(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025Focus regione Lombardia
La Lombardia, tra il 2010 e il 2024, mostra miglioramenti per istruzione (Goal 4), parità di genere (Goal 5), Lavoro e crescita economica (G8), Città e comunità (G11), consumo e produzione responsabili (Goal 12). Peggiora la situazione di povertà (Goal 1), agricoltura e alimentazione (Goal 2), acqua pulita e servizi igienico sanitari (Goal 6), disuguaglianze (Goal 10), vita sulla terra (Goal 15) e giustizia e istituzioni (Goal 16).
La regione può raggiungere il 34% degli obiettivi quantitativi analizzati, per il 24% di questi invece la situazione è in peggioramento.
Il Rapporto “I territori e lo sviluppo sostenibile 2025” dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), presentato a Roma l’11 dicembre, presso il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), analizza il posizionamento, l’andamento nel tempo e la distanza di Regioni e Città metropolitane rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030. Sulla base di circa 100 indicatori statistici, affronta temi di grande rilievo e attualità per le politiche territoriali, tra cui: decarbonizzazione dei trasporti, dissesto idrogeologico, rigenerazione urbana, qualità dell’aria, infrastrutture verdi, politiche abitative e le politiche di coesione.
- L’andamento della regione Lombardia rispetto ai Goal dell’Agenda 2030
Gli indici compositi, che si basano sui circa 100 indicatori di base, forniscono indicazioni di sintesi sull’andamento degli SDGs dell’Agenda 2030. Per la Lombardia si ha:
un forte miglioramento:
- per l’Istruzione (G4) migliora la quota di persone che consegue un titolo terziario STEM (+3,4 ogni 1.000 residenti di 20-29 anni tra il 2012 e il 2022) insieme a tutti gli altri indicatori tranne quelli relativi alla lettura di libri e giornali e alle competenze alfabetiche e matematiche;
- per la Parità di genere (G5) aumentano le donne nel consiglio regionale (+19,3 punti percentuali tra il 2012 e il 2024) e si riduce il gender pay gap (il rapporto tra la retribuzione femminile e maschile aumenta di 2,9 punti tra il 2010 e il 2023);
- per la Produzione e consumo responsabili (G12) aumenta la raccolta differenziata dei rifiuti urbani (+25,4 punti percentuali tra il 2010 e il 2023).
un lieve miglioramento:
- per il Lavoro e crescita economica (G8) diminuisce la quota di part-time involontario sul totale degli occupati (-3,5 punti percentuali) e il numero dei NEET (-4,9 punti percentuali) tra il 2018 e il 2024;
- per Città e comunità (G11) si dimezzano i giorni di superamento del valore limite giornaliero di PM10 nel 2023 rispetto al 2010 arrivando a 42 e diminuisce il tasso di feriti per incidente stradale (-31,5% tra il 2010 e il 2023).
una sostanziale stabilità:
- per la Salute (G3) diminuisce la quota di persone che fa uso abituale di alcool (-5,0 punti percentuali tra il 2010 e il 2023) ma aumenta l’indice di vecchiaia (+45 punti percentuali);
- per l’Energia (G7) diminuiscono leggermente l’intensità energetica (-14,0 TEP per milione di euro tra il 2010 e il 2022) e i consumi finali di energia (-2,8 kTEP per 10.000 abitanti tra il 2012 e il 2022);
- per Imprese, innovazione e infrastrutture (G9) arriva al 70%, nel 2024, la copertura della rete fissa di accesso ultraveloce a internet ma diminuiscono i prestiti a società non finanziarie e famiglie produttrici sul PIL (-30,4 punti percentuali tra il 2011 e il 2023.
un peggioramento:
- per la Povertà (G1) aumenta la povertà relativa individuale (+3,9 punti percentuali tra il 2014 e il 2023);
- per l’Agricoltura e alimentazione (G2) diminuiscono le persone con un’adeguata alimentazione (-4,6 punti percentuali) e il valore aggiunto per unità di lavoro in agricoltura (-11,5% tra il 2010 e il 2022);
- per l’Acqua (G6) aumenta la dispersione idrica (+5,3 punti percentuali tra il 2012 e il 2022);
- per le Disuguaglianze (G10) peggiorano quasi tutti gli indicatori analizzati. In particolare, aumenta la disuguaglianza del reddito netto, per cui nel 2023 il 20% più ricco della popolazione ha un reddito di 5,2 volte superiore a quello del 20% più povero (era 4,6 volte nel 2010);
- per la Vita sulla terra (G15) aumenta l’indice di copertura del suolo (da 102,9 nel 2012 a 105,6 punti nel 2023);
- per Giustizia e istituzioni (G16) aumentano le truffe e frodi informatiche arrivando a 5,5 ogni 1.000 abitanti nel 2023 e la durata dei procedimenti civili (+41 giorni) e diminuisce la partecipazione sociale (-7,2 punti percentuali tra il 2012 e il 2023).
Tabella 1 – L’andamento della regione Lombardia – indici compositi

- La raggiungibilità entro il 2030 degli obiettivi quantitativi per la Regione e la Città Metropolitana di Milano
Nel Rapporto 2025 presentato lo scorso 22 ottobre, l’ASviS ha fornito anche un’analisi sulla raggiungibilità, entro il 2030, di 38 indicatori quantitativi specifici, inseriti in documenti programmatici europei e nazionali. La situazione critica del nostro Paese appare in modo chiaro. Dei 38 obiettivi analizzati, sul piano nazionale solo undici (il 29% del totale) sono raggiungibili e ventidue (58%) non appaiono raggiungibili.
In questo Rapporto sui Territori tale analisi è svolta con riferimento a 29 obiettivi quantitativi per le Regioni e a 14 per le Città Metropolitane.
Nella Regione Lombardia, se i trend di breve periodo (ultimi 3-5 anni) dovessero essere confermati nei prossimi anni, il 35% dei 29 obiettivi quantitativi risulterebbe raggiungibile/raggiunto. Il 35% mostra progressi insufficienti, mentre il 24% si sta allontanamento dagli obiettivi.
La CM di Milano registra una situazione migliore, il 50% degli obiettivi che risulta raggiungibile/ raggiunto. Di contro, il 21% mostra progressi insufficienti e un’altro 21% si sta allontanamento dall’obiettivo.

Nello specifico per la Regione si hanno:
- dieci Obiettivi raggiungibili/raggiunti: rischio povertà o esclusione sociale [T 1.2], utilizzo di fertilizzanti [T 2.4(b)], uso di pesticidi [T 2.4(c)], uscita dal sistema di istruzione e formazione [T 4.1], servizi educativi per l’infanzia [T 4.2], intensità energetica [T 7.3(a)], NEET [8.6], copertura della rete ultraveloce [T 9.c], trasporto pubblico [T 11.2(b)], popolazione esposta ad alluvioni [T 11.5];
- due con Progressi moderati: malattie non trasmissibili [T 3.4], occupazione [T 8.5];
- dieci con Progressi insufficienti: quota di coltivazioni biologiche [T 2.4(a)], laureati [T 4.3], gap occupazionale di genere [T 5.5(a)], donne nei consigli regionali [T 5.5(b)], energia rinnovabile [T 7.2], consumi di energia [T 7.3(b)], feriti per incidenti stradali [T 11.2(a)], superamenti del limite di PM10 [T 11.6], produzione di rifiuti urbani [T 12.5(c)], aree terrestri protette [T 15.5];
- sette in Allontanamento: gap occupazionale delle donne con e senza figli [T 5.4], dispersione delle reti idriche [T 6.4], PIL per ricerca e sviluppo [T 9.5], disuguaglianze di reddito [T 10.4], consumo di suolo [T 15.3], sovraffollamento negli istituti di pena [T 16.3], durata dei procedimenti civili [T 16.7].
Per la Città Metropolitana:
- sette Obiettivi raggiungibili/raggiunti: servizi educativi per l’infanzia [T 4.2], laureati [T 4.3], occupazione [T 8.5], NEET [8.6], copertura della rete ultraveloce [T 9.c], trasporto pubblico [T 11.2(b)], popolazione esposta ad alluvioni [T 11.5];
- uno con Progressi moderati: dispersione delle reti idriche [T 6.4];
- tre con Progressi insufficienti: feriti per incidenti stradali [T 11.2(a)], superamenti del limite di PM10 [T 11.6], produzione di rifiuti urbani [T 12.5(c)];
- tre in Allontanamento: gap occupazionale di genere [T 5.5(a)], consumo di suolo [T 15.3], sovraffollamento negli istituti di pena [T 16.3].
Obiettivi quantitativi della Regione – per dimensione prevalente
L’analisi relativa alle quattro dimensioni evidenzia le maggiori criticità nella dimensione istituzionale: entrambi gli obiettivi registrano un allontanamento dai target. La dimensione economica è complessivamente quella più positiva, con due obiettivi su cinque raggiungibili/raggiunti e uno con progressi moderati.
