(AGENPARL) - Roma, 16 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 16 December 2025 (ACON) Trieste, 16 dic – “Siamo profondamente soddisfatti per
l’accoglimento della nostra istanza, volta a equiparare il valore
dei buoni pasti tra il personale regionale e i dipendenti degli
enti del Servizio sanitario regionale, adeguandoli cos?
all’indice dei prezzi al consumo”.
Lo rimarca, attraverso una nota stampa, la consigliera regionale
Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle) che, la scorsa settimana,
nel corso dei lavori dell’Aula riservati alla manovra
finanziaria, aveva presentato un ordine del giorno tematico
collegato al disegno di legge 67 “legge di Stabilit? 2026”,
documento che prevede anche lo stanziamento delle risorse
triennali per gli oneri relativi all’erogazione dei buoni pasto.
Il via libera da parte dell’Esecutivo Fvg all’iniziativa
dell’esponente pentastellata impegna ora la Giunta a “considerare
l’idea di equiparare il valore dei buoni pasto riconosciuti ai
dipendenti regionali, tenendo conto delle variazioni dell’indice
dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi)
dal 2015 a oggi, anno in cui ? stato determinato il loro valore
(pari a 7 euro) per il personale regionale”.
“Al personale regionale compete infatti, per le giornate di
effettiva presenza in servizio (sia antimeridiano che
pomeridiano), un buono pasto, anche elettronico, del valore
nominale di 7 euro. Va tuttavia considerato che alcuni
lavoratori, come i dipendenti del Ssr, svolgono le rispettive
attivit? anche in orario notturno – sottolinea la rappresentante
del M5s – quando non sempre ? possibile accedere ai servizi
mensa, per loro assenza o chiusura. Pertanto, ? ancor pi?
necessario riconoscere a queste categorie il pasto sostitutivo
(buono pasto)”.
“Un’esigenza che deriva anche dalla considerazione che, dal 2015
a oggi, il Foi – conclude Capozzi – ha visto un aumento del
21,3%. Pertanto, secondo il principio della rivalutazione
monetaria, il valore individuato dieci anni or sono dovrebbe
essere aggiornato ad almeno 8,50 euro. Ci? anche alla luce dei
contenuti del ddl di Stabilit? nazionale per l’anno 2026, gi?
presentato alle Camere, che prevede un’esenzione pi? generosa per
i buoni pasto con limite salito da 8 a 10 euro”.
ACON/COM/sm
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