(AGENPARL) - Roma, 9 Dicembre 2025(AGENPARL) – Tue 09 December 2025 Buon lavoro.
COMUNICATO STAMPA
Romano, Pezzopane e Giannangeli: “Città che invecchia, servizi che arretrano. Sull’Ex-ONPI la destra continua a non rispondere”
“La città dell’Aquila sta cambiando, e sta cambiando rapidamente. Oggi il 25% della popolazione ha più di 64 anni, mentre gli under 14 sono appena l’11%. È un dato che dovrebbe far riflettere e spingere chi governa a ripensare in profondità le politiche sociali, a rafforzarle, a modernizzarle, a farne una priorità assoluta.
E invece – denunciano le consigliere ed i consiglieri Stefania Pezzopane, Simona Giannangeli e Paolo Romano – accade esattamente il contrario: la città invecchia, ma i servizi arretrano, e la maggioranza di destra continua a sottrarsi a ogni confronto.”
Proprio per questo abbiamo presentato questo ordine del giorno in consiglio comunale.
Il tema non è soltanto politico ma sociale, profondamente concreto. “Le prestazioni rivolte agli anziani sono diminuite del 30% negli ultimi anni, secondo il rendiconto dello stesso settore. Non è un dettaglio tecnico, né un fenomeno marginale: significa che una parte della popolazione più fragile, quella che avrebbe più bisogno di sostegno, non riesce più a intercettare i servizi. E quando un anziano in difficoltà non arriva ai servizi, o non ci arriva più, diventa invisibile. Invisibile al Comune, invisibile al sistema di welfare, invisibile alla comunità.”
È in questo contesto che si inserisce anche la discussione sul DUP e sul bilancio dell’Ex-ONPI, una discussione che – spiegano Pezzopane, Giannangeli e Romano – “avrebbe dovuto essere un momento di verità e responsabilità”, e che invece si è trasformata nell’ennesima occasione mancata. “Non c’è stata risposta su nulla: non sulle stabilizzazioni dei lavoratori precari, che da anni garantiscono con professionalità e dedizione i servizi; non sulla mancata nomina del componente del CdA; non sullo stato reale del Centro Alzheimer, annunciato in pompa magna nel 2022 come imminente apertura e poi scomparso dall’agenda dell’amministrazione. Il Sindaco ha evitato di rispondere, l’Assessora non ha saputo dire a che punto sia il percorso: è un silenzio che pesa, perché pesa sulla vita delle persone”.
E mentre la politica tace, la realtà avanza: “Abbiamo una popolazione sempre più anziana, ma un welfare che si restringe, che si burocratizza, che perde contatto con la quotidianità delle persone. I centri anziani della città che vanno dal centro storico alle frazioni, venti in tutta la città, hanno un problema strutturale sull’erogazione dei fondi; operano con statuti degli anni Ottanta; e per la loro gestione viene usato addirittura un regolamento pensato per gli eventi culturali. È il segno di una disattenzione strutturale, confermata dalla mancanza di centri diurni per i cittadini over 64 e un’assenza di strategie anche rispetto ad una programmazione adeguata di un servizio di trasporto pubblico verso i centri di riabilitazione. Un pesante deficit di una visione complessiva delle esigenze della comunità in una città che cambia mentre la maggioranza resta ferma.”
Romano, Pezzopane e Giannangeli hanno ribadito anche l’urgenza di una riorganizzazione dell’Ex-ONPI/CSA, che a loro avviso dovrebbe diventare il “cuore del welfare cittadino”, il luogo in cui far convergere servizi, risorse, progettualità, in sinergia con la ASL e con tutte le realtà che si occupano di anziani, fragilità e assistenza. “Se non costruiamo un modello integrato, se non aggiorniamo strumenti e regole, se non ridiamo dignità agli operatori e alle famiglie, rischiamo di perdere il contatto con una parte sempre più ampia della città.”
Per questo i tre consiglieri hanno presentato un ordine del giorno articolato, che chiede trasparenza, pianificazione, sostegni concreti alle famiglie colpite dall’Alzheimer, stabilità occupazionale, il trasferimento della competenza dei centri anziani cittadini dalle politiche sociali al CSA e una programmazione che vada finalmente oltre gli annunci. “È un lavoro serio, fondato su dati e bisogni reali. È un appello alla responsabilità, non all’opposizione sterile.
Ma per essere efficace – concludono – deve trovare una maggioranza disposta almeno ad ascoltare. E oggi, purtroppo, questo ascolto non c’è.”
