(AGENPARL) - Roma, 10 Dicembre 2025(AGENPARL) – Wed 10 December 2025 Lgt. C.S. Adolfo Pascarella
Comando Provinciale Carabinieri di Caserta
Aliquota Comunicazione e Stampa
In data 10 dicembre 2025, i Carabinieri del Reparto Territoriale di
Mondragone, allesito di una complessa attività dindagine coordinata dalla
Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno dato esecuzione a due
ordinanze di applicazione di misura cautelare personale in carcere, emesse
dal G.I.P. del Tribunale di Napoli e dal G.I.P. del Tribunale per i
Minorenni di Napoli, nei confronti complessivamente di 11 persone (di cui
due minorenni allepoca delle indagini) ritenute responsabili di
associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o
psicotrope, aggravata dal metodo mafioso e dallutilizzo di armi da fuoco,
oltre che di una pluralità di cessioni di sostanze stupefacenti.
A seguito delle indagini è emerso che lorganizzazione avrebbe utilizzato il
c.d. sistema delle piazze di spaccio dellarea della città di Napoli ed in
particolare del quartiere di Scampia Secondigliano (luogo di provenienza
degli indagati) attagliandolo al noto e degradato complesso residenziale
denominato Royal Residence, sito in Castel Volturno, precisamente in
località Villaggio Coppola Pineta Mare, nel quale risiedono numerosissime
famiglie, vittime ed ostaggio dellorganizzazione.
Le indagini sono iniziate a partire dalla seconda metà del 2023 a seguito
dellincendio di un appartamento allinterno del condominio in questione,
episodio individuato fin da subito proprio quale azione intimidatoria e
dimostrativa finalizzata a soggiogare le decine e decine di famiglie
residenti, costrette a subire lattività della piazza di spaccio operativa
h24 ed avente come baricentro la hall dello stesso Residence.
Linvestigazione consentiva di acclarare che un gruppo di soggetti
pregiudicati, appunto provenienti dal quartiere di Secondigliano di Napoli,
aveva applicato le metodologie criminali del luogo di origine al complesso
residenziale ed aveva, quindi, dato il via ad una florida piazza di spaccio,
munita di una fitta rete di vedette, sfruttando le altezze del palazzo di 10
piani, creando sbarramenti e percorsi obbligati oltre che attivando
unefficace sistema di videosorveglianza per proteggersi da interventi delle
forze dellordine.
Il provvedimento odierno compendia una serie di episodi, chiaramente
riscontrati dalla Polizia Giudiziaria operante, in cui è risultato evidente
come il gruppo degli odierni indagati operasse con metodologia mafiosa,
imprimendo allarea di interesse un controllo di tipo militare, che si è
avvalso delluso di armi da fuoco o di vere e proprie spedizioni punitive,
al fine di assoggettare i residenti ed indurli alla più cupa omertà. È
emerso, inoltre, che il sodalizio investigato avesse ricevuto una specifica
autorizzazione allapertura della piazza di spaccio, da parte di soggetti
(rimasti ignoti) intranei al clan dei casalesi fazione Bidognetti,
storicamente egemone nel comune di Castel Volturno.
Significativi sono stati i numerosi episodi violenti emersi nel corso
dellindagine, quali pestaggi commissionati dai promotori del gruppo
criminale, chiaramente finalizzati ad impartire lezioni che fungessero da
monito, tanto per i sodali quanto per assuntori e condomini del complesso.
Tra le azioni più cruente, sono da annoverare gli incendi in danno
dellamministratore di condominio ed altri residenti oltre che il brutale
ferimento in danno di uno straniero di origine polacca, gambizzato mediante
lutilizzo di una arma da fuoco clandestina e modificata.
Si evidenzia che i provvedimenti eseguiti sono misure cautelari disposte in
sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione
e i destinatari delle stesse sono persone sottoposte alle indagini e,
quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
