(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025Focus regione Veneto
Il Veneto, tra il 2010 e il 2024, mostra miglioramenti per istruzione (Goal 4), parità di genere (Goal 5), Lavoro e crescita economica (G8), consumo e produzione responsabili (Goal 12). Peggiora la situazione di povertà (Goal 1), acqua pulita e servizi igienico sanitari (Goal 6), disuguaglianze (Goal 10), vita sulla terra (Goal 15) e giustizia e istituzioni (Goal 16).
La regione può raggiungere il 38% degli obiettivi quantitativi analizzati, per il 38% di questi invece la situazione è in peggioramento.
Il Rapporto “I territori e lo sviluppo sostenibile 2025” dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), presentato a Roma l’11 dicembre, presso il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), analizza il posizionamento, l’andamento nel tempo e la distanza di Regioni e Città metropolitane rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030. Sulla base di circa 100 indicatori statistici, affronta temi di grande rilievo e attualità per le politiche territoriali, tra cui: decarbonizzazione dei trasporti, dissesto idrogeologico, rigenerazione urbana, qualità dell’aria, infrastrutture verdi, politiche abitative e le politiche di coesione.
- L’andamento della regione Veneto rispetto ai Goal dell’Agenda 2030
Gli indici compositi, che si basano sui circa 100 indicatori di base, forniscono indicazioni di sintesi sull’andamento degli SDGs dell’Agenda 2030. Per il Veneto si ha:
un forte miglioramento:
- per l’Istruzione (G4) migliorano le quote di persone coinvolte nella formazione continua (+3,6 punti percentuali tra il 2018 e il 2023), di posti autorizzati nei servizi socioeducativi (+9,6 punti percentuali tra il 2013 e il 2022) e dei laureati STEM (+ 28,5% tra il 2012 e il 2022);
- per la Parità di genere (G5) la percentuale di donne nel Consiglio regionale arriva, nel 2024, al 35,3% (+28,6 punti percentuali rispetto al 2012), e si riduce il gap retributivo (il rapporto tra la retribuzione femminile e maschile di aumenta di 3.4 punti percentuali tra il 2010 e il 2023).
un lieve miglioramento:
- per il Lavoro e crescita economica (G8) tra il 2018 e il 2024 diminuiscono la quota di part-time involontario sul totale degli occupati e dei NEET (rispettivamente, -3,8 e -5,8 punti percentuali)
- per la Produzione e consumo responsabili (G12) l’aumento della quota della raccolta differenziata dei rifiuti urbani (+19,0 punti percentuali al 2023) è accompagnato dalla crescita del consumo di materiale interno pro capite (+29,5% tra il 2015 e il 2022).
una sostanziale stabilità:
- per Agricoltura e alimentazione (G2) aumenta la quota di superficie agricola utilizzata destinata a coltivazioni biologiche (+4,0 punti percentuali tra il 2010 e il 2023), ma diminuisce quella di persone con un’adeguata alimentazione (-2,4 punti percentuali) e aumenta l’eccesso di peso tra i minori (+1,6 punti percentuali tra il 2011 e il 2023);
- per la Salute (G3) diminuisce la probabilità di morire per malattie non trasmissibili (-2,4 punti percentuali al 2022) e la percentuale di persone che fumano (-2,3 punti percentuali); di contro si riduce il numero di medici di medicina generale (-0,8 ogni 10.1000 abitanti) e aumenta l’indice di vecchiaia (+62,4 punti percentuali);
- per l’Energia (G7) risultano stabili tutti gli indicatori che compongono il composito; solo l’intensità energetica registra un miglioramento (-12,3% tra il 2010 e il 2022);
- per Imprese, innovazione e infrastrutture (G9) aumenta la copertura della rete fissa con accesso ultraveloce a Internet (+52,2 punti percentuali tra il 2018 e il 2024), ma diminuisce la quota dei prestiti a società non finanziarie e famiglie produttrici rispetto al PIL (-31,5 punti percentuali tra il 2011 e il 2023);
- per Città e comunità (G11) diminuiscono i giorni di superamento del valore limite giornaliero per il PM 10 (-29 giorni) e le persone con difficoltà di accesso ad alcuni servizi (-1,9 punti percentuali) entrambi al 2023; di contro diminuiscono i posti Km offerti dal trasporto pubblico (-349).
un peggioramento:
- per Povertà (G1) diminuisce la percentuale di persone che vivono in abitazioni con problemi strutturali (-13,8 punti percentuali), ma aumenta la povertà assoluta a livello ripartizionale e la povertà relativa (+1,8 punti percentuali tra 2014 e 2024);
- per Acqua (G6) aumenta la dispersione idrica (+6,6 punti percentuali tra il 2012 e il 2022);
- per Disuguaglianze (G10) risulta contenuto l’aumento del tasso di occupazione giovanile (+4,0 punti percentuali tra il 2018 e il 2024), a fronte di un aumento della dipendenza strutturale (+5,3 punti percentuali) e della stabilità degli altri indicatori che contribuiscono all’indice composito;
- per Vita sulla terra (G15) peggiorano tutti gli indicatori, in particolare l’indice di copertura del suolo che al 2023 è pari a 106,6;
- per Giustizia e istituzioni (G16) aumentano le truffe e frodi informatiche (+4,2 casi ogni 1.000 abitanti al 2023) e i reati predatori (+3,6 punti percentuali) e diminuisce la partecipazione sociale (-10,4 punti percentuali tra il 2012 e il 2023).
Tabella 1 – L’andamento della regione Veneto – indici compositi

- La raggiungibilità entro il 2030 degli obiettivi quantitativi per la Regione e la Città Metropolitana di Venezia
Nel Rapporto 2025 presentato lo scorso 22 ottobre, l’ASviS ha fornito anche un’analisi sulla raggiungibilità, entro il 2030, di 38 indicatori quantitativi specifici, inseriti in documenti programmatici europei e nazionali. La situazione critica del nostro Paese appare in modo chiaro. Dei 38 obiettivi analizzati, sul piano nazionale solo undici (il 29% del totale) sono raggiungibili e ventidue (58%) non appaiono raggiungibili.
In questo Rapporto sui Territori tale analisi è svolta con riferimento a 29 obiettivi quantitativi per le Regioni e a 14 per le Città Metropolitane.
Nella Regione Veneto, se i trend di breve periodo (ultimi 3-5 anni) dovessero essere confermati nei prossimi anni il 38% dei 29 obiettivi quantitativi risulterebbe raggiungibile/raggiunto. Il 17% mostra invece progressi insufficienti e circa il 38% un allontanamento dagli obiettivi.
Per la CM di Venezia solo il 21% dei 14 obiettivi analizzati risulta raggiungibile/raggiunto, mentre il 71% si divide tra progressi insufficienti e allontanamenti dai target.

Nello specifico per la Regione si hanno:
- undici Obiettivi raggiungibili/raggiunti: rischio povertà o esclusione sociale [T 1.2], utilizzo di fertilizzanti [T 2.4(b)], uso di pesticidi [T 2.4(c)], malattie non trasmissibili [T 3.4], uscita dal sistema di istruzione e formazione [T 4.1], servizi educativi per l’infanzia [T 4.2], donne nei consigli regionali [T 5.5(b)], intensità energetica [T 7.3(a)], occupazione [T 8.5], NEET [8.6], copertura della rete ultraveloce [T 9.c];
- due con Progressi moderati: laureati [T 4.3], gap occupazionale di genere [T 5.5(a)];
- cinque con Progressi insufficienti: quota di coltivazioni biologiche [T 2.4(a)], disuguaglianze di reddito [T 10.4], feriti per incidenti stradali [T 11.2(a)], consumo di suolo [T 15.3], durata dei procedimenti civili [T 16.7];
- undici in Allontanamento: gap occupazionale delle donne con e senza figli [T 5.4], dispersione delle reti idriche [T 6.4], energia rinnovabile [T 7.2], consumi di energia [T 7.3(b)], PIL per ricerca e sviluppo [T 9.5], trasporto pubblico [T 11.2(b)], popolazione esposta ad alluvioni [T 11.5], superamenti del limite di PM10 [T 11.6], produzione di rifiuti urbani [T 12.5(c)], aree terrestri protette [T 15.5], sovraffollamento negli istituti di pena [T 16.3].
Per la Città Metropolitana:
- tre Obiettivi raggiungibili/raggiunti: servizi educativi per l’infanzia [T 4.2], NEET [8.6], copertura della rete ultraveloce [T 9.c];
- uno con Progressi moderati: occupazione [T 8.5];
- cinque con Progressi insufficienti: laureati [T 4.3], gap occupazionale di genere [T 5.5(a)], feriti per incidenti stradali [T 11.2(a)], superamenti del limite di PM10 [T 11.6], consumo di suolo [T 15.3];
- cinque in Allontanamento: dispersione delle reti idriche [T 6.4], trasporto pubblico [T 11.2(b)], popolazione esposta ad alluvioni [T 11.5], produzione di rifiuti urbani [T 12.5(c)], sovraffollamento negli istituti di pena [T 16.3].
Obiettivi quantitativi della Regione – per dimensione prevalente
L’analisi relativa alle quattro dimensioni evidenzia le maggiori criticità nella dimensione ambientale, dove solo tre obiettivi su tredici risultano raggiungibili/raggiunti, e in quella istituzionale, dove nessun obiettivo è raggiungibile. La dimensione sociale e quella economica risultano essere le più positive con, rispettivamente, cinque obiettivi su nove e tre obiettivi su cinque raggiungibili/raggiunti.
