(AGENPARL) - Roma, 10 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 10 December 2025 Aosta, 10 dicembre 2025
Comunicato stampa n. 531/SC
La V Commissione si astiene sulla proposta di legge statale in materia di
attività libero-professionale delle professioni sanitarie
Nella mattina di oggi, mercoledì 10 dicembre 2025, la quinta Commissione
“Servizi sociali” si è astenuta – ad eccezione del voto favorevole del
gruppo Lega VdA – sulla proposta di legge statale in materia di attività
libero-professionale delle professioni sanitarie. Il testo, presentato dai
gruppi Lega Vallée d’Aoste e La Renaissance Valdôtaine e assegnato alla
Commissione il 14 novembre, sarà quindi discusso in Aula decorsi i 60
giorni dall’assegnazione.
La proposta di legge statale è composta da tre articoli volti a modificare
la legge n. 251 del 2000 (Disciplina delle professioni sanitarie
infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché
della professione ostetrica), estendendo la possibilità di esercitare
l’attività libero-professionale anche agli operatori delle professioni
sanitarie impiegati a tempo pieno o parziale nelle strutture sanitarie
pubbliche.
«Alla luce degli approfondimenti condotti ascoltando i diversi attori e le
categorie interessate, confermiamo che il contenuto dell’iniziativa sia
condivisibile da un punto di vista generale. In particolare, ne
riconosciamo il valore in termini di valorizzazione delle professioni
sanitarie – spiega la Presidente della Commissione, Luisa Trione (Centro
Autonomista), motivando l’astensione -. Riteniamo tuttavia che, per una
serie di motivi, sia opportuno mantenere un atteggiamento di prudenza,
tenendo conto che il dibattito parlamentare è già ampiamente avviato.
Inoltre, in un’interrogazione alla Camera, il Ministro Schillaci ha
dichiarato che il Governo sta valutando di prorogare la sospensione del
vincolo di esclusività fino al 31 dicembre 2026, estendendo così la deroga
temporanea attualmente in vigore. Lo stesso Ministro ha spiegato che i dati
raccolti finora dalle Regioni risultano “incompleti e non omogenei” e non
consentono, al momento, di assumere una decisione definitiva in merito a
un’abolizione strutturale. Per questi motivi riteniamo corretto che le
valutazioni sulla materia restino in capo agli organi parlamentari, così da
garantire un quadro normativo coordinato e integrato, nell’interesse
dell’efficacia complessiva e trasversale dell’intervento pubblico.»
Il Consigliere Andrea Manfrin (Lega VdA), relatore del provvedimento,
esprime «profondo sconcerto nel prendere atto che non solo la maggioranza,
ma anche buona parte dell’opposizione ha preferito prendere, e perdere,
tempo evitando di esprimersi su una legge che tutti i rappresentanti delle
professioni sanitarie auditi in Commissione hanno dichiarato necessaria e
urgente. Mi auguro che chi ha deciso di ritardare di due mesi la scelta su
un tema così delicato abbia perlomeno il buonsenso di astenersi dal
predicare attenzione verso un sistema, quello delle professioni sanitarie,
che richiede attenzione ed ascolto, e non manovre di palazzo tese a coprire
i problemi, invece di risolverli.»
Progetto “La Casa dei Papà”
La Commissione ha poi programmato i lavori per avviare un percorso di
analisi sull’applicabilità del progetto “La Casa dei Papà”, come previsto
dalla mozione approvata dal Consiglio il 2 dicembre scorso.
«Nella seduta odierna – riferisce la Presidente Trione – abbiamo deciso di
acquisire, da parte delle strutture regionali competenti, dati e modalità
di applicazione del progetto nelle altre regioni. Tali elementi, unitamente
alle audizioni che programmeremo, ci consentiranno di approfondire la
tematica e proporre soluzioni.»
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