(AGENPARL) - Roma, 12 Dicembre 2025(AGENPARL) – Fri 12 December 2025 **San Giovanni di Dio, al via la gara per nuovo pronto soccorso e area
critica integrata**
**Per l’ospedale di Firenze è prevista una spesa di 51 milioni.
L’obiettivo è terminare i lavori in tre anni. Sarà realizzato un nuovo
edificio su tre livelli collegato al nosocomio**
/Scritto da Walter Fortini, venerdì 12 dicembre 2025 alle 12:56/
Cambia forma il progetto per il nuovo dipartimento di emergenza-urgenza
dell’ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli, tra Firenze e Scandicci, ed
oggi, 12 dicembre, è stata pubblicata la gara per aggiudicare
l’intervento. L’obiettivo è consegnare i lavori entro settembre del
prossimo anno e terminarli nel 2029.
Ad illustrare il progetto sono stati il presidente della Toscana Eugenio
Giani, l’assessora al diritto alla salute Monia Monni e il direttore
generale dell’Asl Toscana Centro Valerio Mari, nel corso di una conferenza
stampa a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della giunta
regionale toscana in piazza Duomo a Firenze.
“E’ un momento storico, perché parte la gara” commenta il presidente
della Toscana Eugenio Giani, che ricorda la costruzione dell’ospedale negli
anni Settanta dopo l’alluvione di Firenze del 1966, opera vista crescere da
ragazzino dal terrazzino di casa a Legnaia. “Ed oggi con questo cantiere –
si sofferma – l’intervento di edilizia sanitaria probabilmente più
rilevante per il capoluogo”.
“In cinque anni, dall’inizio della precedente legislatura – prosegue
Giani -, abbiamo rimodulato l’intervento e le risorse a disposizione per
realizzare un’opera importante. Dai dieci milioni a disposizione all’inizio
siamo arrivati a quaranta. Abbiamo scelto di dividere l’intervento in tre
lotti in modo da partire subito con ciò che è già finanziato, mantenere
il passo sul altre risorse in arrivo ma anche essere pronti per completare
poi l’ultima parte dei lavori”. “Con questo intervento – conclude –
dimostriamo concretamente, ancora volta, la nostra volontà di investire
sulla sanità pubblica per offrire ai cittadini servizi in grado di
rispondere in modo ancora migliore ai loro bisogni di salute”.
“Siamo ai nastri di partenza e sono particolarmente orgogliosa:
doppiamente, visto che si tratta anche del mio territorio – sottolinea
l’assessora al diritto alla salute e alle politiche sociali, Monia Monni –
. Tra tre anni avremo un nuovo pronto soccorso moderno, funzionante e
riorganizzato”. “Si tratta – aggiunge – di un intervento significativo,
avanzato anche da un punto di vista tecnologico e che dialogherà con le
strutture di sanità territoriale che stiamo realizzando e riorganizzando,
con tempi tempi stretti e grande entusiasmo. I pronto soccorso vanno
infatti migliorati e resi più evoluti tecnologicamente, ma vanno anche
decongestionati e la sanità territoriale rimane una risposta
fondamentale”.
“Con il via libera alla pubblicazione della gara d’appalto per
l’affidamento dei lavori – sottolinea il direttore generale della Asl
Toscana centro, Valerio Mari – compiamo un ulteriore passo verso la
realizzazione di un nuovo modello di emergenza-urgenza che risponderà in
modo più efficace alle esigenze sanitarie del territorio”. “La nuova
struttura – aggiunge – doterà l’area fiorentina di una soluzione moderna,
efficiente e perfettamente integrata con l’attuale presidio. La
riorganizzazione degli spazi consentirà di ampliare i reparti, potenziare
i servizi e adeguarli alle più recenti modalità di diagnosi e cura, con
un miglioramento complessivo della funzionalità dell’ospedale. Inoltre il
nuovo Dea integrerà tecnologie digitali avanzate, garantendo continuità
assistenziale e livelli più elevati di sicurezza per pazienti e
operatori”.
Più spazi e maggiori integrazione
Il primo progetto del nuovo Dea fu presentato due anni fa e prevedeva un
nuovo edificio su tre livelli sul retro dell’attuale nosocomio, con
diagnostica avanzata al piano interrato, Dea al piano terra e dipartimento
materno-infantile al primo. Successivamente la priorità sanitaria è
diventata però la realizzazione di un’unica area critica integrata, più
funzionale alla fase post-pandemica: un’area, al primo piano, dove
conviveranno terapia intensiva, sub-intensiva, degenza chirurgica
complessa, radiologia interventistica e blocco operatorio, strategica per
la gestione delle emergenze complesse e dei percorsi clinici dove il tempo
diventa una variabile importante.
Il nuovo complesso si articolerà in tre corpi: il padiglione sanitario
vero e proprio, la parte di connessione tra il nuovo edificio e l’ospedale
e infine il blocco con scale ed ascensori. In tutto circa 13 mila metri
quadri, oltre alla sistemazione delle aree esterne.
Il piano interrato ospiterà la risonanza magnetica, oltre a spogliatoi,
depositi e locali tecnici. Al piano terra troveranno spazio pronto
soccorso, osservazione breve intensiva, unità di alta dipendenza (Hdu),
diagnostica per immagini e studi medici, oltre a uffici direzionali e di
coordinamento. L’area critica occuperà il primo piano.
Bracciali elettronici, app e tecnologia aiuteranno anche a gestire in modo
più pronto le informazioni sulle persone ricoverate ai familiari in sala
di attesa.
Le risorse
Sono previsti tre lotti per una spesa complessiva ipotizzata di poco più
di 51 milioni. Il primo lotto riguarda l’intero involucro del nuovo
edificio e le opere principali, già finanziato con risorse messe a
disposizione ex articolo 20 della legge 67 del 1988. Il secondo lotto,
dedicato al completamento del Dea e delle funzioni diagnostiche e di
supporto, sarà finanziato sempre con l’articolo 20 ma con le risorse del
riparto 2020. Per il terzo lotto, che interessa l’allestimento completo
dell’area critica al primo piano, devono essere reperite le risorse
necessarie, che si aggirano attorno a dieci milioni.
Negli allegati le slides di presentazione del progetto e i rendering
della nuova struttura