(AGENPARL) - Roma, 15 Dicembre 2025Grande successo per il Berretto a Sonagli di Pirandello e per Natale in casa Cupiello di De Filippo
Pubblico entusiasta
Il Berretto a Sonagli di Pirandello e Natale in casa Cupiello incantano il pubblico del Teatro V. Colonna di Marino che non finisce mai di stupirci.
Gli spettacoli sono andati in scena nel fine settimana appena trascorso ed hanno registrato il tutto esaurito in entrambe le date.
La Compagnia “Insieme per Caso” nel rendere omaggio all’indimenticabile commedia di Eduardo De Filippo Natale in casa Cupiello ha commosso e conquistato il pubblico. Grande interpretazione degli attori partenopei che hanno saputo alternarsi con maestria tra poesia e cruda realtà, comicità e disperazione.
Regista e protagonista il bravissimo Angelo Grieco con un cast di eccellenti attori: Fabrizio Battistini, Patrizia Borgna, Francesco Conte, Antonella D’Onofrio, Lucia Formicola, Elisabetta Giacobbe, Gianni Gliottone, Angelo Grieco, Piergiorgio La Rosa, Giuseppe Piccirillo, Luisa Rivelli, Pasquale Sario e Rosaria Schettino.
Al termine del primo spettacolo – Il Berretto a Sonagli – abbiamo incontrato il regista e attore Gino Auriuso. Di seguito l’intervista.
Voi avete veramente incantato il pubblico. Un pubblico che non voleva alzarsi dalle poltrone, addirittura un pubblico che fa domande. Io non ho solo visto un Pirandello, tu non hai messo in scena la “classica” commedia del grande Pirandello, tu hai saputo interpretare lo spirito di Pirandello perché quando ho vistolo spettacolo mi rimanda soprattutto all’aspetto sintetico della scenografia, che è fondamentale. Un tavolo con 4 sedie. Attori bravi, bravissimi, eccellenti. Ci rimanda a mio avviso un po’ a Samuel Beckett oppure anche a Pinter dove l’essenzialità e la concentrazione drammatica è tutta sull’attore. Ed è un teatro che indaga l’animo. Tu hai fatto anche quel riferimento al femminicidio, perché il Berretto a sonagli è molto di più. E tu sei un regista straordinario, oltre che un grande attore. Cosa ne pensi?
“Mi volevo soffermare velocemente su quel che hai detto sull’essenzialità della scenografia e anche la trasparenza, perché oltre a mettere poche cose le abbiamo messe trasparenti. Perché gli oggetti, in un contesto così forte da un punto di vista drammaturgico e spero anche da un punto di vista attoriale, sono poco importanti. Abbiamo utilizzato anche dei fogli di carta e anche il bianco e nero dei nostri costumi era importante perché io sono convinto che ci sono delle persone in Bianco e Nero nella vita e questi personaggi, non tutti, perché Beatrice non lo è, era tutta nera e alla fine avete visto l’effetto finale del rossetto perché era dipinta di sangue, e anche Ciampa, non sono in bianco e nero, ma noi siamo in bianco e nero. Questo mi interessava: portare la forza degli attori, perché quando hai degli attori bravi non c’è bisogno di mettere tante cose in scena. E le parole di Pirandello hanno aiutato tantissimo. Hai assolutamente colto il segno di quello che volevo io attraverso la scena. Sono d’accordo”.

