Giovanili, in particolare della Dirigente Dott.ssa Maria Cristina Di Pierro, degli
Stati Generali 0-6. Tali Stati generali si concretizzano come azione applicativa del D.lgs. 65/2017, del
D.M. 334/21 e successive specificazioni e si configurano subito come un percorso innovativo per la
modalità partecipativa con cui vengono coinvolti il mondo dei servizi educativi e della scuola dell’infanzia (sistema integrato ZEROSEI) sia pubblici che privati.
Ma quali sono le priorità di tali Decreti? Prima di tutto configurare la Comunità educante come una
collettività che deve creare relazioni e ricostruire i legami, dove il termine educante sta proprio ad
indicare la necessità della condivisione di un accordo, di una finalità, quella educativa. Una Comunità
che deve essere condivisa attraverso il superamento di potenziali processi generatori di conflitti e
che pertanto non può che proiettarsi anche in dimensione Solidale (CES). Comunità che possono
configurarsi educanti solo se la collettività ruota intorno ai più giovani e alla loro crescita, ma contemporaneamente cresce “con” loro, e non solo per loro; solo se educando i soggetti minori, si fa anche
educare e cambiare da loro.
Comunità dunque che da un lato educano perché, essendo uno spazio di partecipazione, abilitano
all’esercizio di alcuni valori, vigilano sul compito educativo, e in molti casi assumono direttamente responsabilità e iniziative educative, ma dall’altro lato a loro volta esse stesse si nutrono di interrelazio5
ni, di scambi, di reciprocità, che si compiono nella dimensione intersoggettivo-comunitaria. Comunità che solo così possono generare un adeguato sistema integrato. Un sistema che implicando in
se stesso collaborazione, e dunque dinamicità, evolutività che si forma e deforma in continuazione,
proprio per le imprevedibilità che la vita stessa presenta, si fa integrato.
Il valore degli Stati Generali 0-6 anni sta proprio nell’avere avviato un modello che attraverso la partecipation, mira a generare qualità allo sviluppo dei soggetti.
Generare qualità che implica proprio il dover fare riferimento ad un concetto complesso che richiede
l’analisi di tutte le variabili che possono emergere dal confronto ma che, nell’insieme, possono aiutare a delineare un modello che guarda la qualità in modo dinamico e mai statico, funzionale al cambiamento, alla trasformazione, al miglioramento del sistema dei servizi erogati e al suo adeguamento
ai bisogni educativi dei soggetti.
Provision, soddisfare i loro bisogni vitali, quali nutrimento, salute, educazione, sicurezza sociale, gioco; protection proteggerli dal maltrattamento e
negligenza e da ogni forma di sfruttamento e participation, attuare e realizzare il loro diritto ad essere ascoltati facendoli partecipare attivamente ai
processi decisionali inerenti questioni che li riguardano.
Cfr S.Calaprice(2016),Il paradosso dell’infanzia e dell’adolescenza, Franco Angeli,Mlano
Figura che deriva dalla legge n.112 del luglio 2011 che istituisce il Garante dell’infanzia e dell’adolescenza nonché anche da quanto stabilito dalle
altre Convenzioni Internazionali e dalle norme interne adottate in materia dell’infanzia e della adolescenza sia delle Regioni che dei Comuni.
CAPITOLO 1
Il percorso di progettazione partecipata
a cura di Maria Cristina Di Pierro
L’Assessorato alla Conoscenza del Comune di Bari, nell’attuazione del proprio ruolo di governo del
sistema locale di offerta Zerosei e a supporto dell’azione del Coordinamento pedagogico territoriale istituito nell’Ambito di Bari con la D.G.C. n. 98 del 27/02/2025, ha promosso gli “Stati Generali
dell’infanzia Zerosei” per la necessità di costruire in maniera condivisa e dal basso il Documento
Programmatico ZEROSEI al fine di addivenire alla realizzazione partecipata di un Documento programmatico che possa rappresentare uno strumento di garanzia per una educazione di qualità ed
inclusiva, favorendo il supporto alle famiglie per la costruzione di una comunità cittadina più equa e
responsabile.
Il documento, frutto della progettazione condivisa con gli operatori del sistema educativo e del sistema scolastico cittadino comunale, statale e paritario nonché di tutte le realtà (Istituzioni, ETS, Servizi
sanitari, Servizi sociali, etc.) che collaborano sul territorio, per la crescita ed il benessere dei bambini
e delle bambine, ha previsto azioni e proposte progettuali ispirate ai seguenti principi:
1. prossimità;
2. immediatezza, da perseguirsi tramite interventi tempestivi a sostegno delle più gravi ed indifferibili urgenze connesse ai bisogni;
3. flessibilità, degli interventi e delle misure che si devono adattare rispetto alle concrete esigenze
individuali e familiari dei bambini;
4. integrazione tra le scuole comunali, statali e paritarie con i servizi socio-educativi e sanitari per
minori che operano sul territorio cittadino nell’area dell’educazione ed istruzione, sia pubblici che
privati;
5. innovazione socio-educativa, ovvero la capacità di indicare strategie d’intervento e risposte creative ai bisogni dei minori 0-6, sviluppando interventi generatori di valore sociale;
6. innovazione didattica;
7. sussidiarietà, ovvero la capacità di prevedere interventi volti a prestare particolare attenzione alle
strategie di valorizzazione e mobilitazione delle risorse della comunità locale, CSF (centri servizi
per le famiglie), centri ludici, associazioni, parrocchie, organizzazioni del terzo settore ed imprese
coinvolgendole pienamente nell’attuazione del documento.
La finalità di questo processo è la condivisione di azioni e proposte progettuali per l’attuazione del
Sistema integrato Zerosei, in seguito all’adozione del D. lgs 65/2017, quale modello educativo e sociale che si propone di sostenere lo sviluppo integrato dei bambini dalla nascita fino ai sei anni, promuovendo una rete di servizi ed interventi calibrati sulle esigenze delle famiglie e dei bambini stessi.
Tra i principali obiettivi questo sistema intende promuovere:
l’integrazione dei servizi: il Sistema integrato Zerosei coordina diverse tipologie di servizi come
nidi d’infanzia, scuole dell’infanzia, servizi socio-educativi, affinché si crei una rete di intervento
che miri a garantire una educazione continua e di qualità a supporto delle famiglie;
lo sviluppo globale dei bambini: mira a sostenere non solo l’aspetto educativo ma anche quello
affettivo, sociale e relazionale per uno sviluppo olistico del bambino fondamentale in particolare
nei primi anni di vita dove le esperienze sono fondanti per il percorso evolutivo;
il supporto alle famiglie: supporta e offre consulenza alle famiglie per la gestione delle sfide evolutive ed educative quotidiane promuovendo una concezione di genitorialità positiva, responsiva
e supportiva;
la valorizzazione dell’inclusione e della diversità: il sistema promuove l’inclusione di tutti i bambini
indipendentemente dalle loro condizioni socio-economiche, culturali o disabilità contribuendo a
creare ambienti educativi equi, diversificati ed accessibili;
la formazione degli educatori e dei docenti: promuove la formazione continua degli educatori da 0
a 3 anni e dei docenti delle scuole d’infanzia da 3 a 6 anni per la realizzazione di progetti formativi
congiunti, nell’ottica di un funzionale coordinamento pedagogico del percorso di apprendimento
dalla nascita alla vigilia dell’ingresso nella scuola dell’obbligo;
la collaborazione tra Enti: favorisce la cooperazione e la creazione di reti tra diversi enti pubblici e
privati creando sinergie che raccordino e potenziano l’uso delle risorse disponibili;
il monitoraggio e la valutazione: permette un monitoraggio ed una valutazione costante dei servizi
ed interventi offerti contribuendo a miglioramenti continui e all’adattamento delle politiche educative alle reali esigenze dei bambini, delle famiglie e dei territori cittadini.
Si è proceduto, pertanto, con deliberazione della Giunta Comunale n. 43 del 04/02/2025 ad approvare l’indirizzo politico per la realizzazione degli Stati Generali dell’Infanzia Zerosei quale percorso
partecipato per l’elaborazione del Documento Programmatico Zerosei che ha previsto le seguenti
modalità operative di attuazione:
creazione di un Coordinamento tecnico-scientifico;
individuazione degli stakeholders istituzionali e delle realtà formali ed informali chiamate a
partecipare al percorso di co-progettazione mediante un avviso di manifestazione di interesse a cui
aderire;
programmazione e pianificazione delle modalità organizzative per la strutturazione dell’ascolto e della progettazione partecipata;
elaborazione del documento programmatico;
realizzazione in seduta plenaria degli Stati Generali dell’Infanzia (Adunanza plenaria).
In attuazione della delibera di indirizzo politico è stato costituito il Coordinamento tecnico-scientifico degli Stati generali dell’infanzia Zerosei composto da componenti del Comune di Bari e componenti esperti esterni.
In rappresentanza del Comune di Bari: l’Avv. Lacoppola Vito, Assessore alla Conoscenza, la Dott.
ssa Di Pierro Maria Cristina, Direttore della Ripartizione Politiche Educative e Giovanili, la Dott.ssa
Santospirito Daniela, POEQ infanzia, la Dott.ssa Valrosso Caterina, POEQ Servizi Scolastici, il Funzionario specialista servizi educativi, referente per i nidi comunali, Dott.ssa D’Onchia Giovanna ed il
Funzionario specialista servizi educativi, referente per le scuole d’infanzia comunali, Dott.ssa Cassano Germana.
Quali Componenti esperti esterni del mondo della scuola: la Prof.ssa Valente Agata Anna, componente del Gruppo Cidi Sistema integrato 0-6, già docente nella scuola primaria, collabora con la
Regione Puglia sugli aspetti pedagogici dello Zerosei ; la Prof.ssa Schiralli Lucia, Prof.ssa I.C. “Balilla
Imbriani; la Prof.ssa Varchetta Carmela, già Prof.ssa Liceo scientifico statale “G. Salvemini; la Dott.
ssa Acquafreda Antonella, Direttrice asilo nido e scuola dell’infanzia paritaria “Fly Family”; il Dott.
Giuseppe Altomare, Dirigente Istituto “Margherita; il Dott. Smacchia Pierfrancesco, Direttore asilo
nido e scuola dell’infanzia paritaria “Parco delle Fiabe”, Presidente Gruppo Educom.
La supervisione scientifica è stata garantita dalla Prof.ssa Cassibba Rosalinda, Ordinario di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione dell’Università degli Studi di Bari, Dipartimento For.Psi.Com.
Per il Comune di Bari, ha supportato il Direttore della Ripartizione PEG nel percorso di progettazione e realizzazione degli Stati Generali dell’Infanzia Zerosei la Dott.ssa Stefania Giorgio, Assistente
Sociale della Ripartizione PEG, in qualità di referente per l’attuazione del sistema integrato Zerosei.
Hanno, altresì collaborato la Dott.ssa Scaramuzzi Eufrasia, Educatore Professionale della Ripartizione Peg, referente assistenza specialistica; la Dott.ssa Schino Teresa, Funzionario specialista servizi
educativi-nidi d’infanzia e Coordinatore pedagogico; la Dott.ssa D’Elia Valentina, Funzionario specialista servizi educativi, nidi d’infanzia; il Dott. Cassano Andrea e la dott.ssa Briscese Serena, Funzionari specialisti servizi educativi, scuole d’infanzia; la Dott.ssa Mariangela Pollonio, con funzioni di
Segreteria dell’Assessorato.
Il Coordinamento ha quindi individuato -quale modalità organizzativa per la co-progettazione- la costituzione di sei tavoli di lavoro, attivati su distinte tematiche, coordinati dai componenti del Coordinamento tecnico scientifico e da altro personale della Ripartizione PEG.
La partecipazione al percorso di co-progettazione ha richiesto l’adesione a specifico avviso di manifestazione di interesse, approvato con D.D. 04392/2025 e pubblicato sul portale cittadino, al quale
gli stakeholders sono stati invitati ad aderire iscrivendosi ai tavoli che hanno trattato le seguenti tematiche:
1. Il sistema integrato Zerosei: prospettive di crescita, accompagnamento alla nascita e sostegno
alle famiglie – Coordinatori: Prof.ssa Cassibba, Dott.ssa D’Onchia;
2. I diritti dell’infanzia nelle politiche nazionali e locali – Coordinatori: Prof.ssa Varchetta, Dott.ssa
Giorgio;
3. Il benessere psico-fisico dei minori: ecologia del sistema educativo e delle relazioni -Coordinatori:
Prof.ssa Valente, Dott.ssa Schino;
4. Il sistema paritario dell’infanzia: un’alleanza strategica da implementare e sostenere – Coordinatori: Dott. Altomare, Dott.ssa D’Elia;
5. La valorizzazione delle fragilità nel sistema integrato Zerosei – Coordinatori: Prof.ssa Schiralli,
Dott.ssa Cassano Germana, Dott.ssa Scaramuzzi;
6. L’offerta dei servizi educativi Zerosei della città: orientamento all’accesso – Coordinatori: Dott.ssa
Acquafredda, Dott. Smacchia, Dott.ssa Briscese.
Contestualmente all’adesione al percorso degli Stati generali, gli stakeholders sono stati inoltre invitati ad aderire alla Rete cittadina dello Zerosei con lo scopo di introdurre un modello di lavoro in
rete per favorire l’attuazione di un sistema concretamente integrato tra educazione da zero a tre anni
e istruzione da tre e sei anni, sviluppare una visione e un linguaggio comune, realizzare un dialogo
costante, progettare in maniera integrata e coordinata, proiettandosi in una logica di cura e di apprendimento condivisa ed integrata tra tutti gli attori del sistema stesso.
Ai tavoli tematici sopra descritti, i cui lavori si sono articolati in quattro incontri tenuti nei mesi di aprile,
maggio e giugno 2025 hanno aderito i seguenti stakeholders:
» istituzioni: U.S.P. e l’U.S.R.; Regione Puglia, Sezione Istruzione e Università; Regione Puglia,
Gruppo di lavoro per il contrasto della violenza all’infanzia; Regione Puglia, Garanti regionali dei
diritti dei minori e delle persone con disabilità; UNIBA; Città Metropolitana, Centro Messeni; Tribunale per i minorenni, ASL, Policlinico, Arcivescovado, etc.;
» scuole statali: I.C. Don Milani, Azzarita, De Filppo, Ungaretti; I.C. Poggiofranco-T.Fiore; I.C.
Mazzini-Modugno; I.C. Aristide Gabelli; I.C. Nicola Zingarelli; I.C. Grimaldi Lombardi; I.C. CeglieManzoni –Lucarelli; I.C. Garibaldi; I.C. Japigia 1 Verga; I.C. Japigia 2 Torre a Mare; I.C. 14 C.D. Re
David; I.C. Balilla-Imbriani;
» scuole dell’infanzia paritarie: Istituto Alberotanza; Istituto B. De Mattias; Istituto Margherita;
Istituto Preziosissimo Sangue; Istituto Filippo Smaldone; Istituto Merloni; Istituto Opera Pia Maria
SS del Carmine; Villacolle SRL; Cooperativa Sociale Scuola e Sport; Cooperativa Sociale Cuore
di Mamma; Cooperativa Sociale Scuola dei Fiori; Cooperativa Sociale A New Snoopy; Coope9
rativa Sociale Il Girasole; Cooperativa Sociale Baby Club- Spazio Infanzia; Cooperativa Sociale
Bimbi In; Cooperativa Sociale Giardino dei Bimbi; Cooperativa Sociale Crescere Insieme; Scuola
dell’Infanzia Heidi; Cooperativa Sociale Cuore di Mamma; Scuola Fly Family.
Terzo settore e settore privato: Cooperativa Sociale Progetto Citta’; Cooperativa Sociale Gea;
Cooperativa Sociale Lavoriamo Insieme; Cooperativa Sociale Elpendu; Articolo 12 Soc. Coop. di
Servizi; Cooperativa Sociale Aliante; Cooperativa sociale Tekne; Cooperativa Sociale Occupazione e Solidarietà; Cooperativa Sociale Maieutica; Save the Children; Unicef; Fondazione Giovanni Paolo II; ODV Libri Su Misura; ODV Sophi; APS Forum Associazioni Familiari Regione Puglia; APS Mamme Contatto; APS Mama Happy; APS Il Mito di Efesto; APS Teniamoci per Mano;
APS Idee Felicità Contagiosa; APS Comitato Territoriale Centro Sportivo; Associazione Avvocati
per i Minorenni; Associazione Il Lungomare che Vorrei; Associazione Culturale Leggere Coccole;
Associazione Famiglia per Tutti; Associazione Madimu’; ANGSA Puglia; CEMEA Puglia;
Associazioni legate al mondo della educazione/scuola: FISM, Federazione Italiana Scuole Materne; APEI, Associazione Pedagogisti Educatori Italiani; ANPE, Associazione Nazionale
Pedagogisti Italiani; Movimento Cooperazione Educativa; GNNI, Gruppo nazionale nidi e infanzia; Associazione Italiana Maestri Cattolici; ANFIS, Associazione Nazionale Formatori Insegnanti
Supervisori; Associazione GISCEL, Gruppo di Intervento e Studio nel Campo dell’Educazione
Linguistica
Ordini Professionali: Ordine Assistenti Sociali; Ordine Psicologi; Ordine Avvocati; Ordine Avvocati, Commissione Pari Opportunità; Ordine Giornalisti;
Organizzazioni sindacali: FP CGIL Bari.
Ai lavori dei tavoli ha partecipato, altresì, il Tutore civico dei diritti dell’infanzia 0-18 anni, Prof.ssa Calaprice Silvana, già Ordinario Uniba di Pedagogia generale e sociale.
I sei tavoli di lavoro, coordinati dai componenti del Coordinamento tecnico- scientifico e altro personale
della Ripartizione PEG, hanno operato con una metodologia comune articolando il lavoro in quattro
diversi incontri ognuno dei quali strutturato con un obiettivo ben definito:
» primo incontro: condivisione di una presentazione comune a tutti i tavoli per l’illustrazione delle
finalità degli Stati Generali, del quadro normativo di riferimento, delle modalità operative di lavoro
dei tavoli, con una presentazione dei partecipanti a ciascun tavolo;
» secondo incontro: condivisione delle buone pratiche cittadine in materia di Zerosei e delle possibili modalità di implementazione e messa in rete;
» terzo incontro: discussione su quanto carente e/o assente rispetto ai servizi educativi, integrativi e
scuole dell’infanzia cittadine, secondo la prospettiva di riforma dello Zerosei e condivisione di interventi e servizi da implementare;
» quarto incontro: definizione conclusiva delle proposte operative provenienti dai tavoli di lavoro, ovvero cosa realisticamente si può realizzare, in che modo, e quale potrebbe essere il coinvolgimento
degli stakeholders presenti ai tavoli, con specifiche progettualità e interventi da implementare anche
attraverso la rete dei servizi; condivisione di indicatori utili a valutare l’efficacia delle azioni proposte.
Sono state, inoltre, elaborate dal Coordinamento tecnico-scientifico delle “schede di lavoro”, quale
traccia operativa, per la gestione di ciascun incontro.
La scheda di lavoro dell’incontro conclusivo, di definizione delle proposte progettuali da inserire nel
documento programmatico, è stata articolata prevedendo l’implementazione dei seguenti campi significativi: oggetto della proposta; modalità operativa di realizzazione; risultati attesi; come connettere il
nuovo con l’esistente (come creare la rete); indicatori di qualità. Le proposte emerse dal lavoro dei sei
tavoli degli Stati Generali dell’Infanzia sono sintetizzate a seguire nel capitolo 2 e 3.
CAPITOLO 2
Le proposte programmatiche
a cura di Stefania Giorgio, Agata Anna Valente
Il lavoro dei tavoli tematici, come sopra descritto, viene sintetizzato in proposte programmatiche per
specifica tematica e tipologia di intervento/azione/servizio.
Alcune proposte riguardano l’attivazione di nuovi servizi, altre l’attivazione di percorsi di formazione
specifica ed altre ancora l’attivazione di azioni di sistema.
Ognuna di esse è accompagnata da un asterisco colorato che indica i tempi di realizzazione delle
differenti progettualità:
» l’asterisco verde (*) indica una previsione di attuazione nel breve periodo;
» l’asterisco azzurro (*) indica una previsione di attuazione nel medio periodo;
» l’asterisco rosso (*) indica una previsione di attuazione nel lungo periodo. Tale cronoprogramma
attuativo è legato principalmente alla dimensione economico-finanziaria ed alla necessità di attivare reti complesse.
A I SERVIZI
Hub educativo e sociale per il benessere di bambini e bambine da zero a sei anni e delle loro famiglie. *
L’HUB educativo e sociale per l’infanzia va inteso come modello di intervento integrato di servizi
socio-educativi di qualità ed è pertanto un “ecosistema educativo” che intende:
» incrementare le opportunità di realizzazione dei diritti dei bambini e delle bambine;
» migliorare la qualità dell’offerta educativa per i bambini e le bambine;
» aumentare gli spazi e gli orari dell’offerta educativa;
» sostenere concretamente i genitori, rafforzare le loro competenze e accrescere le informazioni;
» ampliare l’accessibilità e l’inclusività dell’offerta educativa;
» rendere sicuri i contesti dell’educazione attraverso formazioni sul tema della tutela.
Oggetto della proposta:
Creazione di Hub educativi 0-6, sperimentali, su base municipale, affinché i nidi e le scuole dell’infanzia si
integrino con uno o più servizi socio-educativi. L’Hub realizza servizi educativi 0-3 anni diversi dai nidi
d’infanzia per garantire il diritto all’educazione precoce, all’accessibilità ed inclusività:
» attività ludico-educative per genitori e adulti di riferimento con bambini e bambine attraverso
la costruzione di una rete educativa diffusa con i nidi e le scuole dell’infanzia comunali, statali
e private autorizzate e la realizzazione di “presidi educativi mobili” (es. spazi gioco itineranti in
parchi, mercati, piazze);
» centri estivi per garantire la continuità delle opportunità di socializzazione, educazione ed apprendimento;
» laboratori creativi in ambito giuridico rivolto ai bambini e genitori;
» laboratori di lettura con la sperimentazione di una nuova figura professionale di “educatore alla
lettura”;
» attività di accompagnamento e supporto alle famiglie dalla nascita per il rafforzamento delle competenze genitoriali e di cura dello sviluppo infantile attraverso percorsi individualizzati e integrati;
» attivazione di sportelli di ascolto ed orientamento, di consulenza legale, psicopedagogica
e di counselling, come progettazione di sistema che rappresenti un lavoro di rete rispetto allo Ze11
rosei e alla comunità educante oltre ad offrire un servizio di accoglienza, informazione e supporto
alle famiglie;
spazi sociali per la partecipazione, l’ascolto attivo delle famiglie, la valorizzazione dell’ambiente come terzo educatore e l’apertura al territorio;
spazio multidisciplinare per il supporto, accompagnamento e promozione della genitorialità in
ottica integrata;
spazi professionali e di sperimentazione del sistema integrato Zerosei con azioni di ricerca e formazione integrata destinati ad educatori, docenti ed operatori del territorio;
animazione dei tavoli territoriali decentrati Zerosei;
attività di monitoraggio e valutazione per verificare l’efficacia degli interventi ed il coinvolgimento delle famiglie e degli operatori.
Modalità operative:
» accompagnamento integrato per promuovere la costruzione di un sistema Zerosei capace di
coniugare tutte le diverse aree di sviluppo dei bambini e delle bambine nei primi anni di vita;
» mappatura dell’esistente nell’ambito dell’infanzia e della genitorialità;
» creazione di una piattaforma digitale e di un app mobile intuitiva per consentire a genitori, futuri genitori, professionisti dell’educazione e della salute/benessere psico-fisico di accedere a informazioni aggiornate e ottenere indicazioni e orientamento verso le risorse più adatte ai bisogni.
Risultati attesi:
» creazione di nuovi HUB per l’Infanzia;
» ampliamento e integrazione dell’offerta educativa di qualità;
» identificazione, individuazione precoce dei bisogni;
» maggiore accessibilità a informazioni, servizi e attività per bambini, bambine e per le loro famiglie;
» costruzione di una rete territoriale per il benessere dei bambini e delle bambine da zero a sei anni;
» sportelli/punti unici di orientamento per le famiglie, dall’accompagnamento alla nascita fino ai sei
anni di età;
» rafforzamento delle competenze familiari e delle competenze degli operatori.
Esiti a medio-lungo termine:
» migliorare il benessere educativo;
» migliorare l’inclusione e l’accessibilità;
» implementare la partecipazione delle famiglie;
» implementare l’accompagnamento integrato;
» rafforzare la collaborazione interistituzionale.
B LA FORMAZIONE
La formazione rappresenta uno degli obiettivi strategici del sistema integrato Zerosei per garantire la
continuità educativa tra nidi e scuole dell’infanzia puntando su un lessico pedagogico condiviso, sulla qualità dei servizi, sul potenziamento delle competenze professionali rispetto a bisogni individuali
e collettivi, attraverso la costruzione di un percorso educativo e formativo unitario, pur nel rispetto
delle specificità di ciascun segmento dello Zerosei e delle professionalità coinvolte.
La formazione deve essere riconosciuta, continua, interdisciplinare, intersettoriale ed integrata per
favorire la diffusione di conoscenze, strumenti e procedure condivise, oltre che momenti specifici di
supervisione con professionisti esperti.
Oggetto della proposta:
Percorsi di formazione integrati e multidisciplinari con riferimento alle seguenti aree tematiche:
» conoscenza e approfondimento dei testi programmatici di riferimento dello Zerosei;*
» formazione sui diritti dell’infanzia nelle politiche europee, nazionali e locali;*
» formazione sul tema dell’inclusione;*
» formazione sul tema della continuità educativa;*
» formazione integrata per educatori, insegnanti, professionisti dell’area socio-sanitaria e giuridica
sulla tutela dei bambini a rischio di maltrattamenti e abusi;*
» formazione integrata per educatori, insegnanti, professionisti dell’area socio-sanitaria e giuridica
e sulla discriminazione delle categorie fragili e vulnerabili;*
» formazione integrata per educatori, insegnanti, professionisti dell’area socio-sanitaria e giuridica
per l’integrazione dei bambini in affido/adozione nella fascia di età Zerosei;*
» formazione sulle innovazioni educativo-didattiche;*
» formazione sul sistema di monitoraggio e valutazione per rilevare l’efficacia delle azioni, progetti e
servizi educativi, il livello di miglioramento dei percorsi formativi ed il grado di coesione della rete
della comunità educante.*
Modalità operative:
I diversi percorsi formativi potranno riguardare azioni di ricerca e formazione formale, informale, online, FAD o in presenza.
Per ciascuna delle aree tematiche potranno essere utilizzate differenti modalità operative: attività laboratoriali, lezioni partecipate e dialogiche, brainstorming, analisi di casi, simulazioni, progettazioni
di azioni educative, sportelli di ascolto, testimonianze di famiglie, laboratori rivolti ai genitori di parent
training e focus group.
Verranno utilizzati strumenti e pratiche di autovalutazione e miglioramento per verificare la qualità e
l’efficacia della formazione.
Risultati attesi:
» promozione della cultura per l’infanzia e dei diritti dei bambini e delle bambine;
» costruzione di una rete territoriale Zerosei per il benessere dei bambini e delle bambine;
» promozione di un approccio educativo integrato e multidisciplinare;
» rafforzamento delle competenze degli educatori, insegnanti, professionisti dell’area socio-sanitaria e giuridica;
» produzione di strumenti condivisi;
» rafforzamento delle competenze e della responsività delle famiglie;
» prevenzione e riduzione dei fattori di rischio, delle vulnerabilità e fragilità;
» potenziamento della capacità di risk assessment, con particolare riferimento all’intercettazione
precoce dei fattori di rischio.
Esiti a medio-lungo termine:
» miglioramento delle conoscenze e delle competenze professionali nei soggetti coinvolti nel percorso formativo;
» qualità dei contenuti formativi, trasferibilità, sostenibilità e flessibilità;
» grado di coesione, densità e integrazione della rete tra gli attori della comunità educante;
» coinvolgimento delle famiglie;
» impatto osservabile sulla qualità e sull’effettiva fruibilità dei servizi per l’infanzia;
» raccolta e cura dei dati per valutare esperienze e progetti di continuità.
C LE AZIONI DI SISTEMA
Le azioni da attivare e implementare vogliono concretamente realizzare il sistema integrato di educazione, istruzione e di cura Zerosei per garantire ai bambini e alle bambine benessere e pari opportunità.
Oggetto delle proposte:
» mappatura partecipata dei servizi educativi, sociali, sanitari, culturali e servizi integrativi 0-6
anni, suddivisi per Municipio, per potenziare la rete degli interventi;*
» “Ecosistema Digitale” unico per raccogliere, organizzare e diffondere iniziative per l’infanzia 0-6
anni, corsi di formazione per educatori, genitori e operatori, servizi sul territorio, progetti e bandi
pubblici/privati;*
» potenziamento della partecipazione genitoriale nei nidi e nelle scuole d’infanzia comunali e
sperimentazione “Chatbot Educativo” per le comunicazioni scuola/famiglia;*
» progettazione di una piattaforma informatica unica per gestire le iscrizioni alle scuole d’infanzia
statali e paritarie, comunali e private, sul modello di “sistema infanzia”, con l’allineamento delle
procedure per la presentazione delle richieste di accesso ai nidi comunali e convenzionati;*
» implementazione dell’ ambientamento partecipato con i genitori nei nidi e scuole d’infanzia comunali; *
» attivazione di strumenti di osservazione condivisi fra educatori e docenti; *
» elaborazione di un modello Rav nidi d’infanzia e scuole comunali;*
» elaborazione e adozione di un “Sistema di Tutela” (Child Safeguarding) adeguato ai bisogni dei
bambini dei nidi e delle scuole dell’infanzia comunali; *
» gemellaggio pedagogico tra scuole d’infanzia e servizi educativi 0-3;*
» istituzione di Tavoli Territoriali decentrati Zerosei per ciascun Municipio con la partecipazione
degli attori del sistema integrato Zerosei e con il coordinamento dei servizi sociali (area minori)
dei Municipi.*
Modalità operative:
» creazione di una mappatura partecipata;
» creazione di una piattaforma digitale come ecosistema che faciliti la cooperazione e valorizzi il
ruolo delle comunità locali;
» creazione di una “tessera didattica 0-6”, quale strumento condiviso di continuità tra educatori e
insegnanti;
» costruzione di schede di osservazione per un modello condiviso tra educatori ed insegnanti;
» costruzione di un percorso di gemellaggio tra scuole d’infanzia e servizi educativi 0-3 per lo sviluppo di legami professionali, apprendimenti contestualizzati e innovazioni didattiche;
» elaborazione di un progetto pedagogico comune e relativa documentazione per garantire la
continuità 0-6.
Risultati attesi:
» accessibilità semplice e trasparente delle informazioni, servizi e attività per i bambini e le loro
famiglie;
» costruzione di una rete territoriale per il benessere dei bambini da zero a sei anni;
» promozione di una cultura per l’infanzia attenta ai bisogni dei bambini e delle bambine;
» partecipazione alla vita ed offerta educativa di genitori, educatori, insegnanti e operatori con
strumenti concreti e aggiornati;
comunicazione attraverso spazi formali e informali organizzata con diverse modalità per favorire
l’informazione e partecipazione delle famiglie;
progettazione educativa attraverso la rilevazione, promozione e diffusione dell’innovazione e
della ricerca pedagogica anche a sostegno dei valori dell’inclusione;
messa a sistema dei protocolli, delle progettazioni educative e buone pratiche;
valutazione degli spazi, dei tempi e dei mezzi e sperimentazione di strumenti di verifica.
Esiti a medio-lungo termine:
» accessibilità e trasparenza;
» inclusione;
» partecipazione delle famiglie;
» benessere educativo;
» accompagnamento integrato;
» collaborazione interistituzionale;
» governance condivisa.
Capitolo 3
Le proposte da realizzare con la partecipazione di altri Enti
a cura di Stefania Giorgio, Agata Anna Valente
In occasione degli incontri dei tavoli di lavoro degli Stati Generali, sono emerse alcune proposte a
competenza integrata o di esclusiva pertinenza sanitaria.
La realizzazione di tali proposte presuppone la trasmissione, la valutazione e l’implementazione delle
stesse da parte degli enti preposti per cui non è prevista una previsione di realizzazione a breve, medio e lungo termine.
Costituzione di reti con altri Enti per la realizzazione condivisa di:
protocolli operativi:
» ASL/USR/FISM per l’osservazione precoce e presa in carico integrata con progetti personalizzati
per i bambini e le bambine della fascia di età 0-6 anni;
» ASL per interventi di prevenzione, osservazione e riabilitazione rivolti a bambini e bambine della
fascia di età 0-6 anni. Il protocollo è finalizzato anche a supportare l’integrazione dei bambini/e
con disabilità;
» ASL/USR/FISM per la formazione congiunta su sviluppo atipico e disturbi del neuro-sviluppo e
sugli indicatori di rilevazione per un appropriato invio alla NPIA;
» ASL per l’istituzione del servizio di medicina scolastica nei nidi e nelle scuole d’infanzia comunali
e di sorveglianza sanitaria.
Modalità operative e strumenti:
» presenza periodica di figure della NPIA nei servizi educativi comunali per l’osservazione, la consulenza e la supervisione;
» sportelli e punti di ascolto e di accesso per famiglie con bambini di età 0-6 anni con difficoltà evolutive;
» programmi di screening precoci condivisi con i pediatri di libera scelta.
Risultati attesi:
» sviluppo di una rete stabile Comune/ASL/Servizi educativi e Scuola come sistema integrato di
prevenzione e cura pubblico e privato;
» incremento delle diagnosi precoci entro i 36 mesi;
» riduzione dei tempi di accesso ai servizi NPIA e degli invii impropri;
» maggiore presenza della NPIA nei servizi educativi e scuole dell’infanzia;
» procedure condivise tra educatori, insegnanti e pediatri;
» potenziamento della continuità educativa e della personalizzazione degli interventi Zerosei;
» empowerment delle famiglie nella gestione precoce della vulnerabilità evolutiva.
Esiti a medio-lungo termine:
» promozione del benessere dei bambini e delle bambine;
» potenziamento delle relazioni educative e coinvolgimento delle famiglie e della comunità;
» riduzione delle liste d’attesa NPIA;
» attivazione di reti di servizi nei territori.
Costituzione di una rete con le Neonatologie e Servizi socio-sanitari per la prima infanzia (ASL/
Policlinico) per la realizzazione delle seguenti azioni:
Protocolli operativi:
» protocollo di sorveglianza neuro-evolutiva multi-osservazionale promosso dal Network Italiano
per il Riconoscimento Precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico (NIDA) per la valutazione dello
sviluppo di neonati/bambini dalla nascita ai 36 mesi di vita e follow up longitudinale per la popolazione a basso e alto rischio;
» protocollo di intesa tra Neonatologie e Pediatri di libera scelta per favorire l’integrazione ospedale-territorio, garantire la continuità assistenziale, favorire il passaggio di informazioni sul nuovo
nato e l’intercettazione precoce delle situazioni di rischio e/o di vulnerabilità;
Modalità operative e strumenti:
» istituzione dell’anagrafe sanitaria presso le Neonatologie per facilitare l’assegnazione del Pediatra di libera scelta;
» potenziamento della rete tra Neonatologie, Pediatri di libera scelta e servizi territoriali;
» adesione a strumenti di screening per il benessere psicologico della gestante e della puerpera;
» progettazione di una rete informativa dei servizi sanitari e socio-educativi dedicata all’età evolutiva;
» realizzazione di una piattaforma e/o app, dedicata alla raccolta di informazioni su Servizi sanitari:
realizzazione sezioni tematiche su pratiche preventive di comprovata efficacia come attaccamento, allattamento, skin to skin e promozione delle strategie per lo sviluppo; Servizi Educativi: modalità di accesso al nido e vision educativa; Servizi Sociali: accesso agli strumenti di previdenza
e welfare sociale;
» potenziamento della rete dei servizi sanitari e sociali territoriali per interventi di sostegno anche
attraverso l’attivazione di progetti di home-visiting.
Risultati attesi:
» incremento delle conoscenze/competenze sul benessere perinatale/stress perinatale/psicopatologia perinatale e sulla depressione post partum;
» coinvolgimento delle risorse informali afferenti alla famiglia, vicinato, etc.;
» coinvolgimento della rete formale dei Servizi pubblici e del Terzo Settore.
Esiti a medio-lungo termine:
» rilevazione e verifica della fruizione dei servizi;
» monitoraggio e follow up;
» personalizzazione del percorso di cura in base alle esigenze individuali;
» precocità della rilevazione e dell’intervento rispetto alle situazioni di rischio e vulnerabilità.
