(AGENPARL) - Roma, 10 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 10 December 2025 GdiF SAVONA: DISPOSTA LA CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE A
SEGUITO DI REITERATE VIOLAZIONI DELLA MISURA DEGLI ARRESTI
DOMICILIARI NEI CONFRONTI DI UNA EX CONSULENTE FINANZIARIA
INGAUNA INDAGATA PER ABUSIVISMO, TRUFFA AGGRAVATA,
RICICLAGGIO E REIMPIEGO DI DENARO ILLECITO.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Savona,
nell’ambito dei propri
compiti istituzionali, tesi alla vigilanza sui mercati finanziari,
alla tutela del risparmio e alla
repressione dei più gravi fenomeni di abusiva gestione degli
investimenti e raccolta di
capitali, hanno dato esecuzione, su delega della Procura della
Repubblica di Savona, ad
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P.
presso il locale Tribunale,
in ragione di specifica richiesta della locale Autorità Giudiziaria
inquirente in aggravamento
della precedente misura degli arresti domiciliari, nei confronti di
una ex consulente
finanziaria e bancaria di lungo corso di Albenga (SV), formalmente in
pensione e cancellata
dall’albo dal 2014, la quale avrebbe continuato, nel tempo, a gestire
e raccogliere i risparmi
di numerosi clienti; a questi ultimi, la stessa si sarebbe presentata,
negli anni, come
procacciatrice d’affari operante per conto di un noto istituto
bancario e assicurativo svizzero.
In particolare, la bancaria, nonostante avesse, dal luglio scorso,
l’assoluto divieto di
utilizzare il telefono durante l’esecuzione della misura degli arresti
domiciliari, ad eccezione
di deroghe specifiche per la prenotazione di visite mediche e lo
svolgimento di colloqui con
i legali di parte, avrebbe effettuato molteplici telefonate verso
persone con le quali la stessa
non avrebbe potuto interloquire, tra i quali ex clienti, vittime della
frode, istituti bancari,
società finanziarie, di intermediazione e di recupero crediti, nonché
altre imprese di diversi
settori merceologici. Per tale ragione, l’Autorità Giudiziaria ha
disposto la sostituzione e
l’aggravamento della misura degli arresti domiciliari con quella più
pregnante della custodia
cautelare in carcere, al fine di impedire la reiterazione dei reati contestati.
Nel corso delle precedenti indagini di polizia giudiziaria, svolte
sotto la costante e puntuale
direzione della locale Procura della Repubblica e corroborate da
capillari attività di analisi
dei conti, dalle interrogazioni alle banche dati in uso al Corpo,
dalle interlocuzioni con gli
organismi di regolazione e di vigilanza di settore e da attività di
perquisizione telematica e
informatica, è stato acclarato, in particolare, come l’ideatrice della
frode, esperta
conoscitrice del diritto bancario e finanziario, attesi gli incarichi
di rilievo precedentemente
ricoperti in svariati intermediari finanziari, fosse riuscita –
promettendo rendimenti sicuri e
rilevanti – a raccogliere abusivamente i risparmi di n. 112 clienti,
dei quali aveva carpito,
anche mediante artifizi e raggiri, la totale fiducia.
Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e
i provvedimenti finora
adottati non implicano la responsabilità degli indagati, non essendo
stata assunta alcuna decisione di merito definitiva sulla
responsabilità delle persone sottoposte ad indagine.
