(AGENPARL) - Roma, 14 Dicembre 2025“L’Italia di Giorgia Meloni non sta difendendo l’interesse nazionale: lo sta indebolendo, allineandosi al disegno della destra globale che punta a frammentare l’Unione europea e a ridurla a una somma di staterelli subordinati. È una responsabilità storica grave, che passa dal sabotaggio quotidiano dell’autonomia strategica europea su sicurezza, energia, tecnologia e coesione sociale. Difendere l’Europa significa difendere pace, diritti e democrazia, a partire dal sostegno fermo all’Ucraina per una pace giusta e nel rispetto del diritto internazionale”, ha dichiarato il senatore Pd Marco Meloni intervenendo all’assemblea nazionale del Pd. “La premier Giorgia Meloni non può continuare a usare la politica estera come una collezione di figurine: che senso ha invitare Abu Mazen a una festa del suo partito se poi l’Italia continua a opporsi al riconoscimento dello Stato di Palestina, che noi chiediamo da ormai troppi mesi? Davanti a queste contraddizioni, le opposizioni non possono limitarsi a evocare e demonizzare i pericoli: occorre individuare con chiarezza le nostre battaglie, organizzare le forze necessaria a contrastare questo disegno e presentare un progetto alternativo a quello diabolico della destra”, ha proseguito. “Sul piano interno, tra riforme istituzionali pericolose – premierato, giustizia, autonomia differenziata – e un fronte economico e sociale in crisi, il bilancio del governo è impietoso: crescita zero, più povertà e lavoro povero, sanità e istruzione indebolite, nessuna politica industriale, condoni e mancette. Di fronte a questo fallimento, la destra tenta di cambiare le regole del gioco, ovvero la legge elettorale, per paura di perdere. Noi dobbiamo democraticamente impedirglielo. E, se lo faranno da soli, la profezia è chiara e ha precedenti inoppugnabili: come accaduto nel 2006 e nel 2018, chi cambia le regole del gioco per paura delle elezioni, poi le perde”, ha concluso.