(AGENPARL) - Roma, 7 Dicembre 2025(AGENPARL) – Sun 07 December 2025 Europa: S. Craxi, serve un salto di qualità
Il “disimpegno” manifestato dalla nuova amministrazione americana – espresso con toni e modalità certamente poco apprezzabili – conferma una traiettoria già evidente da tempo, avviata ben prima dell’inizio della seconda presidenza Trump.
Le recenti evoluzioni della politica statunitense delineano infatti una realtà ormai chiara: Washington, come evidenziato puntualmente dal Ministro Crosetto, sta ridefinendo le proprie priorità strategiche, concentrandosi sulla competizione globale con la Cina e orientando in tal senso le proprie forze e, ancor più, le risorse disponibili, sempre più limitate. Per questo motivo è errato interpretare tale scenario, al di là delle dichiarazioni, come la fine del rapporto atlantico o della stessa Alleanza. Tanto più se queste analisi nascono dalla comprensibile emotività del momento o, peggio, da contingenze e convenienze politiche interne. Siamo, piuttosto, in una fase di profonda trasformazione e di ridefinizione dei paradigmi consolidati su cui si fondava il rapporto atlantico e l’Alleanza, all’interno dei quali l’Europa dovrà assumere un ruolo crescente e sempre più centrale”.
Così Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia e presidente della Commissione Affari esteri e difesa a Palazzo Madama.
“Questo contesto ci impone un salto di qualità e diventare non solo un attore economico, ma una forza strategica in grado di assicurare pace e sicurezza. Proprio dalla capacità e dalla qualità della risposta dell’Unione europea si determinerà non solo il nostro futuro, ma anche la possibilità di ridefinire un rapporto atlantico più equo e paritario, fondato sulla condivisione delle responsabilità e sulla leadership europea negli scenari di sicurezza e difesa di diretto interesse. È dunque il momento – prosegue Craxi – di cogliere questa sfida con responsabilità, trasformandola in un’opportunità per intraprendere, consapevoli delle storture del passato, il necessario cammino verso la costruzione di un’altra Europa: l’Europa che serve e che ancora non c’è. Infatti, l’Unione deve dotarsi di una visione comune e di strumenti concreti per affermarsi come potenza politica e strategica, capace di garantire sicurezza, stabilità e influenza nei teatri globali. Non si tratta solo di difesa: è una questione di autonomia, di capacità di decidere e di agire senza dipendere da scelte altrui, secondo i propri interessi”.