(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025Si è svolto oggi a Roma, presso la sede istituzionale del CNEL, l’evento di presentazione del Rapporto ASviS sui Territori 2025. Il Rapporto, giunto alla sua sesta edizione, fotografa il divario tra Regioni, Province Autonome e Città Metropolitane e propone azioni concrete per rafforzare la capacità amministrativa, valorizzare le aree interne e rilanciare la transizione sostenibile.
In tale occasione, l’Agenparl ha intervistato Samir de Chadarevian, responsabile del progetto Buone Pratiche ASviS.
«Questa mattina abbiamo presentato il Rapporto Territori, che presenta un primo set di 30 buone pratiche. In realtà, quest’anno, con la Call ASviS, abbiamo raccolto ben 220 buone pratiche provenienti da tutto il territorio, in ambiti molto diversi, portate avanti da fondazioni, aziende, enti del terzo settore, Comuni e Province. Si tratta di un pezzo importante d’Italia, spesso non considerato, che si sta mobilitando in modo duraturo e molto concreto.
Sono progetti che durano dai 5 ai 10 anni, pensati su un arco temporale più lungo, e riguardano territori specifici e aree interne: dalla ristrutturazione di centri abitati al lancio di nuove iniziative, fino alla nascita di società comunitarie. Queste esperienze mostrano una grande biodiversità di approcci e modelli.
Invito tutti a leggere il Rapporto per scoprire buone pratiche replicabili nei propri ambiti di attività e nei propri territori. Quest’anno, in particolare, abbiamo rilevato un forte impegno e investimento sulla cultura in tutte le sue forme: teatro, musica, animazione e cinema. Ben il 60% dei progetti include un pezzo dedicato a queste forme di espressione, che fungono da moltiplicatori e contribuiscono a radicare le iniziative sul territorio.
Inoltre, 46 progetti sono gestiti da giovani sotto i 31 anni, e in questi casi l’utilizzo di forme culturali raggiunge oltre il 70%. Un dato importante è che queste buone pratiche si contraddistinguono per operare in rete: il 30% è portato avanti da reti tra soggetti diversi, mentre un altro 58% fa parte di partenariati pubblico-privato o privato-privato.
Esiste quindi un’Italia concreta e dedicata alla sostenibilità, presente in tutti i territori. Vi invito a leggere il Rapporto Territori e le altre pubblicazioni ASviS per conoscere queste esperienze.»
