(AGENPARL) - Roma, 8 Dicembre 2025(AGENPARL) – Mon 08 December 2025 COMUNICATO STAMPA
“RADICI E VOCI DI SARDEGNA”: UN VIAGGIO SENSORIALE NEL CUORE DELL’ISOLA CHE HA INCANTATO LA CAPITALE
Tra sapori ancestrali, tradizioni millenarie e visioni future, il roadshow ha tessuto un ponte culturale tra la Sardegna e Roma, celebrando l’anima più autentica dell’isola.
Roma, 6 dicembre 2025 – La Capitale si è tinta ieri sera dei colori e dei profumi della Sardegna più autentica, quella che affonda le proprie radici nella notte dei tempi e proietta lo sguardo verso orizzonti inesplorati. “Radici e Voci di Sardegna”, l’evento-manifesto organizzato dal Consorzio Tesori di Sardegna sotto l’egida della Regione Autonoma della Sardegna, ha trasformato il suggestivo scenario di “da Luigi all’Orto di Roma” in un crocevia di memorie, saperi e narrazioni dell’isola.
Un parterre d’eccezione ha animato la serata: amministratori visionari, custodi delle tradizioni, imprenditori dal passo innovativo e protagonisti di quel tessuto sociale che fa della Sardegna un unicum nel panorama mediterraneo. L’atmosfera si è accesa sin dalle prime ore del crepuscolo, quando i partecipanti sono stati accolti in un’esperienza multisensoriale che ha saputo coniugare il rigore istituzionale con la calda ospitalità isolana.
L’area espositiva si è rivelata un autentico tempio delle eccellenze: dalle cantine che custodiscono nettari millenari agli artigiani che plasmano la materia con gesti tramandati di generazione in generazione, ogni angolo narrava una storia di dedizione e appartenenza. “La conferenza ha ripercorso la geografia umana e culturale dei territori, la degustazione ha rappresentato un vero e proprio viaggio per il palato: piatti che sono poesia gastronomica, sintesi perfetta tra terra e mare, tra montagna e macchia mediterranea.
Trenta realtà imprenditoriali isolane hanno dispiegato una geografia produttiva che dalla filigrana alla tessitura, dal pane al formaggio, dal pistoccu ai coltelli forgiati secondo tradizione, declina l’eccellenza come atto di fedeltà territoriale, dove ogni manufatto custodisce la memoria di un gesto ripetuto attraverso i secoli.
Il clou della serata è giunto con la conferenza accompagnata da video promozionali che hanno svelato la Sardegna nelle sue molteplici sfaccettature: non solo destinazione turistica, ma laboratorio di biodiversità, scrigno di testimonianze archeologiche, fucina di creatività e longevità contemporanea. Il tutto scandito dalle note e dai passi del Gruppo Folk S. Andrea di Tortolì, le cui danze hanno evocato l’anima primigenia dell’isola, quel legame indissolubile con la terra che costituisce il DNA del popolo sardo.
Luigi Mereu e Carla Pilia del Consorzio Tesori di Sardegna hanno offerto una visione d’insieme: “Siamo un consorzio di operatori che vogliono promuovere l’isola autentica e ciò che abbiamo intessuto ieri sera non è un semplice evento promozionale, ma un atto di resistenza culturale e al contempo di apertura al mondo. La Sardegna che abbiamo portato a Roma in questa seconda tappa, è quella delle contraddizioni feconde: arcaica e innovativa, insulare e cosmopolita, gelosa custode delle proprie tradizioni eppure protesa verso il dialogo. È questo ossimoro vitale che rende la nostra terra un paradigma di autenticità in un’epoca di omologazione.”
Con visione lungimirante, Raffaele Sestu, presidente Unpli Sardegna, ha delineato il racconto della longevità ogliastrina e insieme il futuro identitario: “Il vero turismo sardo si nutre di relazioni autentiche, di quel tessuto connettivo che trasforma il viaggio in esperienza di senso. È nei borghi dell’interno, nelle feste patronali, nei cammini meno battuti che si rivela l’anima profonda dell’isola. Il nostro impegno è valorizzare questa infrastruttura culturale invisibile ma indispensabile, promuovere un modello turistico che sia sostenibile, rispettoso delle comunità locali e radicalmente distante dall’omologazione massificata. Questo roadshow rappresenta l’occasione per portare nel mondo una narrazione autentica dei territori, dove l’accoglienza è ancora arte di relazione.”
Gianfranco Lecca sindaco di Loceri ha illustrato con entusiasmo contagioso le prospettive dell’iniziativa: “L’eco generata ieri sera supera ogni nostra più rosea aspettativa. Il pubblico romano non si è limitato ad applaudire: ha compreso, ha interrogato, ha manifestato un desiderio autentico di scoperta. I sardi presenti hanno potuto risentire il tempo delle loro radici. Questo è il primo tassello di un mosaico più ampio che porta il nostro messaggio là dove pulsano i cuori dei mercati internazionali, consapevoli che la forza della nostra proposta risiede proprio nell’essere inimitabili.”
La serata ha registrato un successo straordinario con la partecipazione di oltre 160 operatori tra rappresentanti istituzionali, imprenditori del settore turistico ed enogastronomico, giornalisti e addetti ai lavori, confermando l’interesse crescente verso l’offerta territoriale sarda e le sue potenzialità di sviluppo.
L’evento ha visto la convergenza sinergica di realtà comunali di primaria importanza – da Cagliari a Sant’Antioco, da Sanluri a Tortolì, passando per Nuoro, Dorgali, Loceri e Urzulei – insieme a un tessuto imprenditoriale che rappresenta l’eccellenza nei settori dell’enogastronomia, dell’ospitalità e dell’artigianato artistico.
“Radici e Voci di Sardegna” che ha già toccato la tappa di Bucarest e procede il prossimo 11 dicembre a Barcellona, il 17 e 18 dicembre a Pavia e Milano proseguendo una narrazione destinata a dispiegarsi attraverso il continente, un grand tour che ambisce a ridefinire la percezione internazionale dell’isola, liberandola dagli stereotipi per restituirle la complessità e la ricchezza che merita.
