(AGENPARL) - Roma, 11 Dicembre 2025(AGENPARL) – Thu 11 December 2025 A Stefano Lisci (Pd) e Fabrizio Ricci (Avs) ha risposto l’assessore
Francesco De Rebotti: “ Lo scorso 21 novembre la Sitem ha ritirato
ufficialmente la procedura per i 36 licenziamenti facendo scattare
l’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Continueremo a monitorare la
situazione”
(Acs) Perugia, 11 dicembre 2025 – L’Assemblea legislativa
dell’Umbria ha discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata
con cui i consiglieri Stefano Lisci (Pd) e Fabrizio Ricci (Avs)
chiedevano di conoscere “gli intendimenti della Giunta rispetto agli
annunciati licenziamenti alla Sitem di Trevi”.
Illustrando l’atto ispettivo in Aula, Lisci dopo aver sottolineato
che rispetto alla data di presentazione dell’interrogazione, ad oggi
sono stati compiuti passi in avanti importanti, ha ricordato che “la
Sitem è un’azienda metalmeccanica umbra con oltre 50 anni di vita,
con sede a Cannaiola di Trevi, che si occupa della produzione di
lamierini magnetici per elettrodomestici e per il settore automotive.
Le quote di maggioranza dell’azienda, che conta più sedi tra
Italia, Francia, Slovacchia e Svizzera e circa 700 dipendenti, di cui
165 nella sede principale in Umbria, sono state acquisite negli ultimi
mesi dal gruppo americano Worthington Steel, con la promessa di
investimenti ed assunzioni. Ad oggi non risulta essere stato
presentato alcun piano di investimenti, mentre nelle ultime settimane
è stata annunciata per lo stabilimento di Cannaiola di Trevi
l’apertura della procedura di licenziamento collettivo che interessa
circa 30 persone. Stando a quanto riferito dalle organizzazioni
sindacali di categoria, che hanno avviato una trattativa sindacale con
l’azienda per scongiurare tali licenziamenti, la nuova proprietà
sarebbe indisponibile ad attivare gli ammortizzatori sociali.
Chiediamo quindi alla Giunta se intende aprire un tavolo di confronto
con la proprietà, anche ai fini di sollecitare la presentazione del
piano industriale; di scongiurare i licenziamenti e per sollecitare
l’attivazione di ammortizzatori sociali”.
L’assessore Francesco De Rebotti ha sottolineato che: “la Sitem,
il 3 ottobre scorso aveva trasmesso la comunicazione di apertura della
procedura di licenziamento collettivo, procedura di mobilità. Su
questo c’è stato ovviamente l’interessamento della Regione cercando
di aiutare sia le organizzazioni sindacali, ma anche il lavoro di
mediazione che è stato fatto da Confindustria per far capire intanto
alla nuova proprietà che esisteva un’alternativa a quella del
licenziamento, ovvero quello dell’utilizzo degli ammortizzatori
sociali, cosa che viene abitualmente fatta soprattutto per gestire
periodi di crisi transitorie. Pur permanendo ovviamente la necessaria
attenzione sulla prospettiva, l’azienda, di proprietà americana, che
aveva poca dimestichezza anche nella comprensione degli strumenti di
salvaguardia, ha preso atto che in questi casi poteva ottenere lo
stesso risultato anche dal punto di vista economico. Quindi abbiamo
cercato tutti insieme, a partire dai sindacati, con il supporto di
Confindustria, con quello che ha messo a disposizione la Regione, di
far capire che la strada da utilizzare era quella degli ammortizzatori
sociali. Lo scorso 21 novembre la Sitem ha ritirato ufficialmente la
procedura per i 36 licenziamenti che poi andavano a colpire
soprattutto lavoratori di una certa età con difficoltà di
ricollocazione. Al posto del licenziamento, dai primi di dicembre, è
scattato l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, la cassa
integrazione. Adesso è necessario che l’azienda si predisponga, nel
medio termine, ad affrontare una crisi comune a molte aziende
metalmeccaniche per naturali conseguenze di mercato. Ora si tratta di
ricevere da parte dell’azienda un piano di azione, un piano
industriale che tenda a gestire questa fase di difficoltà con gli
strumenti pubblici della cassa integrazione, magari non rinunciando
laddove possibile, sulla base di scelte individuali, volontarie e
anche di lavoratori, di essere accompagnati alla pensione. In attesa
di capire quale sarà l’atteggiamento dell’azienda stessa sulle
prospettive industriali, che spero siano positive per i lavoratori e
non solo, continueremo a monitorare la situazione.
Nella replica, l’altro firmatario dell’interrogazione, Fabrizio
Ricci (Avs) ha espresso “piena soddisfazione per l’operato della
Giunta, dell’assessore De Rebotti in particolare, che ha gestito in
tempi estremamente rapidi questa delicata vertenza con un intervento
molto efficace. Non era scontato riuscire a modificare le impostazioni
di una multinazionale americana che magari ha anche poca dimestichezza
con gli strumenti previsti in Italia come la cassa integrazione.
L’azione congiunta delle organizzazioni sindacali da una parte e dei
lavoratori che hanno scioperato e si sono mobilitati, insieme
all’intervento della Regione hanno ricondotto su binari condivisi e
più tutelanti questa vertenza. Altro passaggio decisivo sarà la
presentazione del piano industriale. È fondamentale portare avanti un
modello di relazioni industriali che sia fondato sul dialogo e sul
confronto tra le parti, perché siamo convinti che solo attraverso la
collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti e in particolare il
coinvolgimento dei lavoratori e delle loro organizzazioni sia
possibile, in una fase così delicata, tutelare l’occupazione e
salvaguardare il tessuto produttivo della nostra regione”. AS
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/81460
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