(AGENPARL) - Roma, 15 Dicembre 2025Un generale accusato di essersi sottratto alla giustizia.
La richiesta di sostegno al ceto medio e impiegatizio e la denuncia di raccomandazioni.
E poi ancora: il banditismo siciliano, la censura nella corrispondenza, i temi territoriali, come i trasporti e le vie di collegamento con la Sardegna. Sono alcuni degli argomenti che la Consulta Nazionale, nella sua seduta dedicata alle interrogazioni, il 14 gennaio 1946, pose al governo.
Se ne parla nel sesto episodio della seconda stagione del podcast “La seduta è aperta”, disponibile qui https://bit.ly/LaSedutaeAperta o sulle principali piattaforme di streaming.
Il podcast passa in rassegna diversi atti, come l’interrogazione di Alberto Cianca, giornalista, che riguarda il cosiddetto caso Angioy. Cianca chiede come Angioy, condannato dall’ Alta Corte, possa essersi sottratto alla giustizia. L’allora ministro Brosio risponde che tutto si è svolto sotto la responsabilità esclusiva degli Alleati.
Al centro anche il tema del banditismo. Girolamo Li Causi, Giuseppe Montalbano e Umberto Fiore chiedono al Ministro degli Interni come intenda procedere contro il fenomeno in Sicilia. Fa loro da controcanto
Ettore Lombardo Pellegrino, fondatore del partito demolaburista italiano, che auspica, piuttosto, la revoca del provvedimento che trattiene a Ponza, in confino di polizia, degli assertori siciliani del movimento separatista. Edgardo Sogno, 31 anni, diplomatico, chiede al governo se esista una censura sulla corrispondenza.
Spazio poi anche ad altri argomenti, come quello posto dal genovese Federico Pietro Ricci, già senatore del Regno d’Italia, che chiede di sapere gli intendimenti che si perseguono in materia di “casini da giuoco”.
Diverse le questioni territoriali poste, come quelle sollevate daI consultore sardo Giuseppe Sotgiu che sottopone alcune segnalazioni legate ai trasporti e all’università di Sassari.