(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025(AGENPARL) – Thu 11 December 2025 Museo del Vetro di Murano
L’Ottocento: dalla crisi alla rinascita
sezione permanente, dal 12 dicembre 2025
Museo del Vetro, Murano
A cura di
Chiara Squarcina
Mauro Stocco
Fondazione Musei Civici di Venezia prosegue il lavoro nell’ambito della tutela e del miglioramento delle proprie sedi storiche. Rientra in questa attività anche l’apertura del nuovo spazio allestito al Museo del Vetro di Murano, dedicato al vetro veneziano dell’Ottocento. Questa nuova sezione permanente del percorso espositivo, ospitata nelle ex Conterie e aperta al pubblico dal 12 dicembre 2025, concentra l’indagine sulla produzione vetraria del XIX secolo, attraverso alcune centinaia di oggetti, molti dei quali mai esposti prima e sinora conservati nei depositi e rientra nel progetto complessivo di riorganizzazione del percorso museale che verrà completato il prossimo anno.
La sezione, curata dalla Direttrice Chiara Squarcina con la collaborazione di Mauro Stocco, presenta i vetri più belli custoditi nelle collezioni del museo con l’obiettivo di valorizzare e di portare a conoscenza del pubblico la ricca e variegata collezione ottocentesca del Museo del Vetro di Murano, la più importante e completa a livello mondiale, esponendola per la prima volta nella sua quasi totalità.
La rassegna, curata dalla Direttrice Chiara Squarcina con la collaborazione di Mauro Stocco, presenta i vetri più belli custoditi nelle collezioni del museo con l’obiettivo di valorizzare e di portare a conoscenza del pubblico la ricca e variegata collezione ottocentesca del Museo del Vetro di Murano, la più importante e completa a livello mondiale, esponendola per la prima volta nella sua quasi totalità.
Ad essere raccontate sono le travagliate e affascinanti vicende della produzione vetraria muranese dell’Ottocento, dalla crisi derivata dalla caduta della Repubblica di Venezia (1797) alla rinascita dell’arte e al suo pieno sviluppo nella seconda metà dell’Ottocento grazie a maestri e imprenditori che hanno saputo introdurre le loro competenze per far rivivere il glorioso passato dell’isola.
Per tutta la prima metà dell’Ottocento l’economia di Venezia fu caratterizzata da una grave crisi delle attività industriali e commerciali. Il settore vetrario fu uno dei più colpiti e la produzione del vetro artistico cessò quasi del tutto, anche a causa della predilezione da parte del mercato per gli stili vetrari di altri paesi europei quali la Boemia e l’Inghilterra. I primi segnali di un rinnovato interesse nei confronti del vetro veneziano e di una ripresa della realizzazione di soffiati artistici si ebbero verso la metà del XIX secolo.
Un ruolo fondamentale rivestì in questo senso il recupero di rare qualità di materiali vitrei e soprattutto delle tradizionali tecniche di lavorazione, come la rinascimentale filigrana, ripresa con successo da Domenico Bussolin nel 1838 e pochi anni dopo da Pietro Bigaglia di cui vengono esposte alcune selezioni di vetri granito. Molti di questi manufatti furono donati da Bigaglia stesso al Museo del Vetro nel 1861, anno della fondazione del museo e degli archivi. Lorenzo Radi lavorò invece al recupero delle paste colorate a foglia d’oro per mosaici e portò a nuova vita anche il vetro calcedonio, perfezionato nel 1856. Nel 1854 venne fondata la Fratelli Toso, destinata a diventare una delle vetrerie più rinomate nel panorama artistico muranese dell’Ottocento e del Novecento, mentre nel 1859 l’avvocato vicentino Antonio Salviati aprì a Venezia uno stabilimento per la produzione di mosaici e nel 1866 diede vita a una fornace di vetri soffiati con la quale avvenne la rinascita vera e propria, documentata nel percorso museale con preziose coppe, calici e altri oggetti.