(AGENPARL) - Roma, 10 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 10 December 2025 **Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano**
Comunicato del 10/12/2025, ore 18:20
Nota ai media!
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Consiglio
Lavori Consiglio: Manovra di bilancio 2026, discussione generale – 6
**Gli interventi di Widmann, Leiter Reber, Holzeisen, Gennaccaro e Pamer sulla manovra di bilancio. La discussione prosegue domani.** Intervenendo questo pomeriggio nella discussione sulla manovra di bilancio, Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann) ha fatto notare che in esso si trovano anche buoni approcci; ci sono misure che egli può riconoscere; tuttavia, un bilancio non è solo un insieme di cifre, ma anche uno specchio politico – e in questo si scorge anche compiacimento. Decisivo è che la giustizia sociale annunciata dal Presidente della Provincia non resti solo uno slogan, ma arrivi realmente alla popolazione. Alti costi abitativi, tasse in aumento e altro ancora sono sfide alle quali nel bilancio non si trovano risposte. In passato una coppia di insegnanti aveva la possibilità di permettersi una casa – oggi ciò non è più possibile per i giovani, anche se guadagnano bene. L’Alta Austria ha un PIL inferiore a quello altoatesino, ma gli stipendi sono nettamente migliori: bisognerebbe valutare come essere più efficienti e pagare meglio. Quando era assessore all’economia aveva rilevato che il mondo economico era irritato perché la Provincia” rubava” personale: ora invece non è più così. In quanto al settore sanitario, sono state espresse tante buone intenzioni, ma le strutture sono sovraccariche e manca il personale: ci vogliono priorità chiare e identificazione delle responsabilità. C’è un sistema con ottimi medici ben formati, ma è difficile entrare in questo sistema, e al cittadino non importano le cifre se deve aspettare troppo: ci sono attese di 6-8 ore per persone anziane al Pronto Soccorso, e questo nonostante si spenda il doppio procapite rispetto alle altre Regioni d’italia, con le quali non ha senso confrontarsi. A volte bisogna aspettare settimane o mesi per una prestazione, e quindi ci si rivolge al privato: qui bisogna migliorare. A Bolzano la casa di comunità va benissimo, ma in periferia, per esempio in Valle Aurina, ha meno senso: bisogna piuttosto rivalutare la figura del medico di base, sempre più ricoperta da donne che attualmente guadagnano molto meno rispetto a 20 anni fa, il che rende difficile pagare un ufficio e una segretaria: finanziare la dotazione di questi ambulatori sarebbe una misura più efficace in termini di assistenza territoriale. Il consigliere ha poi elogiato il presidente della Provincia, grazie al quale si è riusciti a finanziare specializzazioni all’estero a condizione del rientro in provincia: questo dovrebbe permettere di tenere sotto controllo la carenza di personale. Positivamente vengono valutati la situazione delle strade e il NOI Techpark, molto meno il pesante impatto burocratico; anche la direttiva sulla sostenibilità introduce molta burocrazia. L’ass. Walcher ha pensato a varie misure che rendono piú difficili gli affitti brevi: anche questo porta una burocrazia eccessiva, in termini di registro e controlli – un apparato elefantiaco inutile, che un’impresa non si permetterebbe mai. In quanto al DNA canino, perché non si ha il coraggio di dire basta e abolire una misura non applicabile? Quando ha assunto il proprio incarico, il presidente ha dato tante speranze, in precedenza come sindaco aveva approcci orientati alla soluzione, ora però mancano visioni, anche se l’Alto Adige in molti settori potrebbe diventare pionieristico. Kompatscher è molto bravo a parlare, ma c’è bisogno di risposte concrete: sicuramente le sta elaborando, ma dovrebbe coinvolgere anche gli altri. La stabilità non dev’essere fine a se stessa, senza riforme segna il passo.
Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha detto di aver fatto fatica a scrivere la propria relazione, e rilevato un’atmosfera strana, non positiva. Il volume di bilancio è quasi raddoppiato rispetto al primo presentato da Kompatscher, e questo in soli 12 anni: molti ne sarebbero orgogliosi, ma il presidente è sembrato così orgoglioso. Kompatscher ha detto che bisogna finalmente parlare fortemente del fatto che bisogna pagare meglio i dipendenti, e infatti di molte cose non si parla abbastanza apertamente, e la Giunta per molti anni non ha aumentato gli stipendi. Non si parla abbastanza apertamente del risultato del barometro linguistico, secondo cui solo il 55% dei sudtirolesi si definiscono tali, con un calo anche nel gruppo linguistico tedesco; tra i ladini la percentuale è del 42%: la coscienza territoriale, la consapevolezza di dove si dovrebbe andare, non la si ottiene nemmeno con 10 miliardi. Nell’istruzione e nella scuola sono emersi temi noti da anni, ma di cui non si era mai parlato: la SVP ha sempre visto il problema dei bambini immigrati come un problema degli italiani. Egli è in contatto con molti genitori e insegnanti, di cui rileva la frustrazione: mancano le risorse, ma anche gli obiettivi. In quanto al settore energia, dell’autonomia elettrica ed energetica i cittadini non percepiscono nulla, anche se i dividendi Alperia rientrano nei fondi pubblici. Il turismo, è un settore fondamentale per l’economia altoatesina, ma è cresciuto in maniera troppo veloce e troppo ampia. Dispiace perché vi lavorano persone sempre più impegnate e innovative, ma i dipendenti del settore arrivano per lo più da fuori, a volte stagionali, altre volte alla ricerca di un futuro migliore, e qui si entra in concorrenza con tutti gli altri settori che hanno bisogno di forza lavoro. Tante persone che lavorano in provincia e la portano avanti arrivano da mezzo mondo, e anche se ci sono anche persone che non rispettano le regole non è vero che tutte si comportano male: senza lavoratori dall’estero non si sarebbe in grado di fare il raccolto. Dispiace che non si riesca a far sì che i bambini che nascono qui vengano integrati con successo nel gruppo linguistico tedesco e ladino: per anni si è delegata la questione al gruppo italiano, ma bisognerebbe parlare con queste persone in tedesco, cosí come bisognerebbe parlare in tedesco ai turisti, per dimostrare che si dà prioritá alla lingua della minoranza. Il volontariato arricchisce la provincia: gli oneri che deve sopportare sono esagerati, la soluzione trovata non è perfetta ma è almeno qualcosa. La cultura è identità: ora si punta sempre più sui grandi eventi, ma la cultura è anche tradizione, di cui non ci si deve dimenticare. Il consigliere ha quindi rivolto un appello all’ass. Achammer: quando si danno contributi alle associazioni, per esempio per l’acquisto di costumi, bisognerebbe anche fare in modo che siano spesi nell’economia locale In quanto all’edilizia abitativa, nei Comuni sono state trovate soluzioni creative, come le microzone: ci sarebbero volute anche per favorire alloggi accessibili; a volte però vengono favoriti determinati interessi, e nessuno interviene. C’è la legge sui masi che vorrebbe far credere che con 2-3 ha si possa sostenere una famiglia: non è più così, ma non se ne parla apertamente, perché si contrasterebbero gli interessi legati alla vendita dei masi Spesso nel settore agricolo si incolpa la UE, ma da essa arrivano tante risorse: ci vorrebbe un’analisi neutrale di tutti i meccanismi di contribuzione. Ci sono aziende agricole che hanno vita difficile, ma altre che anche con i soldi dei contribuenti realizzano edifici di lusso. Il consigliere ha quindi fatto riferimento ai congedi di maternità e alle aspettative non retribuite richieste nel pubblico, chiedendosi quale sarebbe il risultato se si coprissero questi anni anche nel privato: bisogna approfondire e trovare soluzioni creative. In tema di democrazia, va detto che ci sono commissioni legislative che dovrebbero essere laboratori dove si predispone il disegno di legge, ma qui la maggioranza dice di no a tutte le proposte dell’opposizione; il finanziamento degli enti locali viene deciso fuori dal Consiglio provinciale, e questo è un peccato: si distruggono strumenti democratici. Non bisogna stupirsi che nei Comuni ci siano sempre meno persone disposte a mettersi a disposizione: un peccato, perché è lì che nasce la democrazia. In quanto alla discussione in Consiglio regionale sugli stipendi dei consiglieri, va lodata la proposta di automatismo fatta da Kompatscher, che andrebbe estesa anche ai sindaci. Il sistema dei contributi non è sempre vantaggioso, ma è stato portato avanti massicciamente per anni e ha ora dimensioni incredibili; questo, anche per quanto riguarda l’agricoltura: si tratta di imprenditori che dovrebbero stare in piedi da soli, e questo vale anche nel turismo. La riforma dell’autonomia di Kompatscher è difficile da far capire, e chi ha avanzato proposte diverse è stato subito prepotentemente bloccato dalla maggioranza: non stupisce che le persone non ci credano più, e che sfumi la consapevolezza di essere parte di questa terra. Il presidente della Provincia è molto orgoglioso dei propri accordi finanziari, e del fatto che anche se lo Stato sgravia i cittadini non si riducano i fondi per l’Alto Adige, ma anche cittadini locali andrebbero sgravati. Infine, il consigliere ha detto di avere l’impressione che si perda tempo per cose secondarie, invece che concentrarsi su cose più importanti.
Renate Holzeisen (VITA) ha detto di voler mettere in luce le misure dannose per la salute: le spese per la santà sono in costante aumento, e la percentuale di malati cronici pure, soprattutto tra i bambini. La Giunta però ne impedisce sistematicamente l’individuazione delle cause. L’ass. Messner ha citato la strategia vaccinale nell’ambito di quella di prevenzione, ma non è possibile che la cosiddetta prevenzione preveda screening meccanici eccessivi e già messi in discussione a livello internazionale e l’espansione della strategia vaccinale, che prevede anche sostanze sperimentali, dannosi per i bambini e con particelle di alluminio che possono causare danni neurologici. Infatti, sempre più bambini soffrono di malattie autoimmuni e c’è una vera e propria epidemia di autismo anche in Alto Adige, collegato alla somministrazione ripetuta di vaccini pentavalenti e ed esavalenti. Aumentano anche i casi tumorali tra i giovani. Ta i vaccini somministrati ai bambini c’è anche quello per l’epatite B: qual è il motivo? La Giunta dovrebbe porsi questa domanda. Il CDC Centers for Disease Control and Prevention USA ha dimostrato che non ci sono vantaggi dalla ripetuta somministrazione vaccinale sui bambini, pertanto il presidente Trump ha ordinato un’immediata revisione del programma di vaccinazione pediatrica, mentre la Giunta locale, nascondendosi dietro la mancanza di competenze, sostiene apertamente questa strategia voluta dai promotori di vaccini che hanno l’OMS sotto controllo: le opinioni critiche vengono brutalmente censurate, e viene introdotta una brutale discriminazione, con l’esclusione da asili nido, scuole dell’infanzia e minaccia di segnalare alla Procura i bambini che vengono iscritti a 5 anni alla scuola dell’infanzia pubblica, ma vengono esclusi perché nonvaccinati. Così non viene rispettato un diritto fondamentale. L’affermazione secondo cui i bambini sani vanno vaccinati per proteggere bambini immunodepressi è smentita dall’esperienza di Svizzera e Austria; i bambini sani però vengono sottoposti a forti rischi, mentre il CDC rammenta che non esistono studi che smentiscono la correlazione vaccinazione-autismo mentre ne sono che lo dimostrano ma che vengono nascosti. Ciononostante, la Giunta non reagisce come dovrebbe: evidentemente ha nel proprio DNA l’obbligo vaccinale. È dimostrato che anche i vaccini contro il Covid non hanno alcun effetto e possono anzi causare forti effetti collaterali, ma la Giunta sostiene la raccomandazione di somministrarli anche alle donne incinte o che allattano, mettendo a rischio anche bambini non ancora nati. La proteina spike fortemente tossica si nota anche dopo molti anni dalla somministrazione del vaccino in tutti gli organi umani; lo stesso foglietto illustrativo dimostra dal 2023 i danni all’apparato cardiocircolatorio; anche il turbo cancro risulta correlato alla somministrazione di queste sostanze. Nei Paesi con massiccia vaccinazione è diminuito in maniera piú forte il tasso di natalità. L’ex direttore del CDC chiede da settimane il ritiro dei vaccini Covid 1 a base di MRNA, mentre la FDA ha constatato che un gran numero di bambini deceduti in seguito alla vaccinazione anticovid non sono stati denunciati e sta esaminando anche il numero di adulti deceduti per questo motivo: i probabili esiti saranno catastrofici. L’Agenda OMS del 2030 è orientata alla creazione di condizioni quadro per la diffusione continua della vaccinazione tra la popolazione sempre più cittadini si chiedono cosa spinga la Giunta a sostenere questa corsa a danno della popolazione: chi detta la linea per la politica di prevenzione nel settore sanitario? Probabilmente i tirapiedi dell’OMS,, trasformando la popolazione in malati cronici di cui l’industria farmaceutica ha bisogno. L’epidemia di autismo è reale anche in Alto Adige, come hanno confermato i rappresentanti di asili e scuole in audizione: non si sta al passo con la domanda di personale di supporto – questo è un esempio lampante delle ripercussioni delle misure sbagliate in politica sanitaria. La scuola ha già i propri problemi, con l’aumento dei bambini affetti da autismo, che richiedono personale aggiuntivo, si rischia il collasso. Si generano costi in costante aumento, anche perché il dogma dei vaccini ha reso anche gli adulti malati cronici: è incomprensibile come si continui a chiudere gli occhi davanti alle conseguenze fatali di questo approccio. In quanto alla riforma dell’autonomia, in futuro la legislazione della Provincia autonoma di Bolzano dovrà rispettare gli obblighi giuridici dell’Unione Europea, basato su regole determinate da lobbisti e interessi di potere; l’attuale presidente della Commissione non è stata nemmeno eletta ogni giorno supera se stessa come fomentatrice di guerra; la UE elabora un regolamento dietro l’altro che impegnano enormi importi degli Stati membri, per esempio per i cosiddetti vaccini sperimentali, ma anche per le armi. Tutto ciò contro la maggioranza della popolazione, e mentre all’OMS è stata attribuita autorità suprema e le opinioni contrarie vengono censurate. La UE è il pericolo principale dell’erosione dell’autonomia dell’Alto Adige, ma questo non preoccupa la Giunta, il che non sorprende, dato che l’eurodeputato Dorfmann è stato sempre un seguace di Von der Leyen. La politica europea sta distruggendo l’economia, impone austerità e un aumento del gettito fiscale proprio a sostegno delle misure autoritarie, e a fronte di ció la Giunta ha rinunciato a qualsiasi possibilità di contromisura a livello locale: un errore enorme: questo non è stato compreso né dalla Giunta né da molti colleghi dell’opposizione.
Il vicepresidente Angelo Gennaccaro (La Civica) ha evidenziato che fare politica è ricercare continuamente l’equilibrio tra le diverse esigenze e istanze, e che l’equilibrio caratterizza il bilancio, volto a garantire giustizia sociale, coesione collaterale e sviluppo sostenibile. La Civica ha partecipato costruttivamente a confronto e definizione delle priorità, per mettere al centro persone, famiglie e comunità. La Provincia si troverà a gestire 8,76 miliardi di euro, circa 626 milioni in più dello scorso anno: esso è lo specchio del tessuto economico, che si manifesta attraverso le entrate tributarie, e riflette l’incremento di produzione, esportazione e consumi e quello delle retribuzioni dei dipendenti che incrementa gli introiti da IRPEF. Le sfide da affrontare sono l’incremento del costo della vita, l’invecchiamento della popolazione e la pressione crescente sul sistema abitativo: il bilancio stanzia oltre 700 milioni di euro per le politiche sociali, dedicati alla cura, all’inclusione e al sostegno delle persone più fragili, tra cui anziani e famiglie in difficoltà, e prevede il sussidio per gli over 65 in condizioni di povertà e l’aumento dell’assegno provinciale per i figli, con un’attenzione crescente alle fasce di reddito medio-basso. Sono previsti poi ingenti investimenti in infrastrutture, con un ammontare complessivo di 638 milioni di euro per le varie opere stradali e ferroviarie, in parte finanziati anche attraverso risorse di eventi importanti come i Giochi olimpici invernali: le infrastrutture devono diventare luoghi di comunità e socialità. Uno dei compiti essenziali della politica, e di questo bilancio in particolare, è creare condizioni perché i giovani possano restare e crescere in Alto Adige, attraendo nuovi cittadini. Non sono solo i salari che spingono i giovani ad andare all’estero, ma la volontà di conoscere altre realtà e culture: a questi giovani va detto dire che l’Alto Adige li aspetta e che le loro esperienze all’estero saranno un valore aggiunto importante. Grazie a 330 milioni di euro stanziati nel triennio per l’istruzione, si punta a valorizzare il ruolo del personale docente e a sostenere politiche di inclusione, rispettando i modelli linguistici della provincia e promuovendo realmente l’insegnamento plurilingue: la Civica ha sostenuto con convinzione questi investimenti. Le politiche a sostegno dei giovani non possono ignorare il problema della casa, ma ci vuole cautela, perché nuovi incentivi pubblici, se non introdotti in maniera mirata, avrebbero il solo effetto di aumentare ulteriormente i prezzi delle abitazioni. Molti cittadini si sono indebitati, e questo va considerato. L’autonomia provinciale è un patrimonio prezioso, che va gestito con grande responsabilità: La Civica ha promosso misure che semplifichino i processi amministrativi, velocizzano le autorizzazioni e migliorino l’interoperabilità tra uffici per rendere l’amministrazione più efficiente. Nel bilancio sono previsti 250 milioni di euro annui dedicati agli aumenti retributivi nella pubblica amministrazione, per valorizzare il lavoro svolto dal personale e attrarre nuove competenze, specie tra i più giovani: una sfida difficile da affrontare con strategie innovative. In quanto alla sanità, con 2,015 miliardi di euro è la voce di bilancio più consistente; l’invecchiamento della popolazione e i costi delle nuove cure impongono un utilizzo saggio delle risorse e attenzione alla prevenzione; il privato convenzionato è un importante strumento di supporto, e va ringraziato il personale sanitario. La violenza, qui e altrove, diventa una problematica sempre più critica: la politica ha la responsabilità di evitare di fomentare odio e di strumentalizzare le problematiche, promuovendo il dialogo. Il bilancio è proprio frutto di sintesi e mediazione, e intende dare direzione, senso e fiducia per tenere unita la comunità.
Dai banchi dei consiglieri, l’ass. Rosmarie Pamer (SVP) ha riferito che per il 2026 sono previsti 800 milioni per il sociale, e che altri fondi altri saranno garantiti con l’assistamento. Anche l’Agenzia per la famiglia è finanziata, nell’assestamento ci saranno ulteriori figli per l’assegno per i figli. 160 milioni vanno alle famiglie, divisi in tre pilastri: creazione del nucleo famigliare con sostegno delle associazioni che lavorano nel settore dell’assistenza dei bambini, dotazione finanziaria e conciliabilià famiglia e lavoro. È assolutamente indispensabile rafforzare l’assistenza alla prima infanzia: a questo settore vanno 40 milioni in più, e l’assistenza è pari al 44%per la fascia d’età 0-3 anni, molto importante per la conciliabilità famiglia-lavoro.. Sono previsti anche fondi per nuovi asili nido, con la partecipazione ai costi di genitori e Comuni e standard di qualità. Le tariffe sono rimaste invariate per più di dieci anni; ora si stanno modificando i contratti collettivi, e quindi la suddivisione Comuni-Provincia-genitori sarà ridefinita. In quanto ai progetti PNRR, attualmente ci sono 135 microstrutture, 15 asili nido e 1.930 bambini assistiti dalle Tagesmütter. Le risorse finanziarie messe a disposizione delle famiglie sono aumentate: l’assegno per i figli prevede un valore ISEE di 46.000 e una nuova classe ISEE, a sostegno del ceto medio, e viene garantito l’adeguamento all’inflazione; ci sono 10 milioni in più a disposizione. Quest’anno ci sono 20 milioni a bilancio, 5 in più dell’anno scorso, per l’assistenza estiva ai bambini. Ci sono delle novità, e ovviamente quando succede ci sono sempre critiche, ma tutto è frutto del confronto con rappresentanti delle famiglie e degli organizzatori, al fine di elaborare un sistema che conceda contributi più velocemente. Si assume la retribuzione del personale e dell’assistenza pedagogica, en seguito al confronto con i Comuni è previsto anche un forfait per il pranzo pari a 5 € – si tratta di circa 1 milione in più. Sono stati aumentati i fondi per il personale pedagogico, tanto che molti gestori saranno in grado di assumere una persona per tutto l’anno: gli stessi hanno confermato che ora c’è maggiore trasparenza, e si sa chi riceve cosa. In quanto ai click days, la Giunta non li vede con favore, ma la decisione spetta ai Comuni. Investimenti ci sono stati quindi in tutti e tre i pilastri delle politiche dedicate alle famiglie, per rafforzare la coesione sociale, In quanto al volontariato, in cui sono impegnati piú di 200.000 altoatesini, va detto che molti servizi non ci potrebbero essere senza di loro, e quindi la Giunta vede il settore come prioritario: la norma di attuazione è in fase di elaborazione, cosí come la versione digitale del registro provinciale. Il 1. gennaio 2026 entreranno in vigore le disposizioni fiscali del codice del terzo settore, dopo che la Commissione Europea ha dato il via libera; per gli enti iscritti nel RUNTS questo non rappresenta un problema, ma le associazioni non iscritte non potranno più beneficiare di agevolazioni fiscali, in particolare riguardanti l’IVA, che è un’imposta statale su cui la Provincia non ha competenza. Informazioni complete su vantaggi e obblighi relativi al RUNTS sono stati dati nell’ambito di diversi incontri informativi organizzati con il CSV: il settore non è in stallo, e si lavora alla norma di attuazione.
L’intervento di Pamer proseguirà domani a partire dalle ore 10.00. **MC**
Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano
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