(AGENPARL) - Roma, 15 Dicembre 2025(AGENPARL) – Mon 15 December 2025 **Sopralluogo al cantiere del nuovo Santa Chiara: completati i due terzi
dell’opera **
**Il presidente Giani e Monni: “L’intervento più importante della
legislatura” **
/Scritto da Walter Fortini, lunedì 15 dicembre 2025 alle 18:12/
Due terzi delle opere sono già realizzate e i tempi per ultimare i lavori
non hanno subito variazioni rispetto ai precedenti sopralluoghi. Procede il
completamento del nuovo Santa Chiara in Cisanello a Pisa, dove il
presidente della Toscana Eugenio Giani è tornato oggi, 15 dicembre, per
fare il punto sul cantiere in corso: con lui l’assessora al diritto alla
salute e alle politiche sociali Monia Monia, alla sua prima visita
nell’azienda ospedaliera universitaria pisana.
Dopo il completamento a maggio della Centrale tecnologia (70 milioni di
euro) che sarà operativa dal prossimo aprile, anche la mensa aziendale è
sostanzialmente pronta per ospitare attrezzature e arredi e sta prendendo
forma l’arteria principale interna di raccordo del nuovo ingresso con tutti
gli altri edifici. I primi che saranno completati sono la palazzina degli
uffici amministrativi e del Centro direzionale e il nuovo stabile che
accoglierà entro il 2026 le funzioni didattiche dell’Università di Pisa
attualmente alla Scuola medica di via Roma. Successivamente sarà la volta
dell’immobile che ospiterà il Dipartimento materno-infantile ed entro il
2027 fino alla realizzazione saranno realizzate le aree a maggiore
complessità destinate alle degenze e ai blocchi operatori.
“Torno spesso qui perché sento questo cantiere come l’intervento della
legislatura e l’esempio concreto di una sanità pubblica che investe
sull’eccellenza, sul rinnovamento dei presidi sanitari e sulla tecnologia,
oltre che sugli operatori, per dare risposte ai bisogni di salute dei
cittadini” commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani. “I
lavori procedono – aggiunge – e stanno arrivando anche offerte per la
cessione degli immobili storici del Santa Chiara, per raccogliere ulteriori
risorse da investire”.
“Qui a Pisa – conclude – nascerà una vera cittadella della salute, un
ospedale d’avanguardia a stretto contatto con l’Università e la ricerca, e
l’Aoup diventerà così non solo il presidio sanitario più importante
della Regione ma di tutto il Centro Italia, perché riunisce in un unico
luogo un ospedale con le più alte specializzazioni. Un esempio per
tutti”.
“Sono orgogliosa di ereditare un intervento come questo, che dà proprio
la sensazione di costruire il futuro – evidenzia l’assessora al diritto
alla salute, Monia Monni -. Il completamento dell’ospedale di Cisanello è
assolutamente l’investimento più importante che la Regione sta facendo:
per le dimensioni della struttura, per le dimensioni economiche, per le
dimensioni di innovazione tecnologica. E’ anche una struttura bella ed
anche questo è importante, perché quando si va in condizioni di
fragilità in una struttura ospedaliera lo stare in un luogo accogliente
dal punto di vista estetico e funzionale è un pezzo del percorso di cura.
Da apprezzare pure l’investimento in sostenibilità, su cui i nostri
ospedali possono e devono ulteriormente migliorare”. “Ma soprattutto –
conclude l’assessora – qui a Pisa nell’azienda ospedaliero universitaria si
riassumono le tre dimensioni fondamentali che riguardano la sanità: il
percorso di cura, la ricerca che è essenziale, perché senza ricerca la
cura non può avanzare, e la didattica per formare medici ed operatori per
i prossimi anni”.
La visita al cantiere – condotta insieme alla direttrice generale dell’Aoup
Katia Belvedere e al rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi, con
il sindaco di Pisa Michele Conti – è diventata così anche l’occasione per
evidenziare le eccellenze dell’azienda di Pisa: eccellenze nazionali e
internazionali.
Un polo di eccellenza dai tanti primati
Nella ricerca, ad esempio, l’Aoup è leader mondiale sul cancro tiroideo,
con oltre 570 pubblicazioni e 35mila citazioni ed è il secondo polo
mondiale per pubblicazioni sulla tiroide negli ultimi venti anni.
Ospedale ad elevata specializzazione, l’azienda conta 1.060 posti letto e
un 75% di chirurgia complessa, 651 milioni di euro l’anno di valore di
produzione, 53mila ricoveri, 8,4 milioni di prestazioni ambulatoriali, più
di 1800 interventi di chirurgia robotica e oltre 400 trapianti, questi
ultimi fra i tratti distintivi secondo la classifica del Ministero della
salute relativa al 2023 insieme al 61,4% di ricoveri chirurgici sul totale
dei ricoveri, al 16,14% di attrattività extraregionale e all’1,35% di peso
medio Drg (Diagnosys related group, ossia la complessità media dei
ricoveri ospedalieri in un determinato gruppo di patologie).
Nel rapporto sui ricoveri del 2025 stilato dal Ministero della salute,
incrociando la complessità dei casi trattati con l’indice di attrattività
extraregionale, l’Aoup si è piazzata al sesto posto in Italia e al primo
in Toscana. E’ il terzo ospedale italiano per l’endocrinologia e 49esimo
nel mondo nella classifica “World best specialized Hospital 2026”
stilata da Newsweek.
Al primo posto in Italia per volume di ricoveri per interventi alla tiroide
(Piano nazionale esiti di Agenas 2024), così come sul podio italiano per
il più basso indice di mortalità a 30 giorni dall’intervento di by-pass
aorto-coronarico e di intervento isolato di tumore maligno del retto e per
re- intervento entro 6 mesi di artroscopia del ginocchio. Al secondo posto
in Italia, sempre secondo Agenas, per una serie di altri indicatori
chirurgici (per i volumi di ricoveri per intervento chirurgico al retto, al
colon, anche con approccio mininvasivo, per colecistectomie laparoscopiche)
e al terzo per gli interventi di rene e pancreas.
Anche nella classifica stilata da Micuro.it (sito di informazioni sulle
strutture sanitarie in Italia basato su dati di Ministero della Salute,
Agenas, Sportello Cancro, singole strutture sanitarie ed latri) l’azienda
ospedaliero universitaria pisana è al primo posto in Italia per interventi
di tumore alla tiroide, al secondo per quelli al tumore del retto e per le
colecistectomie laparoscopiche e al terzo per gli interventi di tumore al