(AGENPARL) - Roma, 14 Dicembre 2025Ance Catania esprime piena solidarietà a Cosedil e all’amministratore Gaetano Vecchio per la denuncia del tentativo di estorsione legato al cantiere di Messina: una richiesta di “messa a posto” avanzata con modalità sempre più insidiose, fino ad arrivare a una videochiamata dal carcere. «Denunciare è un gesto di responsabilità verso i lavoratori – sottolinea il presidente di Ance Catania Rosario Fresta – verso le imprese sane e verso l’intera comunità. È l’unico argine possibile al ricatto: difende la libertà di fare impresa, tutela la concorrenza e rafforza la legalità nei cantieri e nei territori».
Per l’Associazione etnea dei Costruttori edili, quanto accaduto a Cosedil evidenzia che gli imprenditori che denunciano non sono soli: la presenza e l’azione delle istituzioni rappresentano una vicinanza concreta, capace di dare coraggio e di rafforzare la scelta di chi decide di rompere il silenzio. Ance Catania richiama anche il percorso di legalità portato avanti da Cosedil da sempre: in passato l’azienda ha reagito a intimidazioni e pressioni rendendo pubbliche le minacce e scegliendo la via della trasparenza; già vent’anni fa una richiesta di pizzo collegata a un appalto fu denunciata, contribuendo ad azioni investigative e arresti.
«Siamo al fianco di Cosedil – conclude Fresta – la legalità non è uno slogan, è una condizione di lavoro. E ogni denuncia è una tutela concreta per l’economia sana della Sicilia».